Il Consiglio Comunale si è aperto con tre questioni di cui avevamo già parlato ieri (leggi l’articolo). La prima interrogazione – presentata dai Consiglieri Pdl Sacchi e Pistarelli – ha riguardato il futuro trasferimento degli uffici dei tribunali di Camerino e Civitanova nella sede di Macerata, trasferimento che dovrebbe avvenire entro la metà di settembre dell’anno in corso.”Un’occasione imperdibile per la città” – ha iniziato il suo intervento Sacchi” – “servita a Macerata su un piatto d’argento” ma su cui secondo il Consigliere Pdl “non abbiamo visto solerzia e attenzione.” Nel proseguo e prima della replica dell’Assessore Urbani, sempre il consigliere Pdl ha rimarcato l’inidoneità di Palazzo Trevi-Senigallia per ospitare gli Uffici del Giudice di Pace. “Troppo lontani dal Tribunale, poco accessibili e senza posteggi nelle vicinanze”, ha sottolineato esprimendo la preferenza per l’Istituto Pannaggi di proprietà della Provincia – già probabile futura sede dell’Ufficio Notificazioni e Protesti – molto più comodo per operatori e cittadini. Altra obiezione presentata questa volta da Fabio Pistarelli riguarda gli spazi già angusti del Tribunale dove, secondo le intenzioni dell’Amministrazione, dovrebbero trovare sede altri uffici.
Una situazione in divenire, ha spiegato l’Assessore Urbani, anche per via dell’attuale incertezza dovuta ai ricorsi contro i trasferimenti dei Giudici di Pace e la mancanza di sicurezza sul numero esatto dei Giudici che verranno ad insediarsi a Macerata. Per quanto riguarda l’istituto Pannaggi e la collocazione dell’Unep, l’Assessore Urbani ha espresso la necessità di superare il vincolo scolastico legato all’edificio, confermando in ogni caso che l’amministrazione si sta muovendo assieme alla Provincia che con gli uffici del Tribunale. Su Palazzo Trevi-Senigallia l’amministrazione appare però poca propensa a rivedere i propri indirizzi, non solo perché è l’unico palazzo disponibile ma anche per i risparmi sui fitti passivi che verrebbero dall’utilizzo di questo immobile. Una replica che appunto non ha convinto Pistarelli il quale, in conclusione del suo intervento, ha invitato la Giunta non solo a rivedere le proprie intenzioni ma anche a predisporre un piano complessivo per la dislocazione degli Uffici Giudiziari.
Sul secondo punto di cui avevamo ampiamente trattato ieri – ovvero la calendarizzazione delle rate di pagamento della Tares – maggioranza e opposizione si sono piuttosto divise. Ma più per questioni politiche che per questioni di merito della delibera presentata dall’Assessore Blunno. Nella sua presentazione, l’Assessore Pd ha ricordato tutti i cambiamenti introdotti recentemente dal legislatore, oltre a quelli ancora in via di definizione che dovrebbero trovare forma compiuta entro il 31 di agosto. Ricordiamo che proprio per le modifiche relative non solo alla Tares ma anche all’Imu, il Governo ha concesso ai Comuni la possibilità di posticipare la presentazione del bilancio preventivo al 30 settembre. Possibilità questa già esclusa in passato dall’Assessore al Bilancio che ha confermato le date degli ultimi giorni di luglio per la discussione in Consiglio dell’importante atto amministrativo. In quell’occasione, sempre secondo Blunno, il Consiglio discuterà e approverà anche il regolamento Tares. La delibera odierna invece, sempre secondo l’Assessore, persegue due diversi obiettivi: “consentire ai cittadini il versamento in tre rate rendendoli informati di quando devono avvenire i pagamenti e dare tempo agli Uffici di predisporre i moduli di pagamento.” In secondo luogo si vorrebbero anticipare eventuali problemi di flussi di cassa derivanti sia dallo slittamento del pagamento della prima rata dell’Imu che della Tares. Una delibera che non è però affatto piaciuta a Deborah Pantana. Il suo intervento – più che entrare nel merito della scelta – ha avuto un sapore politico, così la Consigliera Pdl ha attaccato la mancata informazione ai cittadini e al Consiglio di quali saranno i veri costi della Tares, oltre a lamentare “poca chiarezza su tutto quello che riguarda i rifiuti.” Esplicito riferimento alla trattativa Smea-Consmari, di cui la Deborah Pantana si è detta “informata dai giornali ma non dal Sindaco.” Se Blunno ha replicato che i Consiglieri entro quindici giorni avranno tutto il tempo per “discutere in modo compiuto di Tares” e ha invitato a non “esacerbare gli animi” è stata poi la volta della Consigliera Anna Menghi a dirsi contraria a quanto portato in aula dalla Giunta. Non per motivi “tecnici” relativi alla rateizzazione della Tares, quanto anch’ella per motivi politici, dicendosi fortemente contraria “a una tassa frutto di un governo che scarica sui cittadini e sui comuni i costi dei servizi essenziali.” Quali saranno questi costi per i maceratesi? In media si immagina un aumento rispetto alla Tarsu di massimo un 20%, aumenti però che saranno spalmati in modo diverso tra i diversi soggetti. Dunque qualcuno pagherà qualcosa in meno, altri qualcosa in più. A queste cifre – ancora non quantificabile esattamente – la legge aggiunge circa 0.4 euro a metro quadro per i restanti servizi che la Tares dovrà coprire. Tali somme però saranno destinate allo stato e non ai comuni.
