di Andrea Marchiori *
C’era una volta destra e sinistra, è il titolo della puntata di “Otto e mezzo” di lunedì, un titolo nostalgico per giudicare gli attuali politicanti, uno slogan fortemente cavalcato dal partito degli astensionisti e dai militanti del movimento del Vaffa!
Per fortuna Macerata si distingue: qua almeno la sinistra c’è eccome. Oltre che nei numeri degli iscritti al partito e degli elettori convinti, la sinistra si manifesta in modo indiscutibile sia sulla politica delle piccole cose che, soprattutto, sulle questioni generali.
L’argomento dell’immigrazione di massa è una tematica che sta ponendo l’Italia intera di fronte ad una scelta sulle modalità d’intervento; l’Europa ha deciso di lasciare il Bel Paese libero di gestire il fenomeno o meglio, l’ha abbandonato a se stesso. E noi, che non siamo ribelli per natura, non manifestiamo alcun dissenso, anzi cerchiamo in tutti i modi di favorire l’integrazione.
Macerata, come ricordato dall’assessore Curzi, ha il primato marchigiano per quantità e qualità di servizi offerti agli immigrati; dopo tutto siamo la città del Santo ospitatore e le amministrazioni degli ultimi due decenni hanno favorito in tutti i modi il crescente sentimento dell’accoglienza, della solidarietà, della ricerca dell’integrazione anche oltre le reali aspettative degli ospitati. In buona sostanza, se fossi un immigrato in cerca di stabilizzazione, mi recherei senz’altro a Macerata.
Da qualche anno sembra essere diventato scomodo affrontare il tema dell’immigrazione ponendosi dalla parte degli ospitatori, il rischio di essere giudicati razzisti spinge i più ad abbozzare spallette, senza prendere posizione.
A mio avviso è arrivato, però, il momento di affrontare il tema ponendosi gli obiettivi da perseguire, ragionando sulle conseguenze che l’eccessivo afflusso di stranieri può provocare sugli equilibri sociali ed economici della nostra comunità, valutare con attenzione se le risorse economiche possono garantire il paritario sostegno alla generazione prossima.
Anzitutto sarebbe utile analizzare con spirito critico i dati statistici forniti dall’ultimo censimento e dallo studio effettuato dall’Osservatorio sul Fenomeno Immigrazione.
Gli immigrati regolari hanno superato il 10% della popolazione e se si considera che nel 2001 erano appena il 2,6% ci si può rendere conto della prospettiva futura. Un dato molto significativo è quello che riguarda la composizione dei nuclei familiari degli stranieri: mentre sono maggiori, in proporzione, le famiglie italiane con più di un componente (infatti, molto spesso l’immigrazione è preceduta da un solo straniero), sono decisamente maggiori i nuclei familiari degli stranieri con cinque o più componenti, così come sono maggiori le famiglie con componenti minorenni (segno che, poi, segue il ricongiungimento).
Tale situazione manifesta in modo evidente come le famiglie di stranieri siano per lo più monoreddito e quindi bisognose di aiuti economici, così come appare evidente la modesta possibilità delle stesse di contribuire al pagamento dei servizi e delle tasse in genere.
Un effetto molto pregnante del fenomeno è visibile nella graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari del nostro Comune, dove le domande presentate dagli stranieri superano il 50%. Un risultato a dir poco allarmante se si tiene conto che, come detto, gli stranieri superano di poco il 10% della popolazione. Manco a dirlo, il podio non parla italiano ed il sig. Vejsel pare irraggiungibile con i suoi 18,75 punti, anche se il Sig. Luciano, primo tra i Maceratesi, si è dimostrato un osso duro guadagnando 15,25 punti casa. Che dire, poi, della sig.ra Diana (ultima con un punto!) per la quale, però, l’importante non è stato partecipare; sono sicuro che la motivazione che l’ha spinta a presentare la domanda fosse il bisogno reale di avere un alloggio, sono altrettanto sicuro che questa signora fa del tutto per riuscire a pagare il canone Rai e la bolletta dell’acqua, ma la sua onestà di contribuente non verrà mai premiata; lei però è una Maceratese tenace ed orgogliosa e continuerà a girare per la città a testa alta attenendosi scrupolosamente alle regole.
