Da sinistra: il consigliere Pd Gustavo Postacchini, Cristiana Cecchetti, Tommasso Claudio Corvatta e Yuri Rosati
di Laura Boccanera
“Ora questa amministrazione può cambiare passo, la verifica si è conclusa e possiamo iniziare un nuovo percorso”. Così questa mattina il sindaco Tommaso Claudio Corvatta ha presentato nel corso di una conferenza stampa i due nuovi assessori Yuri Rosati (servizi sociali) e Cristiana Cecchetti (personale) illustrando nei dettagli il rimpasto di giunta che prevede una redistribuzione delle deleghe anticipata la scorsa settimana (leggi l’articolo). Un percorso lungo, durato mesi: prima le dimissioni di Antonella Sglavo dall’incarico ai servizi sociali dopo le esternazione su facebook su Mussolini, e poi il lungo iter per la verifica delle nomine che ha portato oggi al rimpasto, non senza mal di pancia e problemi interni ai partiti. Le prime parole del sindaco sono state per l’ex assessore al bilancio Doriana Mengarelli. “Non ho assolutamente bocciato il suo lavoro, semplicemente crediamo che nella gestione economica della città ci sia stata una fase uno, quella che richiedeva rigore nei conti, in cui è stato prezioso il lavoro di Doriana, ed una fase due, che si apre ora, volta al rilancio. In questo senso, insieme alla maggioranza abbiamo ritenuto fosse necessario un profilo diverso. La delega al bilancio va al vicesindaco Giulio Silenzi perchè è quello di maggiore esperienza, è una grossa responsabilità”. Silenzi ottiene quindi la delega al bilancio e rinuncia a quella all’ambiente che va alla Cecchetti, ma mantiene per sè i rifiuti e ingloba anche l’ornato pubblico prima
materia dell’assessore ai lavori pubblici Marco Poeta. Presentando le due new entries nell’esecutivo, Corvatta sottolinea “la stima che nutro per Cristiana Cecchetti, una persona che ha sempre difeso con indipendenza le proprie idee e che è stata animatrice del più importante movimento civile degli ultimi anni a Civitanova, quello del no al cavalcavia, dimostrando capacità che vanno oltre le normali competenze”. Sul nome della Cecchetti c’è stato però un pò di malumore soprattutto per il doppio ruolo: la Cecchetti infatti è stata una scelta diretta del sindaco, ma riveste anche incarichi nel Pd, renziana della prima ora, fa parte del direttivo regionale. Ieri sera nel corso di una riunione del direttivo Pd locale il segretario Mirella Franco ha chiesto alla Cecchetti un passo indietro rispetto al suo ruolo dirigenziale nel Pd e la Cecchetti ha acconsentito: “E’ stato un confronto serrato ma sereno – dice il nuovo assessore – ringrazio la Franco, ho ritenuto opportuno dimettermi dal ruolo regionale che rivestivo nel Pd e rimango una semplice iscritta”.
CHI ESCE – Doriana Mengarelli, ex assessore al bilancio, la sua delega è stata affidata al vicesindaco Giulio Silenzi
A Cristiana Cecchetti vengono affidate le deleghe alle risorse umane, all’ambiente (esclusa la raccolta rifiuti), alla gestione del patrimonio immobiliare del comune, alle pari opportunità. Yuri Rosati si occuperà invece di politiche sociali, sostegno alle famiglie, cooperazione, immigrazione ed emigrazione. Ci sono anche altri aggiustamenti di deleghe, illustrati dal primo cittadino. Le attività produttive, che erano competenza di Giulio Silenzi, passano all’assessore al commercio Francesco Peroni. L’assessore ai lavori pubblici Marco Poeta lascia l’ornato urbano, che passa tra le competenze del settore turismo, e riceve la delega al demanio, in precedenza tenuta dal sindaco. Corvatta lascia anche la delega alle case popolari all’assessore all’urbanistica Francesco Micucci ed