Alla Tares è seguita l’interrogazione del Consigliere Marco Gasparrini che ha chiesto al Sindaco una riqualificazione della piazza di Villa Potenza “oggi adibita praticamente a posteggio.” Il primo cittadino, pur non indicando alcun tempo esatto, si è detto non solo favorevole ma ha sottolineato l’alto numero di interventi che andranno ad eseguirsi nella frazione. Ricordiamo il posteggio e gli impianti sportivi, una nuova lottizzazione tra la frazione e la bretella, un nuovo centro commerciale. “In quest’ottica unitaria”, ha affermato Carancini, “sicuramente la zona può diventare il cuore della frazione, una riqualificazione che in ogni caso andrà pensata con un progetto complessivo.”
Poi due ore abbondanti di dibattito sul centro storico, dibattito partito dalla presentazione da parte della maggioranza di un Ordine del Giorno a seguito del Consiglio Comunale aperto di qualche settimana fa. Una lunga discussione a volte apparsa nebulosa e sterile, poco incisiva, in cui sono intervenuti praticamente quasi tutti i gruppi consiliari. Chi accusando la maggioranza di non aver permesso un ordine del giorno condiviso, chi ribattendo che è stata la minoranza a non aver voluto lavorare sulla bozza della cui stesura era stato incaricato dalla Conferenza dei Capigruppo Andrea Netti, chi – come Giorgio Ballesi – alla fine non voterà né le proposte della maggioranza né quelle della minoranza “per non partecipare a una danza dell’ipocrisia. L’Odg presentato è la testimonianza che la maggioranza in venti anni non ha fatto nulla per il centro. Oltre a questo”, ha aggiunto, “lo strumento scelto è un invito alla Giunta, non un impegno che si sarebbe invece potuto ottenere con la presentazione di una mozione.”
In effetti sia maggioranza che opposizione avevano presentato due proposte di buon senso ma non certo un’analisi complessiva delle problematiche legate al centro storico che difficilmente possono essere discusse e risolte in una seduta del Consiglio Comunale a colpi di delibere e di votazioni. In ogni caso è emerso come il vero punto di divisione tra le forze politichesia l’apertura o la chiusura al traffico del centro storico. Un punto dirimente messo bene in luce dall’intervento di Stefano Blanchi ma anche dal Sindaco Carancini. “Non è affatto detto che maggioranza e opposizione debbano concordare sulle soluzioni”, ha affermato il Consigliere dei Comunisti Italiani, “Il punto vero è la pedonalizzazione e in questo caso la maggioranza non è affatto debole.” Anche Carancini ha ribadito, pur senza negare le criticità attuali, come il centro storico “non possa essere un posteggio. E’ una soluzione riempirlo di macchine? Io resto fedele al mio programma amministrativo e riconosco che sia una contraddizione auspicare la graduale pedonalizzazione e al contempo permettere di entrare pagando due euro.” E ovviamente si è arrivati a parlare di Rampa Zara.
E’ stato il Consigliere Udc Tacconi ad invitare l’amministrazione ad agire celermente per la realizzazione dell’intervent, visto anche l’interessamento dei privati. Un interessamento su cui però Guido Garufi – in un onestamente pirotecnico intervento – ha mostrato più di una perplessità. “Il privato ondeggia. E poi chi sono questi privati? A Macerata i privati sono tre o quattro, e spesso questi privati sono in tanti parti – o particelle – della città. Noi ci siamo mossi per andare avanti ma pare sia il privato ad essersi ritirato. O i soldi vengono messi oppure no. Questi non possono chiedere solo le varianti. Le cose le vogliono fare o no?”
Ma cosa si è deciso in sostanza? L’ordine del giorno approvato dalla maggioranza propone tra le altre cose di invitare i gestori dei parcheggi funzionali al centro storico ad ampliare la fruibilità degli stessi in occasione di eventi, nei fine settimana e durante le festività. Invita inoltre l’amministrazione al definire un graduale piano di pedonalizzazione con lo studio di modifiche ai varchi oggi esistenti, all’introduzione in bilancio 2013 di somme destinato ad un piano di manutenzione di strade e piazze, introducendo infine la sperimentazione di una navetta circolante attorno alle mura e che acceda di continuo al centro.
