di Filippo Ciccarelli
Guido Di Fabio è tornato alla Maceratese, società che negli ultimi anni è stata la sua casa e con la quale ha conquistato la promozione in serie D, due anni fa, e la fase nazionale dei playoff lo scorso anno. Ieri (leggi l’articolo) è stato infatti deciso l’esonero di Massimiliano Favo dal sodalizio biancorosso.
Mister, quali sono le sue sensazioni dopo il ritorno in panchina?
«Sono contento perché senza lavorare io non ci riesco a stare. E’ la prima volta che mi era capitato: da quando avevo 16 anni, ed ho ho cominciato a giocare, fino ai 39 quando ho smesso e ho iniziato la carriera da allenatore, non era mai successo. Non sono mai stato così tanto fermo. Il fatto di essere stato richiamato mi fa molto piacere».
Quando è stato contattato dalla Maceratese?
«Ieri ho parlato con la dottoressa Tardella, mi ha chiesto se ero disponibile a tornare, le ho detto subito di sì. Non vedevo l’ora di ricominciare».
Avete avuto un chiarimento, visto l’esonero dopo tre giornate di campionato?
«Non ce n’era bisogno, io non cerco rivincite. Sono qui per far rendere al massimo la squadra e conquistare più punti possibile».
A proposito della squadra: lei conosce gran parte dello spogliatoio, ma tanti altri giocatori sono arrivati dopo il suo esonero…
«Sono cose che capitano. Il 50% della squadra è nuovo, qualcuno lo conosco, altri no. Vorrà dire che in questi giorni impareremo a conoscerci in fretta. L’obiettivo di tutti dev’essere quello di dare il massimo e di affrontare le partite rimaste col coltello fra i denti per cercare di arrivare il più in alto possibile in classifica. Ci sono 9 partite, 9 finali, dobbiamo ricreare l’entusiasmo».
Lei ha sempre avuto feeling con la tifoseria, un legame che non sembra essersi spezzato. Ha sentito qualcuno dopo l’ufficializzazione del suo rientro?
«Sì, ho ricevuto diverse telefonate di tifosi contenti del mio rientro. So che nelle giornate scorse ci sono stati anche dei cori, mi fa piacere, anche perché penso che in questi anni il binomio vincente sia stato rappresentato dalla società e dalla squadra, da una parte, e dai tifosi dall’altra. I tifosi sono il nostro fiore all’occhiello, con loro in questi anni abbiamo condiviso più gioie che amarezze. Quando sono arrivato, tre anni fa, non c’era entusiasmo, siamo riusciti a riportarlo».
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Difficile giudicare se il mister ha dato di più di quanto ricevuto in questi tre anni o viceversa; di sicuro pensa di aver ricevuto molto se ritorna con tale entusiasmo e voglia di far bene.
Non bisogna, però, dimenticare che sia lo scorso anno che nelle prime di quest’anno e’ stato criticato per il gioco che sembrava più concreto ha bello; al mister Favo si rimproverava il contrario, poi nel momento in cui anche il gioco e’ diventato brutto …
In bocca al lupo mister, riparta dalla difesa, restituisca alla squadra il Capitano e un’anima e faccia contenta la Presidente, schieri per almeno un tempo uno della juniores, chiedendo ai senior un po’ di sacrificio per coprirne eventuali leggerezze tattiche.
Condivido in toto le parole dell’amico Andrea Marchiori. Siamo divisi da idee politiche divergenti ma la grande passione per il calcio cittadino ci unisce anche se, tanti anni fa (credo si tratti di un epoca in cui c’erano ancora i tirannosauri), lo stesso calcio cittadino (Lui Robur, io Invicta) ci contrappose fortemente…
Scherzi a parte, Andrea ha ragione. Di Fabio ha dato e ha ricevuto molto da Macerata. Considero Favo un pochino più “tecnico” di Guido ma, allo stesso tempo, del tutto incapace di fronteggiare le situazioni difficili, di gestire lo spogliatoio e di motivare il gruppo (si veda l’Ancona dello scorso anno). Una sorta di “professore” poco portato alla comunicazione e all’empatia con i suoi alunni. Di Fabio, per contro, ha sempre dimostrato il contrario. Con lui la Maceratese è stata un gruppo solido e compatto, magari esprimendosi a volte in maniera non consona al suo effettivo potenziale ma con una grinta ed una solidità invidiate da tutti. In questa fase il suo ritorno era la cosa più naturale, più ovvia. Al contrario delle sue dichiarazioni, per il bene della Maceratese mi auguro che abbia rivincite da cercare. Non per dimostrare qualcosa contro qualcuno, semplicemente per avere motivazioni più toste e caricare la squadra a dovere. Oggi ha a disposizione una rosa ben più forte di quella avuta ad inizio campionato quando, secondo me, lui stesso e Cicchi sbagliarono totalmente la campagna acquisti. Sistemi la difesa (Arcolai e Benfatto con quest’ultimo capitano e bandiera biancorossa) e conceda la possibilità ai ragazzi del nostro settore giovanile di avere un punto di riferimento, un esempio in prima squadra da raggiungere. Le sue capacità di gestione del gruppo potrebbero fare la differenza in questo scorcio di campionato. In bocca al lupo, mister!
In bocca al lupo e ben tornato mister Guido Di Fabio!
Io proporrei una cosa, tra due domeniche rientrerà Favo, ed esonerei Difabio poi secondo come andranno le cose con gli arbitri li terrei parcheggiati tutti e due, la stessa cosa la farei anche con i DS anche perchè la società sa come affrontare i problemi ed ha le idee molto chiare in bocca al lupo !!!!!!!! mariellona.