annuncia per i prossimi giorni la definizione di una serie di deleghe ai consiglieri comunali, “che intendo coinvolgere per favorire un miglior lavoro di tutta l’amministrazione”. Il sindaco è entrato anche nel merito dei rapporti con l’Italia dei valori. “Nei giorni scorsi è vero che mi sono recato dal coordinatore nazionale Idv Ignazio Messina, ma non perorare la causa dell’assessore Balboni, né per scavalcare i referenti locali, verso i quali anzi Messina mi ha espresso pieno appoggio”. Balboni infatti ha rischiato di finire nella graticola col rischio di essere sfiduciato. L’Idv (che proprio domani ha fissato una conferenza) aveva inoltrato un altro nome, ma alla fine il sindaco ha deciso di tenere il suo assessore. “Balboni a suo tempo è stato scelto per un criterio di rappresentatività – dice Corvatta – essendo stato il più votato nella lista dell’Idv. Oggi prendo atto che la sua figura non è più ascrivibile come rappresentante di quella forza politica e ne terrò debitamente conto nell’immediato futuro, come del fatto che
la lista Uniti per cambiare è priva di un proprio referente diretto in giunta”. Ringraziamenti da parte di Rosati: “Ringrazio prima di tutto il mio partito – le prime parole da assessore – in particolare la segretaria Mirella Franco e tutti i consiglieri comunali. Mi impegnerò per ottimizzare un servizio già svolto in modo egregio da validi professionisti. Non sarò certo un assessore che arriva per modificare tutto, ma per dare un indirizzo politico ad un settore che sta già operando bene ed ha continuato a farlo anche in questi mesi in cui la delega è stata tenuta dal sindaco”. “Sono orgogliosa che il sindaco Corvatta mi abbia scelto – ha proseguito Cristiana Cecchetti – la mia nomina viene direttamente da lui e non ha a che fare con il mio essere iscritta al Partito democratico. All’interno del Pd ci siamo confrontati e chiariti e sono molto grata alla segretaria Mirella Franco. Voglio che il mio assessorato, a partire dalle risorse umane, sia improntato all’innovazione, al miglioramento della qualità ambientale e ad una maggiore chiarezza sul patrimonio immobiliare della nostra città. Sono pronta a relazionarmi con tutti con la massima apertura”. Presente alla conferenza stampa anche il consigliere del Pd Gustavo Postacchini che ha espresso il suo augurio di buon lavoro ai due nuovi membri di giunta. Con l’ingresso di Rosati in giunta entra un nuovo consigliere comunale, Giorgio Morresi.
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SE SEGUONO IL PROGRAMMA DI RENZUSCONI SU LEGGE ELETTORALE E SENATO DELLA REPUBBLICA ARRIVERANNO SICURAMENTE AL PASSO DELL’ OCA ……
Mi pare di capire che l’assessore Silenzi non rinuncia alla monnezza, assorbe l’ornato pubblico che forse significa la manutenzione del verde rinunciando solo all’aria inquinatissima di Civitanova. In pratica assuume ancor di più la capacità di decidere chi si e chi no. Vivo è ancora il ricordo dell’appalto sullo spazzamento che dovrebbe essere oggetto di approfondimento legale. Il sindaco ama prendere per il c…o le persone, e i civitanovesi sono ancora proni alla sua becera politica.
Rosati non sorride. Ci sarà un motivo.
“ora possiamo cambiare passo”
spero che rallentino altrimenti Civitanova sarà distrutta prima della scadenza del sindaco
AIUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Una curiosità, il rimpasto non sarà mica dovuto al fatto che qualche assessore non è d’accordo sulla gestione Civita Park? A proposito, che fine hanno fatto le fidejussioni? Siamo ancora senza? Se così fosse il Centro Commerciale andrebbe chiuso, o no!!!!
