di Laura Boccanera
«Non accetto le scuse di Marco Gennari, sono scuse derisorie». Il sindaco di Civitanova, Tommaso Claudio Corvatta, è irremovibile e nonostante la lettera di giustificazione (leggi l’articolo) da parte del 32enne responsabile di parole minacciose nei confronti del sindaco e del vicesindaco scritte sulla sua bacheca Facebook, il primo cittadino non lascia spiragli di apertura. Sul caso la procura ha aperto d’ufficio un’inchiesta dopo che le parole di Gennari sono rimbalzate dalla bacheca virtuale ai mezzi di informazione. Corvatta ha comunque deciso di non sporgere denuncia, ma questo pare non significhi un perdono: «L’avevo detto e lo ribadisco – dichiara il sindaco –, non sporgerò denuncia, non ho intenzione di farlo, le scuse però non le accetto. Non ci sono scuse per la sofferenza che ha inflitto alla mia famiglia. Io in casa non avevo riferito di questa faccenda, ma mio figlio l’ha appreso a scuola con preoccupazioni enormi, per questo le scuse sono derisorie ora. Invito Gennari ad assumere un atteggiamento diverso, non tanto nei miei confronti ma riguardo alla città; ciò non vuol dire che deve diventare di sinistra, ma abbia un atteggiamento civile e costruttivo». Tramite i suoi legali, Maria Gioia e Silvia Squadroni, Marco Gennari ha chiesto un incontro con il sindaco, ma Corvatta non sembra intenzionato a voler tornare sulla vicenda: «Se vorrà incontrarmi potrà farlo da cittadino se vuole discutere della Tares, insieme ad altri cittadini come ho già fatto venerdì».
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Parole di pacificazione!
Bell’esempio di comportamento da primo cittadino. Complimenti !
La paura è un’altra cosa. Non è certo quella di cui parla l’articolo. Non possono far paura le cose dette in un momento di rabbia o di confusione mentale poi su facebook con nome e cognome. La paura vera è quella che si prova quando si sa che c’è motivo di averla per quello che si è fatto, per le cose che non vengono né dette e né pubblicizzate e per tanti altri motivi, non per quelle sciocchezze dette e strumentalizzate. Nonna diceva “male non fare, paura non avere “.
Belle parole per un Sindaco, denotano sensibilità, umanità, ma soprattutto comprensione del perdono !
Bravo sindaco. Una persona sincera in mezzo a tanti ipocriti. Avrei voluto vedere se vi avessero rivolto le stesse minacce.
Sig. Sindaco, a proposito di “paroline gentili”, legga come apostrofa sui siti giornalistici quella “personcina a modo” di Gino Troli coloro che contestano il suo operato. Scrive che hanno un male dentro che è meglio non pronunciare, che sono indemoniati e devono ricorrere all’esorcista. Le ricordo, dott. Corvatta, che costui è pagato dall’Amministrazione Comunale che lei guida, con i soldi dei contribuenti civitanovesi, per organizzare un festival estivo, Futura, che nessuno segue e non procura ritorno economico per la comunità. Certo che in altre città un soggetto del genere, per quello che ha prodotto e per il modo di rapportarsi ai suoi abitanti, sarebbe stato messo alla porta da un pezzo e, se permette, a calci nel sedere. Ma nella “clemente” Civitanova tutto ciò non accade.
Avrebbe fatto meglio a denunciare. La gente deve cominciare a prendersi la responsabilità di quello che scrive su Facebook.