I dati statistici di cui sopra, sono riferiti ovviamente agli stranieri regolari e quindi non tengono conto delle centinaia di persone, invisibili alle istituzioni ma assai riconoscibili dai cittadini, che gravitano in città. Non c’è supermercato, chiesa, bar, sottopasso che non sia occupato da mendicanti. Sono gli schiavi del nostro secolo, esseri umani che non hanno le catene ai piedi ma dei vincoli invisibili assai resistenti che li legano ai negrieri, vincoli fatti di minacce, estorsione e paura; ciononostante queste persone stanno meglio (comparazione eufemistica) che nel loro paese d’origine per cui possiamo immaginare che questo sia appena l’inizio dell’esodo.
Ieri, alla fermata dell’autobus di via Roma, sono saliti tre giovanotti di colore senza il biglietto, il controllore gli ha intimato di scendere dal mezzo e loro, quasi sorpresi, lo hanno deriso; ieri hanno dovuto fare quattro passi a piedi ma oggi saliranno di nuovo perché al massimo, nella più sciagurata delle ipotesi, gli verrà chiesto gentilmente di scendere.
Ci sono due mondi abitati da persone diverse che convivono nello stesso cortile e per quanto l’integrazione possa efficacemente educare, lo spazio e le risorse disponibili non sono attualmente sufficienti, specie se lo spirito europeo si manifesta solo in occasione delle tre giornate dell’happy hour maceratese.
La politica della paghetta di 80 euro agli italiani in difficoltà è adatta ai talk show ma quando tra vent’anni i nostri figli ci rimprovereranno di aver donato la nostra terra ai migranti non potremo che rispondere: ma sai, ai nostri tempi la sinistra c’era eccome! Correrò il rischio di andare in controtendenza, di essere tacciato di intolleranza, ma ogni tanto preferisco mettermi dalla parte della sig.ra Diana.
* Avvocato Andrea Marchiori
***
NOTA DI REDAZIONE – Nei giorni scorsi Cronache Maceratesi ha pubblicato un comunicato stampa del Centro d’ascolto e di prima accoglienza della Caritas diocesana (leggi l’articolo) in cerca di volontari per l’arrivo di 20 profughi da Lampedusa. Le reazioni nei commenti sono state molto critiche, ma con nostra sopresa non si è registrato nessun intervento di esponenti politici, neanche tra i tanti molto vicini alla Curia.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Il suo intervento avvocato Marchiori non è controcorrente ma solo un pò furbetto. Lei sa bene che in questo spazio sarà tutt’altro che tacciato di intolleranza come dimostra la successiva nota della redazione . Ma lei certamente cercava come sempre un dialogo costruttivo e non strumentale. Peccato per quella strizzatina d’occhio degli 80 euro. Ovviamente per voler esser controcorrente.
io che so disoccupato…….tre figli studenti la moglie che lavora par.time…..non ne ho diritto…perchè italiano!!!!
Dovremo colorarci il viso di nero per avere anke noi una casa popolare ! Non sono razzista sono solo ITALIANO
Il problema dell’immigrazione non è il punteggio per la casa popolare, o gli irregolari, o quelli che vendono merce taroccata nel sottopassaggio.
Nei prossimi anni, piacenti o nolenti, ci saranno sempre più masse di morti di fame che farano di tutto per venire in Europa, passare il confine tra Messico & USA, navigare fino all’Australia…
Masse, milioni di disperati che non hanno nulla da perdere, che l’unica scelta che hanno è morire di fame a casa propria (o morire in un attentato o in una sparatoria) o fare una vita di [email protected]…
E tra il nulla (morire di fame) e una vita di [email protected] gli immigrati (secondo voi) cosa sceglierebbero???
E NOI, al loro stesso posto, sceglieremmo la vita di [email protected] oppure sceglieremmo di morire di fame????
Se uno che NON ha nulla vede che da noi si fa pubblicità per le crocchette per il cane, che per la stragrande maggioranza delle famiglie europee ci sono 2 auto, che i NOSTRI morti di fame (che pure ci sono) al loro confronto sono dei RICCHI signori… Secondo voi che farebbero??
