Dopo la Poltrona Frau, anch’essa finita in mani americane (leggi l’articolo), è ora la volta della Whirlpool che ha raggiunto un accordo con Fineldo e la famiglia Merloni per la cessione di Indesit Company alla società Usa. Whirlpool acquisterà il 60,4% (il 66,8% dei diritti di voto) della compagnia marchigiana per 758 milioni di euro pari a 11 euro per azione. Whirpool lancerà poi un’Opa sulle rimanenti azioni Indesit.
In questa operazione Whirlpool ha contemporaneamente sottoscritto accordi di compravendita di azioni con la holding della famiglia Merloni Fineldo per una partecipazione pari al 42,7% del capitale di Indesit e con alcuni membri della famiglia per una partecipazione pari al 13,2% del capitale e con Claudia Merloni per una quota del 4,4%.
Il totale della percentuale del capitale sociale di Indesit oggetto del passaggio è appunto del 60,4% del capitale sociale di Indesit che rappresenta il 66,8% dei diritti di voto.
L’acquisizione del controllo di Indesit è soggetta all’autorizzazione del Tribunale di Ancona e delle autorità antitrust ed è previsto che venga conclusa entro la fine del 2014.
“L’accordo annunciato oggi ha l’obiettivo di dotare Indesit di tutti gli strumenti per costruire un futuro solido e sostenibile – ha affermato Gian Oddone Merli, amministratore delegato di Fineldo -. Nel corso di un dialogo durato molti mesi, Whirlpool ha dimostrato di essere il partner giusto in grado di esprimere una progettualità che premi il percorso di crescita e di
attenzione alla qualità che ha sempre caratterizzato Indesit”.
“Ci aspettiamo che questa opportunità posizioni il nostro business europeo su un percorso di crescita e di continua creazione di valore insieme a una società di riconosciuto standing e affermata quale Indesit” ha invece messo in evidenza Jeff Fettig, presidente e chief executive officer di Whirlpool Corporation. “Whirlpool – ha aggiunto – valuta i progetti di acquisizione basandosi su
complementarietà strategica, creazione di valore per gli azionisti, e un elevato livello di fiducia nella propria capacità di portare a termine l’operazione.
Riteniamo che questa acquisizione ci posizionerà in maniera ideale per una crescita sostenibile in un mercato altamente competitivo e sempre più globale quale quello degli elettrodomestici in Europa”.
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E ammo’ tana libera tutti
Bello l’accordo così come illustrato…… Manca solo un piccolo particolare…… I LAVORATORI? Spero almeno mantengano gli stessi livelli occupazionali
Bello l’accordo così come illustrato…… Manca solo un piccolo particolare…… I LAVORATORI? Spero almeno mantengano gli stessi livelli occupazionali
vediamo come va a finire con gli stabilimenti di Fabriano? …. brutto presentimento!
e pure questa azienda ce la siamo venduta! non abbiamo più niente di nostro! tra un pó, ci venderemo anche il nostro paese! che schifo! 🙁
La Benelli l’hanno venduta ai cinesi, l’Indesit agli americani, anche la Poltrona Frau agli americanil, le nostre colline le stanno comprando gli inglesi…solo i politici non cambiano gestione!!
E ora i lavoratori che fine faranno? Non credo che gli americani si accollino anche tutti i debiti, erano contadini e quello ritorneranno
Strano, avrei detto che sarebbe stata la Indesit ad acquisire il controllo della Whilrpool.
Eppure ero convinto che i panni sporchi si lavassero in casa…………………
Di per se le acquisizioni di nostre imprese da parte di capitali esteri non sono una notizia negativa, anzi. Alcuni dati dimostrano che le aziende acquistate dall’estero negli ultimi anni hanno avuto un andamento più positivo dalla media delle aziende di proprietà italiana, anche a vantaggio della occupazione.
Certo non si può fare a meno di registrare ancora una volta le grandi difficoltà del nostro capitalismo a gestire imprese di grandi dimensioni per un lungo periodo di tempo. Infine c’è il dispiacere di vedere l’uscita (sia pure parziale perché rimangono in sella alla Termosanitari) di scena della famiglia Merloni e che ha davvero rappresentato per decenni l’esempio tipico del modello di sviluppo industriale marchigiano.
” Whirlpool – ha aggiunto – valuta i progetti di acquisizione basandosi su complementarietà strategica, creazione di valore per gli azionisti, e un elevato livello di fiducia nella propria capacità di portare a termine l’operazione ”
Nel comunicato della multinazionale non viene fatto cenno né alla comunità locale, né alla regione Marche, né tanto meno ai lavoratori, una bella differenza rispetto alla gestione storica della famiglia Merloni, ma sindacati e politica fanno finta che tutto vada bene, ricordiamocene quando i nuovi padroni presenteranno il conto …….