di Matteo Zallocco
Si trova a Berlino Americo Sbriccoli, fratello maggiore di Enrico, noto a tutti come Jimmy Fontana. Dalla Germania, dove è in vacanza con la moglie Marilena Morbiducci e un gruppo di amici maceratesi, ha appreso ieri sera la notizia della scomparsa del fratello (leggi l’articolo).
Americo, 80 anni, è il più grande dei quattro fratelli Sbriccoli: Mario, studioso di fama internazionale e autorevole docente dell’Università di Macerata morì il primo agosto 2005, qualche anno dopo la scomparsa di Silvio, il più giovane dei quattro, che lavorava nel settore pubblicitario a Milano. L’anno scorso la città di Macerata ha anche dedicato una biblioteca a Mario Sbriccoli (leggi l’articolo) dove è raccolto lo straordinario patrimonio di testi giuridici del celebre studioso che ha insegnato per 35 anni storia e diritto italiano alla Facoltà di Giurisprudenza ed era considerato uno dei massimi esperti di storia della criminologia a livello europeo.
Mario Volpini (vice presidente Camera di Commercio) ha consegnato il premio “Maceratese nel mondo) il 29 settembre 2012 Abbadia di Fiastra
Il professor Americo Sbriccoli, stimatissimo primario chirurgo, prima a Treia, poi a Tolentino e infine a Macerata, è attualmente presidente dell’ordine dei medici della provincia di Macerata. “Ho appreso la notizia qui in Germania – spiega al telefono – E’ stata una morte improvvisa, martedì mi aveva chiamato il figlio Luigi per avvisarmi di una febbre alta, probabilmente causata da un’infezione conseguente ad un problema che aveva ad un dente. Ieri pomeriggio, dopo una visita del medico curante che lo aveva trovato in buone condizioni, intorno alle 16 si è addormentato. Purtroppo la moglie Leda che dopo un’ora e mezzo è andata a svegliarlo, l’ha trovato morto. Non era malato da tempo, ma aveva subito anni fa un non grave intervento al cuore”.
Il professor Sbriccoli prenderà l’aereo per partecipare ai funerali che si terranno sabato alle 15 nella basilica romana di Santa Maria dei Miracoli in piazza del Popolo (leggi l’articolo). “E’ stata scelta perchè si trova di fronte alla chiesa di Santa Maria di Montesanto, meglio nota come “Chiesa degli Artisti”, attualmente chiusa per lavori di restauro – spiega Americo Sbriccoli che poi ricorda gli inizi della carriera di Jimmy Fontana quando la sua famiglia abitava a Macerata, in via Piave, iniziò a cantare con gli “Hot Club”, quindi la collaborazione con la Flaminia Street Jazz Band. “La consacrazione musicale – ricorda il fratello – arrivò quando fu chiamato dall’Ariston, una casa discografica di Milano che gli intitolò una serata dal titolo ‘E’ nata una stella’ al teatro Girolamo. Parliamo degli ultimi anni Cinquanta, da quel momento decollò la sua carriera ma il suo legame con la famiglia e con la città di Macerata è stato sempre fortissimo”.
Jimmy Fontana canta “Impossibile” nell’esibizione al teatro Lauro Rossi di Macerata del 9 dicembre 2009 (clicca sull’immagine per guardare il video)
Si trova a Berlino con Americo Sbriccoli anche il giornalista Giancarlo Liuti, grande amico di Jimmy Fontana: “Lo conoscevo bene, sin dagli inizi degli anni ’50 quando partecipavamo a degli spettacolini di arte varia nel teatrino Sarnari di piazza Strambi. E’ da lì che lui iniziò a cantare. Ricordo il suo primo grande evento musicale a Macerata quando si esibì al Lauro Rossi prima del concerto di Luciano Taglioli, un celeberrimo dell’epoca, che quella sera disse che Jimmy avrebbe avuto una grande carriera. Poi si iscrisse alla facoltà di Economia e commercio a Roma e inizò a suonare con alcuni gruppi jazz. Era molto legato a mio fratello Fabrizio che suonava la batteria e che Jimmy chiamò per accompagnarlo nelle sue tournée in Italia e anche all’estero. Con loro c’era anche un altro maceratese, il pianista Giovanni Spalletti”.
Il cordoglio del presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca – “A nome di tutta la comunità marchigiana esprimo la più profonda tristezza per la dolorosa e improvvisa scomparsa del nostro caro Jimmy. Non potremo mai dimenticare le sue notevoli qualità di uomo e di artista, il grande amore ed attaccamento alla terra di origine che lo hanno portato ad essere ambasciatore delle Marche in Italia e nel mondo, compito che ha svolto sempre con grande entusiasmo e passione. Ci mancherà, ci mancheranno la sua competenza e la sua preparazione musicale che ci avrebbero aiutato tra qualche giorno a scegliere il testo e le parole per l’‘Inno delle Marche’. Alla signora Leda ed ai figli Paola, Andrea, Luigi, Roberto, va il mio più caloroso abbraccio e quello di tutte le Marche”.
Il ricordo di Gianni Morandi – “Quando cantava Jimmy io che ero l’ultimo arrivato, lo guardavo da dietro le quinte, ascoltavo la sua voce potente, sicura… avevo tanto da imparare da quel maestro così bravo”. Così Gianni Morandi saluta su Facebook il collega Jimmy Fontana. Accanto una foto in bianco e nero dei due artisti scattata a Buenos Aires, dove Gianni Morandi e Jimmy Fontana vinsero il Disco d’oro. “Era un grande cantante, aveva qualche anno più di me e quando negli anni ’60 arrivai alla RCA, lui incideva già dischi da tempo e lo ammiravo per la sua voce limpida e per il suo repertorio Jaz”».
Poi cita i due brani intramontabili di Fontana ‘Il mondo’ e ‘Che sarà’: “Queste due canzoni – scrive Morandi – sono conosciute all’estero e considerate fra le più belle degli ultimi 50 anni con decine di versioni cantate da artisti di molti paesi stranieri”. Segue il ricordo di una tournée insieme di 40 giorni in Giappone: “Fu un viaggio bellissimo e la canzone italiana viveva una stagione fulgida nei paesi dell’est asiatico. Teatri esauriti e grandi successi”. Il cantante bolognese chiude il pensiero sul social network ricordando “con stima e affetto, questo interprete eccellente”.
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Condoglianze per la grande perdita del fratello il suo mondo vivra’ eternamente
Mi permetto segnalare alla Direzione di “Cronache Maceratesi” che nel numero odierno del Setteminale SETTE del Corriere dell Sera l’Autore televisivo e conduttore Umberto Broccoli parlando degli anni sessanta traccia un bel ricordo di Jmmy Fontana (non sapendo, ovviamente, ancora della sua morte) ricordando in particolare la sua famosa canzone IL MONDO.