Costamagna dopo le polemiche:
“Non sono stanco, sono indignato”

CIVITANOVA - Il presidente del Consiglio comunale chiede il dibattito in Assise sul suo mandato, denuncia il clima avvelenato e trona su Parentopoli: "Rifarei tutto, la mia è una battaglia di trasparenza e legalità"

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ivo costamagna

Il presidente del Consiglio comunale Ivo Costamagna

“Sono indignato dal clima avvelenato, per questo chiederò in Consiglio comunale un dibattito sul mio ruolo, non lascio per stanchezza, ma per porre al Consiglio la volontà sul mio mandato”. Il presidente del Consiglio Ivo Costamagna torna a parlare dopo l’intervento effettuato durante l’assise (leggi l’articolo) e nel quale aveva espresso la volontà di rimettere al Consiglio il suo mandato a seguito dei manifesti apparsi in città e che riportavano la vicenda sulla presunta “parentopoli” per la quale è in corso un contenzioso per diffamazione. “Bisogna comprendere che non lascio ma sono indignato perché si tenta di criminalizzare sulla base del nulla e su una storia su cui già altri tribunali hanno archiviato. Ma voglio fare un ragionamento e su quello chiederò il dibattito ed il voto. Da qui la differenza con le dimissioni immediate. Il voto ha come obiettivo quello di comprendere se la maggioranza e i consiglieri hanno conservato quella tensione ideale che ci aveva portato a fare una battaglia di trasparenza e legalità”. Ma il presidente del Consiglio torna a parlare anche del clima avvelenato riferendosi alle minacce subite dal sindaco e dal vicesindaco e alle scritte sul portone dell’ambulatorio di Corvatta, ma soprattutto facendo riferimento ad un passaggio del Consiglio comunale dell’altra sera quando il consigliere Massimo Mobili, agitato, ha pronunciato la frase “occhio per occhio”. Su questo Costamagna aggiunge: “La guerra deve finire, va bene fare l’ opposizione dura ma non si può accettare la legge del taglione”.



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