Se il cerimoniere della presentazione dei nuovi assessori è stato il consigliere delegato Postacchini, siamo sicuri che la giunta potrà “cambiare passo”. A proposito, il maggior tasso di cultura dell’amministrazione è espresso dalle due figure che nella foto in alto sono alla destra del sindaco. Da parte sua Corvatta fa dichiarazioni che dimostrano la completa confusione politica che anima il suo operato. Nomina Cecchetti quale assessore tecnico per competenze “oltre il normale” (quali sono?) e invece è un politico che più non si può! Nel caso di dirigenti politici, Cecchetti lo è del Pd, è il suo partito che deve proporla, non il sindaco. La Cecchetti è addirittura la responsabile cittadina del comitato Renzi, incarico che ancora detiene. Corvatta che alle primarie per il premier aveva dichiarato “non voterò mai Renzi”, ora nomina la coordinatrice dei renziani assessore tecnico. Sulla Cecchetti si è registrato anche il gradimento di Costamagna, Cecchetti sostenne Upc alle comunali, e la nomina del sindaco sancisce un pasticcio politico assoluto. Non è più chiara la posizione di Corvatta sulla questione Idv. Questa formazione aveva proposto di sostituire l’assessore Balboni, che aveva lasciato il partito, con un proprio esponente, ma il sindaco non lo ha consentito. Non si capisce al momento a nome di chi, se non di se stesso, Balboni segga in giunta. Il minimo che Idv, umiliato come forza politica, a questo punto possa fare è uscire dalla maggioranza, andando a far compagnia a Sel. In tutto questo caos politico il sindaco pensa anche di assegnare altre “deleghe ai consiglieri”. A questo proposito, l’opposizione sia vigile, permetta soltanto quanto normativamente consentito, non si lasci trascinare in una giostra istituzionale, con cui la giunta punta a nascondere le proprie manchevolezze.
Corvatta si deve dimettere, insieme a tutti gli altri. Meglio un Commissario di Governo a vita.
La scelta di Renzi comporta una esplicita sudditanza ad un sistema economico, quello capitalista, in crisi probabilmente irreversibile. Un conto è cercare un accordo, che personalmente auspico, pur limitato a collaborazioni su argomenti specifici, con i centristi, un altro conto è modificare in partenza, aderire strategicamente ad un sistema economico e di potere succube di un sistema economico in crisi (chiaro?, ndr). La sinistra deve essere in grado di proporre una alternativa, e non un adeguamento all’esistente, pur riveduto e corretto. Per questo penso che il popolo della sinistra non possa subire la perdita degli ideali e della propria storia e natura per barattarla a favore di una immagine apparentemente rinnovata con slogan dietro ai quali si celano idee buone ma non guidate dagli ideali. Non si può quindi pensare di votare per Renzi (Tommaso Corvatta, Cronache Maceratesi, 23 novembre 2012).
Così Corvatta, sindaco di Civitanova, in un intervento, non richiesto, alla vigilia delle Primarie per la scelta del candidato premier del centrosinistra. Una analisi politica e di prospettiva che fa un baffo ai politologi più in auge del momento, i vari Luca Ricolfi, Ilvo Diamanti ecc. Probabilmente allora Corvatta immaginava che si sarebbe aperta un’era bersaniana, che abbiamo visto è durata pochi mesi. Curioso è conoscere quando il sindaco Corvatta ha maturato la conversione sulla strada di Damasco, pardon Firenze. Mutamento di posizione che lo ha portato nei giorni scorsi alla nomina, quale assessore tecnico (sic!) della Cecchetti, che era la coordinatrice cittadina del comitato Renzi e adesso è alla guida dell’associazione che al premeir fa riferimento. Una cosa è certa: siamo di fronte ad un sindaco dalle idee chiare e ferme, garanzia di una guida lunga e sicura per Civitanova.
Angelo, tu parli di cose che i cervelli di quelle persone non possono comprendere.
in questi giorni di ponte festivo sono sempre di più i ben informati sui fatti che, con cognizione di causa, riportano posizioni certe riguardo alle cronache. La Cecchetti è stata presidente (si è autonominata) del Comitato Renzi di via Versiglia fino ad ottobre scorso. Prima delle primarie cittadine il Comitato si è sciolto. Pertanto da allora non è nè la presidente, nè la portavoce di comitati o associazioni di riferimento del premier Renzi. La signora in questione fa parte dell’assemblea regionale del PD, a seguito delle ultime primarie del 16 febbraio. Tuttavia il Coordinamento del Partito Democratico di Civitanova, che è sovrano sulle decisioni del partito, ha chiesto le dimissioni della Cecchetti da tale incarico per aver violato le regole del buon comportamento stabilite dallo statuto stesso del partito. Aspettiamo con ansia le dimissioni di costei, che in ogni caso avrebbe fatto bene a spiegare, esattamente come sono, le cose sopra riportate, in nome della trasparenza dello stesso Renzi. Signora, ogni percorso si comincia con la serietà e la lealtà, non con le mezze verità. Sindaco, anche Lei le racconti giuste. Questo sarebbe il minimo che può fare, visto che qualcosa di buono in più non Le riesce proprio.