Resterebbero a casa loro oppure verrebbero a cercare di raccattare anche poche briciole da noi????
Come puoi “stoppare” MILIONI di persone che scappano per sopravvivere perchè, a casa loro, il futuro sarebbe SOLO morte.
Se NON si comincia a dire che, dove c’è estrema provertà, è assurdo che la religione spinga a fare carovanate di figli (destinati alla miseria e alla fame) il problema NON portà mai essere superato.
In Europa (ed in tutte le zone progredite) le condizioni di vita sono migliorate quando, nel dopoguerra, si è finito di chiamare i figli “settimo”, “decimo”, “unidicesimo” poichè non c’erano più 8-10 figli per famiglia.
Gli italiani sono perseguitati dalle tasse, da equitalia e devi pagare mentre gli stranieri non pagano niente hanno solo diritti e gli diamo pure la casa…siamo un grande popolo, dimenticavo ieri mi sono scordato di pagare una bolletta Enel perché sono stato un mese all’estero e mi hanno fatto subito il depotenziamento, l’ho pagata subito, ho chiamato dicendo di sistemarla perché ho una bambina piccola e mi hanno detto che hanno 24 ore di tempo. Però agli stranieri si deve dare l’alloggio e non si può staccare la luce perché hanno bambini minorenni, perché la mia e’ diversa?
Da un lato l’accoglienza ed il sostegno senza se e senza ma a chiunque venendo da paesi lontani cercano un luogo in cui poter sopravvivere e dall’altro lato c’è chi sostiene che i flussi migratori vengano regolamentati e disciplinati così come è sempre avvenuto quando il medesimo problema dell’emigrazione di massa si è verificato nella storia . Appare evidente che se un giorno dovessimo sapere che centinaia di barconi tutti insieme sono partiti o sono in partenza dalla Libia anche la migliore disponibilità all’accoglienza potrebbe vacillare . Ogni problema va capito ed affrontato portandolo o immaginandolo alle estreme conseguenze : se invece di 5.000 disperati al mese ci trovassimo difronte ad una massa di 50.000 o più disperati al mese ? Bisogna essere concreti e affrontare il problema immigrazione a seconda della sua dimensione ed escogitare le giuste politiche da coniugare con delle politiche o una politica europea da porre in essere d’intesa con i paesi di provenienza di quei disperati . Ed i mezzi ed i modi per fare queste politiche vi sono . Immaginiamo una sorta di adozione che ogni singola nazione Europea pone in essere con ogni nazione da cui gli immigrati provengono . Ogniuno di loro costa in Italia oltre 43 Euro al giono ma con quelle 43 Euro (moltiplicate per..) spese per esempio in Eritrea potremmo finanziare non solo la sopravvivenza di più persone nel loro paese ma potremmo mettere in atto progetti concreti di crescita e di occupazione per dare la spinta ad un nuovo sviluppo che si ripercuoterà positivamente anche in Europa con l’allargamento di una nuova base di consumi e di progresso come è già avvenuto con i paesi dell’Est Europeo e con la Cina . Al di là di superficiali ed ipocrite politiche di accoglienza dati i numeri di immigrati che si profilano di cui ho già detto , Il vero danno che facciamo a noi stessi ed a tutti quella massa di disperati è quello di lasciare che la Somalia, l’Eritrea e tanti altri paesi e le loro popolazioni rimangano relegate al loro infausto destino dettato da ALKAEDA ( non so come si scriva ) o ai potentati locali o alle mafie ed ai malfattori . E’ necessario un dialogo ed un intervento politico in larga scala e con il massimo dell’impegno e delle forze : non è facile ma è estremamente necessario .
la politica sull’immigrazione della sinistra attuale non le piace ok parliamone.le precedenti(BossiFini)non è che abbiano contribuito granchè alla risoluzione del problema.non confondiamo però gli immigrati irregolari con gli stranieri regolarizzati che usufruiscono delle case popolari perchè se ciò avviene è perchè hanno i requisiti giusti e non per buonismo di una parte politica e quindi è una questione di regole-non ci favoriscono cambiamole-siamo o non siamo italiani-il problema di fondo non è l’immigrazione,il razzismo, la casa popolare ma la ridistribuzione della ricchezza,se riuscissimo a parlarne seriamente allora si che potremmo risolvere molti problemi dal lavoro all’integrazione.
