di Alessandra Pierini
«L’amministrazione provinciale ha voluto garantire che negli uffici, l’uso dello strumento informatico fosse limitato alle attività lavorative. E’ un’azione preventiva a garanzia di utenti e cittadini e dello stesso dipendenti». Così l’assessore competente Giorgio Palombini commenta l’oscuramento di alcuni siti di informazione e non solo, non più accessibili per i dipendenti della Provincia (leggi l’articolo).
La decisione è stata presa dalla Giunta provinciale qualche mese fa: «La volontà è quella di garantire che i dipendenti usino lo strumento informatico solo per le attività lavorative. Abbiamo quindi dato indirizzo al Ced di stilare una lista dei siti da oscurare. La sperimentazione è partita dagli uffici di Piediripa per poi estendersi a tutte le altre sedi».
Bocche cucite sulla black list che, secondo indiscrezioni, sarebbe comunque stata stilata scegliendo i siti più letti, tra cui figurano Cronache Maceratesi, Repubblica, Meteo.it, e Libero, mentre molti altri siti sono ancora accessibili. Lo stesso assessore Palombini afferma di non conoscere la composizione della black list: «L’input dato al Ced è stato quello di valutare tra i siti di macroaree non utili per l’attività lavorativa quali passatempo, viaggi, meteo, informazione. Non è escluso che la lista possa essere modificata o aggiornata – conclude Palombini – ad esempio non avevamo considerato i siti di scommesse online che presto saranno oscurati».
L’operazione che non coinvolge i dirigenti, i quali hanno libero accesso a tutti i siti, ha il sapore di un’azione disciplinare, ma Palombini lo esclude: «Nessun dipendente è stato beccato su siti porno come scritto in altri giornali. Se così fosse stato avremmo preso provvedimenti di altro tipo, non ci saremmo limitati a questo». Come si regolerà l’amministrazione con gli smartphone, ormai in possesso della maggioranza dei dipendenti? «Non possiamo sequestrare gli smartphone, ci limitiamo al mezzo informatico di proprietà della Provincia».
Intanto la decisione della Giunta ha creato parecchio malumore tra i dipendenti che non hanno gradito essere messi davanti al fatto compiuto.
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Credo che non sia giusto è mancanza di fiducia nei dipendenti, se vogliono usare internet hanno il telefonino poi credo che siano persone responsabili e sanno come si devono comportare.
Malumore tra i dipendenti perchè non sono stati avvisati ?!?
Addè qualcheduno se butterà pure in malattia per il malcaduto dovuto allo sconforto.
RIDICOLI !
Un plauso a Palombini che ha capito come mettere a posto i suoi fannulloni. Gente chei si sollazza per tutto il tempo invece di lavorare. Devono essere controllati financo se vanno in bagno. È poi inammissibile che dipendenti pubblici possano usare il proprio smartphone in ufficio: dovrebbero essere tutti sequestrati come si fa a scuola. Suggerisco all ‘ ottimo palombini di studiare un provvedimento anche per questi infernali smartphone che oggi permettono di essere perennemente connessi a costi ridicoli, sono uno strumento diabolico.
Ottima la mossa di permettere la libera navigazione solo ai dirigenti, gli unici lì dentro che portano avanti la baracca con sacrificio in questo delicatissimo momento per l’ente.
E poi diciamocelo che se i dipendenti non leggono cronache o repubblica è meglio, almeno non si mettono idee in testa …. meno sanno meglio è.
Sono lavori di concetto , se non hai vlglia di faticare avoglia a bloccare internet, comunque siamo tornati indietro di 10 anni, non vedevo questo genere di approccio da tantissimo tempo.
Poi essendo una black list avolgia ad aggiornarla con i siti internazionali(sempre che sappiano l’inglese) e tutto il resto…
Con tanti sprechi a chi tocca? al dipendente e all’operaio. Poi si va a guardare le briciole mentre i capitali vanno in fumo.
Provvedimento ineccepibile, in ufficio ci va per lavorare.
Nelle Aziende private, quelle serie, non tanto per mancanza di fiducia ( in quanto a differenza del “pubblico”, ancora qualche volta si riesce a cacciare i fannulloni) , ma per sicurezza, efficienza e qualità del lavoro, già da tempo mi risulta che internet sia “aperto” solo per alcuni siti. Mi risulta anche che i computer non devono contenere programmi informatici non verificati dal responsabile aziendale e non devono contenere materiale personale dell’addetto. Quindi non si comprende perchè se nel “privato” questa scelta è auspicata , segno di serietà e professionalità, se non anche obbligatoria, per chi tratta ad esempio sullo stesso computer con cui naviga, anche materiale “delicato”, nel “pubblico” faccia scalpore. Dovrebbe – per legge – e non per scelta, essere normato l’uso del computer e della rete internet in TUTTI gli uffici pubblici e non solo della Provincia ed aggiungo già da tempo.
