Ballottaggio, il faccia a faccia
Acquaroli: “Si riparte dallo 0 a 0”
Cavalieri: “Non sono figlio politico
di Morgoni”

POTENZA PICENA - Confronto acceso ma pulito in vista della sfida finale dell'8 giugno. Cinque i temi caldi: turismo, scuola, ambiente, snellimento burocratico, associazionismo. Al primo turno grande risultato del centrodestra: 10 punti di vantaggio, in netta controtendenza con il risultato alle Europee. Ora sono in gioco mille astenuti e i voti dei 5 Stelle

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I due candidati e il moderatore dell'incontro Nico Coppari

I due candidati e il moderatore dell’incontro Nico Coppari

Francesco Acquaroli e Fausto Cavalieri durante il confronto pubblico

Francesco Acquaroli e Fausto Cavalieri durante il confronto pubblico

 

di Claudio Ricci

Stracolmo il cine-teatro “Divina Provvidenza” di Porto Potenza per il confronto, in vista del ballottaggio, tra il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli e quello del centrosinistra Fausto Cavalieri. Una situazione inedita, quella del secondo turno per Potenza Picena. Le associazioni, promotrici del confronto, incassano la buona riuscita dell’incontro a cui i due candidati si erano impegnati in caso di ballottaggio, già al primo dibattito del 4 aprile. Nonostante il vantaggio di dieci punti percentuali Acquaroli parte cauto e invita quanti lo hanno sostenuto a non dare nulla per scontato: ” L’8 giugno si riparte dallo 0-0“. Anche il candidato del centro sinistra Cavalieri sonda il terreno e mette subito in chiaro, la sua legittimazione politica:  “Non sono, il figlio politico del senatore Mario Morgoni, sono il figlio di una classe politica, che ha espresso autorevoli personaggi, tra cui lo stesso Morgoni”. Entrambi sanno che il risultato di Potenza Picena è un unicum nel tessuto provinciale e rappresenta l’eccezione che ha confermato “la regola Renzi” in tutto il Paese. Qui, infatti, il centro-destra, rappresentato da un candidato di Fratelli d’Italia si è imposto nettamente sul Pd. Un risultato che Cavalieri non si aspettava. I 3287 voti ottenuti dai renziani alle europee non si sono infatti tradotti in preferenze per il Pd alle comunali. Dopo 20 anni di governo, dunque, il dato che emerge dal primo turno rimane il forte punto interrogativo sulla linea amministativa potentina del centrosinistra. Un risultato che Cavalieri e i suoi vorrebbero ribaltare consci della forza di Acquaroli, consigliere regionale e figura in grado di mettere d’accordo il centro-destra, che si ripresenta compattato rispetto al 2009.

Numeroso il pubblico presente in sala

Numeroso il pubblico presente in sala

 

Cinque i temi caldi messi sul piatto dal moderatore Nico Coppari: turismo, scuola, ambiente, efficienza della macchina amministrativa e misure per l’ associazionismo.

La parola ad Acquaroli per il turismo: «Occorre affiliarsi a consorzi strutturati, come quello della Riviera del Conero e dotarsi di un ufficio turismo, per coagulare la vasta offerta ricettiva delle nostre strutture e creare un sistema di promozione anche per l’entroterra umbro-marchigiano che faccia perno sulla vicina statale 77».
Tre le direttive da seguire per Cavalieri: «Consapevolezza: Potenza Picena non è la fascia di territorio tra Civitanova e Porto Recanati. Accoglienza: dobbiamo favorire la circolazione dei turisti anche all’interno del territorio. Aggregazione: è necessario rivitalizzare i tradizionali luoghi di vita sociale, piazza, oratori, parrocchie, affinchè i primi a godere della bellezza del nostro paese possiamo essere proprio noi potentini».

Secondo tema, la scuola: la patata bollente è il fondo da 750.000 euro ottenuto dal ministero, che ha permesso a Potenza Picena di essere tra i tre paesi della provincia a beneficiare del contributo per l’edilizia scolastica (leggi l’articolo). Plauso di Cavalieri alla passata amministrazione che si è accaparrata il finanziamento, critiche di Acquaroli sulle modalità: « Il contributo può coprire solo il 25% dell’impegno economico preso dall’amministrazione per  la scuola elementare, che versa in una situazione emergenza strutturale».

I ballottanti

I ballottanti

Ambiente. La preoccupazione maggiore riguarda l’erosione delle spiagge, l’emergenza esondazione al ponte di Chiarino e il dissesto idrogeologico. Acquaroli, forte della sua esperienza in consiglio regionale dice: «Mi opporrò con tutte le sue forze all’irrigidimento delle barriere del piano costa che il consiglio regionale si accinge ad approvare». Perplessità di Cavalieri sulla funzione di controllo in regione vantata da Acquaroli. Il suo slogan: «Non usiamo le esondazioni come strumento politico». Dalla parte del candidato democrat la mozione Petrini su rimozione di ghiaia e legname a costo zero per province e cittadini del marzo 2011. Una misura fortemente appoggiata dal centrosinistra locale, « che crede nell’educazione della cittadinanza come strumento di prevenzione».

Snellimento burocratico e macchina amministrativa. Per il candidato di centrodestra il punto è «Concentrare le aree di azione burocratica riducendole  a tre massimo quattro. Altro fattore fondamentale: pretendere competenza e preparazione dal personale preposto all’interfaccia con il pubblico». Aderenza in questo caso con la proposta di Cavalieri: «Semplificare per andare incontro alle necessità del cittadino. Alla base deve esserci una valutazione delle reali necessità della cittadinanza e su questa strutturare degli uffici di competenza». Ultimo punto l’associazionismo, «Il motore della serata e della vita sociale, culturale ed economica della città» come ricorda il moderatore Coppari. Fondamentale per Cavalieri : «L’assunzione dello strumento di autocertificazione, con cui si possono semplificare molti dei nodi burocratici che appesantiscono le pratiche con cui le stesse associazioni si trovano spesso a dover affrontare». Dall’altra parte Acquaroli invoca « L’inserimento in giunta di un assessore deputato alla materia, forte, presente sul territorio e preparato, che sappia ascoltare le associazioni in un momento di forte emergenza finanziaria».

Si conclude con uno spazio alle repliche. Il pubblico si scalda ma di fatto si assiste ad un confronto pulito, di quelli che fanno bene al cuore affannato della democrazia e che rilanciano la città tutta nel pieno della campagna elettorale, di fatto mai conclusa. Adesso la palla passa proprio agli elettori, soprattutto agli indecisi e agli astenuti. Sono infatti mille i votanti in meno rispetto al 2009, senza contare quelli andati al primo turno al Movimento Cinque Stelle (il 16,93% con 1435 voti). Un ampio margine entro cui si gioca la partita finale, quella in cui sono in palio non solo la futura amministrazione di Potenza Picena ma anche il destino politico e il radicamento dell’una o dell’altra formazione su un territorio, che va in controtendenza rispetto all’orientamento provinciale e nazionale. Perchè, lo ricordiamo, il centrodestra di Francesco Acquaroli al primo turno ha ottenuto il 46,66% con 3954 voti, mentre il centrosinistra di Fausto Cavalieri si è fermato al 36,39 (3084 voti).

(Leggi l’articolo con i risultati e i commenti del primo turno).



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