in realta’ salvo rarissimi casi gli immigrati nulla portano all’economia reale della citta’ o della provincia.Potete chiedere alla stragrande maggioranza dei commercianti.Poi per quanto riguarda le case popolari…Andrea ha perfettamente ragione…spesso vengono affidate loro in quanto magari monoreddito con piu’ persone a carico…cosi’ non si fa’ l’italia…si muore…dovremmo fare come in Australia…xampi di concentramento e poi si ritorna a casa baby senza bah ne ma….e chi viene pizzicato a zonzo viene sparato fuori dai confini dello stato dei canguri….
Nota a margine giova anche ricordare che spesso sono persone che pretendono ma di fatto non cercano e non vogliono integrarsi nella nostra societa’…..
scusate ma perche’ quelle 43 euro dovremmo spenderle al di fuori dei confini italici???? il problema sono i loro governi corrotti e di ……se consideriamo 43 euro al giorno per quasi 5000 immigrati arrivati dall’inizio dell’anno abbiamo quasi la Tares e la Tasi pagata di un paio di provincie italiane in soli 5 mesi….ed io pago…
L’articolo e’ pessimo. disinformato e disinformante
Complimenti; e peccato per quest’immigrazione dannosa e senza regole
considerata la fuga dei maceratesi (verso pollenza, dove le case costano la metà, o verso civitanova, dove le case costano il doppio ma si lavora), mi sa che questa città non è ancora clinicamente morta solo perchè ci sono gli immigrati.
Il problema sono milioni di africani che più passano gli anni è più aumentano e se sono senza risorse ovvio che dovranno scappare specialmente se i loro governi sono tiranni e guerrafondai. Se tutte le nazioni avrebbero più risorse organizare città dove la ricchezza è il cibo l’acqua non l’auto la casa , la società come viene vissuta è totalmente sbagliata la ricchezza l’auto la casa i beni vanno tutti in un unica direzione cioè più hai soldi più ricchezza mentre i poveri sempre più poveri che facciamo? Mentre la collettività vissuta come armonia benessere sociale servizi cultura monete virtuali campagne dove poter coltivare liberamente la politica per il sociale i ricchi a disposizione dei poveri senza odio senza guerra lo stato per i cittadini e lasciate tutto che sotto terra non potete portare niente , alleggeritevi.
Così l’assistenza si è trasformata in un affare: bastava una sola telefonata per venire accreditati come “struttura d’accoglienza” e accaparrarsi 1.200 euro al mese per ogni persona. Una manna per centinaia di alberghi vuoti, ex agriturismi, case-vacanze disabitate, residence di periferia e colonie fatiscenti.
http://espresso.repubblica.it/attualita/cronaca/2012/10/15/news/chi-specula-sui-profughi-1.47304
signora Punzo…non si capisce nulla di quello che ha scritto….
Il problema che pone il sig. Marchiori è reale e molto sentito. Essendo la nostra provincia quella con il tasso di disoccupazione più alto d’italia ma spende più di tutti per l’integrazione, qualcosa non mi quadra. Il problema è che la sinistra non vede più gli italiani del ceto medio basso. Non sono solo le case popolari a deficere per gli italiani ma anche le cure specialistiche.
Il reddito isee è la più grossa fregatura che ci potevano appioppare ed è da qui che si generano queste discriminazioni verso gli italiani.
Il problema e’ che anche la gente sbarcata ma che teoricamente sarebbe in transito nel nostro paese per andare poi in altri stati europei di fatto resta bloccata qui perche’ le altre nazioni non li vogliono o comunque ne vogliono pochi….e questi soggetti rimangono a carico della collettivita’…e non sono ne produttivi…ne integrati…ne rispettosi delle leggi del paese che li ospita.Dispiace peraltro questa situazioni anche per gli extracomunitari che sudano lavorano pagano le tasse e si danno da fare che vengono considerati spesso ed ingiustamente alla stregua di tutti gli altri esempi negativi.