Il rovescio della medaglia, è che se tutti gli uffici pubblici inibissero “internet libero”, probabilmente molto utenti di C.M. verrebbero meno. Ma pensate a LAVORARE privilegiati che non siete altro!
Pertanto adesso ci si aspetta un’azione efficace e tempestiva della nuova provincia (in fase di abolizione). Da domani i dipendenti non più distratti da internet correranno a sistemare strade, colmare frane, trovare lavoro a disoccupati, controllare l’ambiente, prevenire l’inquinamento, accelerare la costruzione di ponti, sottopassi e cavalcavia, ampliare edifici scolastici e metterli in sicurezza, trovare finanziamenti europei per opere di pubblico interesse. Un solo dubbio: ma se i dirigenti che finora non li hanno fatti lavorare continuano ad aver accesso gratuito a tutti i siti, succederà davvero quanto sopra? La risposta alla prossima puntata….
@ Occhi Belli: Sistemare le strade ? Non ci sono fondi…!!! Colmare le frane ? Non ci sono fondi…!!! Controllare l’ambiente ? Tutto regolare !!! ??? !!! Prevenire l’inquinamento ? Dove, quando e perché ? Accelerare la costruzione di ponti ? La “burocrazia” e “Patto di Stupidità” bloccano i lavori…!!! Trovare finanziamenti Europei ? Per il troppo lavoro (?) si scordano di chiederli…!!! Visti i “pollici versi” sui vari commenti, gli amici, amici di parenti e parenti di amici della laboriosa Provincia sono sempre collegati “anonimamente”…!!! Dopo aver sentito, nel corso di molti anni, tanti “bla, bla, bla, bla, buone “ferie” ed al rientro ci saranno fatti concreti ??? Ci credo poco… ma lo spero…!!! Pollici versi… continuate a sfogarvi…!!!
basta andare su google chrome traduttore,digitare il sito e magicamente il blocco sparisce…..
Palombini, Palombini. ….. mi dispiace dirlo ma sei imbarazzante!!!!!!!
Malumori da parte dei dipendenti per non essere stati preventivamente avvertiti ?
Chissà … Per esternare malumore quei dipendenti avranno forse scoperto che CM, Repubblica etc sono oscurati tentando di accedere alle rispettive pagine ? E chi esterna malumore non credo lo farebbe se non avesse cercato di accedere alle suddette pagine durante l’orario di lavoro (passaggio logico..).
Eh già…. Altrimenti NESSUNO dei dipendenti si sarebbe lamentato in quanto non se ne sarebbe nemmeno accorto !
Brava Provincia. Continuo a sostenere che sarebbe da applicare in TUTTI gli uffici pubblici. Comuni, Scuole…….. Chissà se CM farà un approfondimento sulla situazione dell’utilizzo di Internet nei Comuni ???
caro presidente forse le dava fastidio qualche critica nella sua persona che trovava su cronache maceratesi, anche questa volta a perso una occasione per rimanere simpatico,
Se in cima alla “Black List” NON troviamo YOU PORN, la lista è farlocca…
@cerasi non sopravvaluti i dipendenti provinciali eh eh
Se penso che fior di giovani cervelli italiani sono costretti ad emigrare con le lacrime agli occhi mentre questi restano tutta la vita incollati alla poltrona…come è possibile? Stiamo morendo di buonismo e di falsi diritti, altro che rassegna stampa dovrebbe essere un onore lavorare per lo stato ed avere il posto garantito.
Poveretti, e adesso che fanno?
Povera Patria: l ‘intervento di Palombini appare come una paternalistica parodia di terz’ ordine della censura preventiva di staliniana memoria. Il tutto per nascondere dietro una foglia di fico la stizzita reazione del presidente pettinari ai giusti rilievi di alcuni articoli ‘non allineati’ di cronache maceratesi .
Censura ? Anche se sta antipatico il Presidente, non diciamo fesserie per favore: se i dipendenti della Provincia come tutti i dipendenti pubblici volessero criticare le loro Amministrazioni potrebbero farlo in assoluta liberà dalla propria abitazione. Ne hanno tutto il tempo: mi pare che con esclusione del Martedì e del Giovedì ( giorni di rientro pomeridiano per completare l’orario di lavoro), gli altri giorni alle 14,30-15 sono a casa fino al mattino dopo. Si può e si dovrebbe contare sulla correttezza e la lealtà del dipendente pubblico; tuttavia non bisogna dimenticare lo scarso senso di responsabilità di una parte di suddetti lavoratori( non bisogna fare di un’erba un fascio ma siamo in Italia eh…).
Dunque, mi pare giusto che le se/sette ore passate in ufficio non vengano occupate ( in parte e non da tutti, sia ben chiaro ) per “vagare” nella “rete”.