di Gabriele Censi
E’ partita la fase congressuale della Cgil. Il sindacato rinnova le sue cariche partendo dalle sedi territoriali fino ad arrivare al XVII congresso nazionale di Rimini a Maggio. Il confronto è su due documenti, il primo “Il lavoro decide il futuro” fa riferimento alla segreteria uscente di Susanna Camusso. Il secondo “Il sindacato è un’altra cosa” a Giorgio Cremaschi di “Rete 28 aprile”. A Macerata è l’occasione per fare un’operazione trasparenza sull’attività della Camera del Lavoro. “Sentiremo 14 mila persone tra lavoratori e pensionati in 500 assemblee” dice il segretario Aldo Benfatto che termina il secondo mandato il 7 marzo con l’elezione del nuovo direttivo. Non sarà lui il nuovo segretario perché il limite dei due mandati è tassativo per tutte le cariche all’interno della Confederazione. Prima di quella data, alla fine di febbraio, si celebreranno anche tutti i congressi delle categorie. Sono già in corso le prime assemblee dello Spi, i pensionati sono la stragrande maggioranza degli iscritti: 23.946 su 38.603. Il sindacato è presente in 38 comuni con 39 tra sedi e punti di presenza. Tra le federazioni primeggia la Filctem (Chimico, plastica, calzaturiero, abbigliamento, energia) con 3.573 iscritti, poi Filcams (Commercio, turismo, servizi) 2.319 e Fillea (Edilizia, legno, mobile) 2.078.
“Il dibattito – continua Benfatto – sarà incentrato su come uscire da questa lunga crisi che in provincia è stata ancora più sentita per l’incidenza di due fattori: la forte presenza del manifatturiero e la drastica riduzione del credito con l’aggravante del caso Banca Marche. Decine di imprese in crisi di liquidità ricorrono al concordato in bianco e con la nuova normativa bloccano i pagamenti prima di avere la procedura attivata dal tribunale”. A tal proposito Benfatto annuncia per domani una manifestazione unitaria con Cisl e Uil davanti al tribunale per sollecitare una decisione sulla vertenza Calamante-Sielpa, prima azienda edile della provincia. Il presidio si terrà dalle 9 alle 13 in via Pesaro nella piazzetta antistante gli uffici giudiziari.
“I numeri del sindacato (riferiti al 2012) – dice Daniel Taddei – danno il senso dell’attività che facciamo, oltre 3000 assemblee, 18 mila lavoratori interessati , 763 contratti decentrati. Significativa è la contrattazione difensiva (cassa integrazione, mobilità e solidarietà): 992 con 13.537 lavoratori interessati”. I servizi ai singoli sono svolti dal patronato Inca, dal Caaf, dall’Ufficio vertenze e dal Servizio orientamento. Diminiscono le pratiche per la richiesta di pensione, dopo la riforma Fornero, e crescono invece quelle per l’indennità di disoccupazione. Preoccupante il dato che diffonde Antonio Marcucci dello Spi: “il 46% dei pensionati non arriva alla fine del mese, la domanda ricorrente è ‘come sopravvivere con 600 euro di pensione e 300 di affitto’. Un elemento positivo è l’accordo sottoscritto con la Regione per il rifinanziamento delle residenze protette: tre milioni di euro nel 2013 e 4,5 nel 2014”.
Nella Cgil di Macerata sono impegnate 48 persone, in maggioranza donne, il 64% sono dipendenti, il 20% in aspettativa dall’azienda di provenienza, il 9% in distacco retribuito, il 7% sono collaboratori. Svelati anche gli stipendi delle principali cariche: il segretario generale (Aldo Benfatto) percepisce 2879 euro lordi mensili (netto 1.888), quello di categoria 2.511 euro. Un funzionario senza incarichi elettivi 2.235 euro. Un operatore dell’ufficio vertenze 2.040 euro, un operatore Inca 1.741 euro , sempre al lordo di tasse e contributi. Al personale del Caaf si applica il contratto Commercio Distribuzione Cooperativa. Infine i numeri dei proventi dal bilancio 2012 (3.148.491 euro) indicano che la gran parte proviene dal tesseramento.
“Non siamo ancora usciti dalla crisi – conclude Benfatto – le aziende che vanno bene sono solo quelle che vendono all’estero, le altre soffrono oltre al crollo dei consumi interni anche le insolvenze e la mancanza di credito. Significativo il fatto che i depositi bancari nell’ultimo anno sono cresciuti di un miliardo, la gente ha paura ad investire , per questo serve un piano di interventi pubblici per piccole opere edili: ristrutturazioni, messa a norma, manutenzioni. Solo se riparte l’edilizia si rimette in moto l’economia”
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Speriamo che il presidio di domani serva a “smuovere le acque” di una situzione che oramai da troppo tempo e “inspiegabilmente” non si sblocca…
I numeri del fallimento:
Pensionati + Pubblico Impiego + Scuola = 26.590 pari al 68,88% degli iscritti
non vi domandate perché nessuno fa più la tessera della CGIL????Domandare alla Camusso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Loro l’hanno sbloccata l’edilizia, hanno fatto costrutire una signora sede nuova…poco proletaria con i soldi dei proletari 🙂
il sindacato che contesta i lavoratori che trovando un lavoro rinunciano alla cassa integrazione! bell’esempio!!!
La CGIL come altri sindacati e tantissime altre organizzazioni di rappresentanza e servizi sono associazioni private alle quali si è liberi di aderire o meno.
Dunque, apprezzo la scelta di divulgare informazioni in merito alle attività svolte , al n° degli iscritti e alla loro composizione, al bilancio complessivo, al numero dei dipendenti e collaboratori nonché il loro trattamento economico e previdenziale.
Anche se non vi è obbligo a farlo, mi piacerebbe che tale operazione informativa , venga fatta anche da altre importantissime organizzazioni sindacali operanti in provincia di Macerata come ad esempio CISL, UIL, UGL, Confindustria, Confartigianato, CNA, CASA, Confcommercio, Confesercenti e chiunque altro voglia farlo VOLONTARIAMENTE. E visto che ci siamo, mi piacerebbe che facessero altrettanto i partiti, i movimenti politici e le varie liste civiche.
Ripeto, non è obbligatorio farlo; tuttavia, dal momento che la CGIL lo ha fatto, io aspetto tutti gli altri.
http://wikispesa.costodellostato.it/Sindacati
non è proprio cosi privata….
buona parte dei proventi proviene dallo stato
e per quanto riguarda il trattamento lo si puo’ trovare nel sito cgil?