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Chiudiamo ricordando che nella giornata di domani (mercoledì) alle ore 17 avrà luogo presso la sala consiliare del Comune di Macerata un incontro-dibattito organizzato dal Consiglio Comunale delle Donne. Il primo di una serie di appuntamenti in merito al tema “Donne e dipendenza” a cui parteciperanno tra gli altri il professor Sbriccoli, presidente dell’Ordine dei Medici, oltre a psicologi, sociologhi e psichiatri. L’incontro – di cui si può leggere nell’intervento della dottoressa Monachesi del “Tavolo Salute” posto in calce all’articolo – è la prima di una serie di manifestazioni e appuntamenti “al femminile” messi in campo dal Consiglio delle Donne. L’incontro, patrocinato dall’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Macerata e organizzato con il contributo del Soroptmist International Club di Macerata, sarà infatti secondo il Consiglio stesso “anche l’occasione per presentare e promuovere un ciclo di incontri di ginnastica dolce, yoga e altre attività rivolte a tutti per promuovere uno stile di vita sano a e attivo e per trovare il modo di stare meglio denominato 1 ora per il tuo benessere – INcontri INmovimento INsieme che si svolgerà, alla presenza di trainer qualificati, dal 9 luglio al 10 agosto, tutti i martedì e i giovedì, dalle 18.15 alle 19.15, e il sabato dalle 8.45 alle 9.45 nel parco di Fontescodella, nello spazio antistante l’ecobar L’Alligatore.”
(Foto di Lucrezia Benfatto)
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Bene: un altro centro commerciale a Villa Potenza???
Ma se quello in Via dell’Acquedotto e quasi vuoto del tutto….
Di seguito l’intervento della dottoressa Cristina Monachesi del “Tavolo Salute” del Consiglio Comunale delle Donne.
“Tra i compiti del Consiglio delle Donne, ed in particolare del Tavolo di lavoro di cui sono coordinatrice, spiccano sicuramente il promuovere il diritto alla prevenzione delle malattie e la tutela della salute intese come stato di benessere psicofisico e sociale. Trattare i problemi delle dipendenze al femminile è stato da noi percepito come una urgenza improrogabile, considerati i dati allarmanti che giungono dagli osservatori di genere. Nell’incontro del 3 Luglio, che sarà patrocinato dal Comune di Macerata e dall’Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Macerata ed organizzato con il contributo del Soroptimist International Club di Macerata, interverranno numerosi e prestigiosi relatori che analizzeranno il problema in tutte le sue sfaccettature. Le donne sono obbligate a svolgere una vita in cui ricoprono ruoli molteplici: mogli, madri, figlie di genitori da accudire ed altro. Sono costrette ad una iperattività che può favorire l’insorgere di ansia, depressione, crollo di autostima, humus molto favorevole ad ogni tipo di insorgenza di cattive abitudini e pensieri. Stressate ed insoddisfatte dalla qualità di vita approdano talvolta all’uso di sostanze ed a comportamenti compulsivi che rappresentano sì un momento di tregua, di benessere, di euforia passeggera, ma possono facilmente trasformarsi in assuefazione e dipendenza, che peraltro la donna vivrà, purtroppo con profondo senso di colpa e di vergogna. Si parlerà di vecchie dipendenze: fumo (5 milioni di donne schiave della nicotina), alcool ( 7 mila vittime all’anno), sostanze ( eroina, cocaina, psicofarmaci), cibo, amore, sesso. Si parlerà di nuove dipendenze: gioco d’azzardo, internet, lavoro – potere, ricorso incontrollato a tecniche di chirurgia estetica ecc.. Si parlerà. Inoltre, delle caratteristiche biologiche e fisiologiche delle donne, delle variazioni ormonali che influenzano per tutte le età della vita il suo stato psicofisico. Non trascureremo di prendere in considerazione la emotività delle donne così belle e particolare che spesso, però, la conduce a dipendenze affettive, ad amori malati che sfociano talora in episodi di violenza drammatica. Cercheremo di far capire che qualsiasi tipo di dipendenza non è qualcosa di cui vergognarsi ( sebbene la riprovazione sociale sia più forte che per gli uomini) ma una malattia neuro psichiatrica che colpisce chi più è sensibile alle emozioni.”
L’unico vero problema del centro storico è lo spopolamento residenziale. La pedonalizzazione – saggia ed opportuna – viene comunque dopo. E per il ripopolamento c’è urgente necessità di politiche fiscali su misura, incentivi per le giovani coppie, incentivi per le ristrutturazioni degli edifici, abbattimento delle barriere architettoniche, controlli sugli affitti e politiche per calmierarne l’entità dei prezzi.
