E’ un clima insolito quello in cui il Comune di Macerata ha approvato il bilancio. Insolito meteorologicamente parlando, visto che negli ultimi anni l’atto è sempre stato discusso e votato nei mesi estivi e a temperature torride. Anche politicamente parlando: l’atto è stato accolto con una certa freddezza o almeno non ha accalorato i consiglieri né della maggioranza, né dell’opposizione. Con tre sedute scarne, ha trovato l’adesione della maggioranza quasi senza colpo ferire. E’ vero che molto spesso gli atti presentati dall’assessore Marco Blunno hanno questo tipo di accoglienza, forse anche perchè troppo tecnici. L’unico scossone è arrivato dalle piscine di Fontescodella e dall’approvazione dell’ordine del giorno di Andrea Netti (leggi l’articolo) che fissa il 30 giugno come termine ultimo per la consegna dei cantieri.
Il bilancio è stato approvato con 23 voti a favore della maggioranza, 12 contrari della minoranza e 1 astensione (Ivano Tacconi capogruppo dell’Udc) ieri sera il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2014/2016.
La proposta di bilancio, come già anticipato (leggi l’articolo), è all’insegna del rigore, assume come prioritaria la salvaguardia della spesa per le politiche sociali cui è destinato il 53 percento delle risorse di bilancio (delle quali l’’11 percento è per la cultura e l’8 per i servizi scolastici ed educativi). Sul fronte tributario, l’amministrazione ha posto l’attenzione sulla prima casa (aliquota Tasi al 2,5 per mille) con misure di detrazione fissa (€ 55,00) e detrazioni in base al numero dei figli (€ 25 a figlio), nonché introducendo una ulteriore detrazione di € 40 per le famiglie che presentano un Isee inferiore a 9.000 euro. Meno 10 per cento rispetto allo scorso anno sulle tariffe per i rifiuti (Tari) in favore delle attività imprenditoriali del commercio e dell’artigianato che beneficeranno anche dell’eliminazione della maggiorazione di € 0,30 a mq finora prevista. La riduzione si deve ai risparmi sullo smaltimento derivanti dal nuovo sistema di raccolta dei rifiuti mentre vengono confermate le altre riduzioni in vigore nell’anno 2013.
Ridotta del 10 percento anche la tassa di occupazione del suolo pubblico (Tosap) nel centro storico per le attività commerciali ed edilizie, con l’obiettivo di dare impulso alle ristrutturazioni e manutenzione straordinaria per la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato. Confermata l’esenzione totale dall’addizionale Irpef per i contribuenti con imponibile fino a 8.500 euro, nonché le riduzioni e le esenzioni sulle tariffe dei servizi scolastici ed educativi, anch’essi invariati rispetto allo scorso anno.
Approvato anche la delibera relativa alla Iuc con 22 voti favorevoli (maggioranza), 12 contrari (minoranza) e un’astensione quella di Ivano Tacconi dell’Udc che ha spiegato di non voler bocciare un atto che destina enormi risorse al sociale e di non voler essere, allo stesso tempo, stampella della maggioranza. La sua posizione è stata particolarmente apprezzata.
(a.p.)
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53% delle risorse per prebende finto sociali.
Soldi spesi inutilmente che nn permettono il rilancio della città. Il solito male oscuro della sinistra che pensa solo a togliere a chi ha invece di pensare come mettere nelle condizioni di avere chi non ha.
Spesa infruttifera che non da nessuno slancio alla città, un bilancio senza futuro e prospettive come chi governa esausto da 25 anni
Non c’è nulla che dia una speranza di crescita economica e quindi sociale alla città
Panem et circenses
mhhh sarebbe interessante sapere dove vanno questi 53% del sociale…
immagino che i disoccupati non vedranno un euro… andrà tutto alle solite associazioni IMMAGINO… vero? SOLITA MACERATA… PESSIMO BILANCIO!!!
Da Francesca Ciucci, presidente dell’associazione Idea Macerata, riceviamo:
Arriva in discussione il bilancio comunale e le promesse fatte durante gli incontri della tanta pubblicizzata “Giunta itinerante”, rimangono come il testo di una canzone “parole…parole…..parole..”. Era il 2011 quando il Sindaco Carancini promise in un incontro con il “Comitato Collevariosicuro” i soldi nel bilancio 2011 per sistemare la curva di Via Cesare Pavese interessata da un cedimento del muretto contenitivo, e la sistemazione di Via Verga causa abbassamento sede stradale. Sono passati 3 bilanci: 2011, 2012 e 2013 nessuna traccia dei soldi promessi e nessun intervento fatto. I cantieri dei lavori dell’Erap sono abbandonati a se stessi poiché la ditta appaltatrice, come previsto a suo tempo dal comitato e dai cittadini di Collevario, mai avrebbe potuto portare a termine quell’appalto visto l’enorme ribasso fatto (che ricordo era il 45%). Siamo al bilancio 2014 e la situazione non è cambiata, nessuna traccia dei soldi promessi ai quartieri e nessun intervento. L’incuria dimostrata negli ultimi 15 anni dagli amministratori ha portato a livelli di degrado inaccettabili per chi vive e ama questa città. Alcuni esempi: A Villa Potenza: era stato promesso l’ampliamento della mensa scolastica ma ancora non è in previsione. In compenso risulta che ci sia solo muffa, creata all’interno dell’edificio a causa delle infiltrazioni dell’acqua. Le strade sono piene di buche e le fogne non funzionano. Ci sono problemi per i disabili viste le dimensioni troppo piccole dei marciapiedi. Il Parco Fluviale? Una foresta. Quartiere Pace: strade e marciapiedi fatiscenti, mancanza di spazi verdi curati. In Via Roma: marciapiedi bui e impercorribili, attraversamenti pedonali pericolosi nell’arteria principale della città Zona tribunale: niente marciapiedi, strada pericolosa. In Viale Don Bosco: allarme prostitute e droga con spaccio Piediripa: marciapiedi dissestati, sporchi, traffico congestionato, tasso d’inquinamento acustico e di polveri sottili elevate, erbacce che nascondono gli spazi verdi, giochi obsoleti e rovinati. Sforzacosta: il camino del Cosmari non brucia più ma la diossina ancora c’è, avvistati anche i topi Quartiere Vergini strade strette, sistema fognario scadente, manutenzione inesistente Bene tutti questi problemi, che se a suo tempo fossero stati affrontati attraverso un programma di manutenzione ordinaria , non esisterebbero, oggi necessitano di interventi di manutenzione straordinaria (con aggravio economico).
Per il sociale c’è Ricotta che senentenne e prende nota di tutto.Poi passerà a riscuotere.Vedi l’ex Lattanzi che ancora non si dà pace,ma Ric. ha un’altra classe ed eleganza,però per quest’ultima non raggiunge certo Bianchini.
Nel contempo il Comune non si occupa delle esigenze primarie;tanto per fare un esempio mi sono accorto,portandoci mio figlio,che le strutture dell’associazione tennis,di proprietà comunale ,hanno la copertura in eternit (amianto),così come la bocciofila XXIV maggio che frequento.Ogni giorno,passi per gli anziani bocciofili, centinaia di bambini giocano in quei campi e la loro salute? Non sarebbe meglio occuparsi di tali necessità e come queste ce ne sono tante,anzichè di discutibile sociale e di ciò che viene spacciato per cultura.
Si,va bene ,però i voti,vuoi mettere!