di Laura Boccanera
Si prende tempo a Palazzo Sforza, ma il rimpasto di giunta sembra ormai vicino. Il presidente del Consiglio Ivo Costamagna aveva lanciato una specie di appello al cambiamento, con scadenza questa ultima settimana di gennaio, ma verosimilmente i tempi saranno un po’ più lunghi. Il sindaco al momento non si sbilancia sulla possibilità di nuovi nomi dati come favoriti e di cui di parla già da un po’, ma senza conferme. “Non la porteremo alla lunga – dice il sindaco Tommaso Claudio Corvatta – ovviamente i nodi e i malumori sono la conseguenza di ragionamenti che stiamo affrontando, si cambiamo le persone sulla base di ciò che serve”.
E ciò che serve sembra soprattutto un nuovo assessore al bilancio: c’è malcontento per l’operato dell’assessorato tecnico di Doriana Mengarelli e dopo l’ultimo consiglio comunale dove la maggioranza è andata sotto sui debiti fuori bilancio la poltrona della Mengarelli è quella che scotta di più. Congelato al momento l’assessorato ai servizi sociali: il nome di Yuri Rosati, dato inizialmente per certo non è più così scontato e anche l’Idv avanza richieste: “E’ necessario portare a termine velocemente la verifica di maggioranza che coinvolga anche la squadra della giunta e le deleghe relative – dice Giuliano Meschini, segretario provinciale Idv di Macerata – L’Italia dei Valori sostiene questa maggioranza solo se tutti i partiti si assumono le proprie responsabilità in modo trasparente rispettando gli accordi”. In realtà attualmente l’Idv non è rappresentato in giunta dal momento che l’assessore Balboni, eletto con l’Idv in seguito ne ha preso le distanze dichiarandosi indipendente, ma Meschini continua: “La segreteria provinciale, in accordo con la segreteria regionale, sta procedendo a dare la giusta rappresentanza alla nostra presenza nelle amministrazioni nello scopo di rafforzarle prendendo le distanze dal vecchio corso. Siamo favorevoli che si proceda speditamente alla realizzazione del programma che ha caratterizzato la vittoria di questa coalizione e all’elezione del sindaco Corvatta, a cui i cittadini civitanovesi hanno dato la maggioranza”. Ben altre, però, sembrano essere le preoccupazioni di Corvatta che di ritorno da Roma si dichiara non soddisfatto di quanto ottenuto nella contrattazione di ieri fra governo e Anci: “Nonostante il governo retrocederà ai comuni 700milioni di euro, occorreranno tasse aggiuntive riservando al Comune il ruolo di esattori per pareggiare i bilanci con l’applicazione del 2,5 per mille della Tasi a cui si aggiunge il + 0,8 per mille su prima o seconda casa. Continuerò a tenere i contatti con gli altri comuni per vedere se saranno possibili ulteriori manovre di protesta”.
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Ma a che serve il rimpasto se anche uno sol0 tra sindaco, vice e company rimane in giunta. Sono tutti portatori ammalati di vilipendio politico. Le valigie e belle grosse devono fare non il rimpasto. Ma a chi credono, con la loro mancanza assoluta di credibilità, di prendere in giro. Grugni tosti. Smetto qui prima di manifestare l’odio profondo che nutro per costoro in uno sproloquio senza fine.
Per Rosati nel Pd scatta la ghigliottina e per la seconda volta gli viene ritirata la promessa di diventare assessore. Stavolta non basta la sua appartenenza renziana, pesa la sua astensione in consiglio sui debiti fuori bilancio. Perciò il Pd di Silenzi fa dietro front, non contano più competenza e consenso, nonostante le indicazioni della segretaria Franco al sindaco. Si torna all’antico, fuori di nuovo le quote rosa – che importa se la presenza femminile in giunta sia oggetto di strumentalizzazione – e incarico alla Iezzi, prima scelta, che già aveva accarezzato l’idea. L’altra donna in giunta, esce anche la Mengarelli, potrebbe venire dall’IdV, dato che Balboni non rappresenta più quel partito. Da quelle parti è pronta la Bevilacqua, tanta ambizione ma sostanza politica poca. Nella passata legislatura, l’Idv non era rappresentato in consiglio, fu proposta nel comitato di quartiere Risorgimento dal centrosinistra. Una volta nominata nell’organo di partecipazione si è fatta eleggere presidente dal centrodestra. In un’amministrazione di sinistra che ha quale vicepresidente dei Teatri un postfascista e presidente della biblioteca un’ex assessore della giunta Marinelli, la Bevilacqua ci sta bene. Avanti così, Corvatta, è la strada giusta!
OLTRE ALLA MENGARELLI E BALBONI BISOGNA CAMBIARE SILENZI E POETA.
ALTRE TASSE? INIZIANO A RECUPERARE I SOLDI DEL FOTOVOLTAICO, INIZIAMO A RIPORTARE NELLA NORMALITA’ GLI STIPENDI DEI DIRIGENTI COMUNALI, EVITIAMO DI FARE SPESE FOLLI PER IL GUSTO DI APPARIRE DI SILENZI, VOLENDO CI SONO MILLE POSSIBILITA’ DI FARE RISPARMI
bevilacqua chi???? Ah, quella che quando parla ti viene sonno… ..ma ci faccia il piacere caro idv… ..vi ostinate a cercare visibilità senza aver capito che siete politicamente morti!! ..segreteria provinciale idv!!!? ..ma se siete rimasti in 3!!! ..lasciate stare che è meglio e pensate ai problemi, non pochi, che avete a macerata granne!
Spero , con tutto il cuore che il cambio di alcuni assessori venga fatto tenendo conto della capacità (requisito fondamentale ), della disponibilita’ di tempo a seguire veramente i propri compiti , al di la di ambizioni e senza egoismi, tenendo nella debita considerazione l’impegno a sostenere l’amministrazione e il sindaco , senza servilismi ma anche senza aver paura di opposizioni e specialisti della critica .
Siamo arrivati agli “specialisti della critica”, quando l’accusa di disfattismo?
Non so se il nome Alessandro Bonifazi sia vero o un pseudonimo ma si qualifica molto per quello che scrive.
MESCHINI, NON NE FAI UNA GIUSTA!!! E PENSA AI PROBLEMI, NON POCHI, CHE HAI A MACERATA!!