Non ci sono i soldi? Ok, però c’è un assessorato con delega ai progetti europei: ce ne sono di dedicati, e con molti fondi. Perché non si presentano progetti alla comunità europea per trovare i finanziamenti? Deve dirlo un cronistucolo di provincia come il sottoscritto, come si fa?
Sulla TARES e sul sistema “rifiuti” in generale, del comune di Macerata, il gruppo di Macerata degli iscritti e simpatizzanti del MoVimento 5 stelle ha espresso la propria opinione, http://www.macerata5stelle.it/allarme-tares-a-macerata/
http://www.meetup.com/MoVimento-5-Stelle-Macerata/messages/boards/thread/35859372
E sempre sull’argomento è in corso la preparazione di eventi, convegni e iniziative che presto coinvolgeranno la cittadinanza di Macerata, di cui verrà data notizia con ampio anticipo.
Le ultime vicende che hanno caratterizzato la politica cittadina, rigurdanti ad esempio il caso della Croce Verde di Macerata, il documento approvato dal COSMARI circa la volontà dei sindaci della provincia di Macerata di acquisire la SMEA, la delibera TARES, oltre ad avere un unico denominatore comune, fanno emergere un quesito quasi amletico: ma quale città sta amministrando la giunta Carancini, visto che continua a non prendere decisioni su nulla? Sulla carta abbiamo un vice sindaco che ha proprio la delega alla partecipazione e al decentramento, abbiamo la consulta comunale delle associazioni, allora come mai non si è aperto un serio dibattito sull’applicazione appunto della TARES o sulla situazione smea/cosmari o, ancora, sull’assurda vicenda di un’associazione così importante come la Croce Verde di Macerata? Quali sono le ragioni di questo silenzio dell’amministrazione comunale di Macerata su queste vicende e perché nessuno conosce le vere intenzioni della Giunta Carancini?
Chiederci di votare una delibera in cui si decidono solo le scadenze di pagamento della Tares è l’ennesima presa in giro per i cittadini, adducendo che ci sono seri problemi di liquidità per il Comune. Ma non sarà che proprio perché stiamo pagando il mutuo per le piscine anche per la parte del contributo che dovrebbe erogare l’Università, manca appunto questa liquidità di cassa? Noi cittadini chiediamo all’amministrazione comunale di Macerata più chiarezza e che vanga tutelato l’interesse di tutta la comunità e non gli interessi di pochi. Poichè fino ad oggi il gettito della Tarsu è servito esclusivamente a finanziare il servizio di gestione dei rifiuti urbani, e dato che la nuova Tares andrà a coprire anche i costi di altri servizi come la polizia locale, l’anagrafe, l’illuminazione pubblica, la manutenzione del verde e delle strade, si chiede semplicemente all’amministrazione comunale di Macerata di dire ai suoi cittadini quali sono i costi di gestione di questi servizi e che tipo di prestazione verrà erogata a fronte di questo pagamento.
Inoltre, il Consiglio Comunale dovrà approvare le tariffe del tributo entro il termine fissato per l’approvazione del bilancio di previsione, il prossimo 29 luglio, in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso e approvato dall’autorità competente. Ma come farà a stabilire le tariffe il Comune di Macerata se non abbiamo ancora una carta dei servizi sottoscritta con il nostro gestore dei rifiuti? In aggiunta, poiché il soggetto attivo del tributo è il Comune, deve essere appunto il consiglio comunale a deliberare riduzioni ed esenzioni, la cui copertura finanziaria dovrà essere assicurata con risorse della fiscalità generale. La giunta Carancini ha predisposto un percorso di democrazia partecipata per realizzare questi fini previsti dalla normativa Tares? Ad oggi no.
La politica del silenzio portata avanti dalla Giunta Carancini, oltre a dimostrare nei fatti di non aver realizzato nulla del programma di mandato, purtroppo si esplicita ancora nei vecchi modi di intendere la politica dove, da un lato si accontenta chi fa finta di protestare nominando un nuovo assessore ai servizi sociali ed un nuovo Vice Sindaco conferendole più risorse economiche, dall’altro permettendo addirittura che vi siano delle commissioni dove alcuni esponenti della maggioranza prendono l’aperitivo come modo per banalizzare l’argomento in discussione. Non è più tollerabile che ancora oggi chi chiede chiarezza su come viene amministrata la cosa pubblica venga etichettato come un portatore solo di problemi e quindi emarginato e magari deriso. Questo è il vero motivo per cui Macerata sta morendo ed i nostri giovani non vedendo più chiarezza ma solo opacità amministrativa se ne stanno andando.