di Sara Santacchi
“Non è un momento semplice per nessuno, tanto meno per noi. Per questo mi dispiace sentire continuamente fare riferimento alle risorse economiche quando si parla del Matelica” sono le parole del presidente Canil, impegnato insieme alla società nel calcio mercato e non solo, per la prossima stagione che vedrà il Matelica esordire per la prima volta in assoluto nel campionato di serie D. “Credo che nessuno possa fare riferimento alle risorse che abbiamo a disposizione e così come io non conosco quelle degli altri, è altrettanto vero che nessuna società può conoscere le nostre per cui eviterei di continuare a riferirsi al Matelica solo per ragioni economiche. I giocatori che decidono di venire qui – continua il patron biancorosso – lo fanno perché possono contare su una società seria che cerca di portare avanti gli impegni presi e un progetto. Direi che è anche piuttosto svilente nei loro confronti pensare esclusivamente a un discorso economico quando, in primis, da parte di tutti penso che conti la serietà”. Parole che non devono risultare come polemiche, ma solo ed esclusivamente a chiarimento di diverse affermazioni avvenute nei giorni scorsi nelle quali si è continuato a parlare dei movimenti di mercato del mercato del Matelica favoriti, per l’appunto dalle risorse a disposizione. “Ci siamo mossi e ci stiamo muovendo – spiega il presidente Canil – come lo scorso anno né con troppa fretta, né con lentezza, ma una volta individuati i giocatori che potevano fare al caso nostro. Da parte di tutti loro c’è stata la constatazione di poter contare su una società seria che, comunque, richiede altrettanta serietà, ma non sono le uniche cose da guardare”. E, in effetti, sono diversi gli aspetti che stanno impegnando il Matelica in vista della prossima stagione: primo tra tutti lo stadio. “La nostra struttura aveva bisogno di qualche modifica e posso dire che grazie al lavoro e alle braccia di tutti noi, nonché a tanto volontariato stiamo cercando di fare il possibile anche perché il periodo non è semplice. Il discorso delle panchine (si potranno portare in panchina fino a nove giocatori) non lascia indifferenti nemmeno noi, ma ci stiamo arrangiando anche lì, potendo contare sul prezioso contributo di tutti”. Poi un ultimo riferimento al mercato “potrebbero esserci altre novità, come no, si vedrà. Nonostante siano diversi i nomi che sono stati accostati a noi, come per esempio quello di Capparuccia col quale, in realtà, non siamo mai neanche entrati in contatto, sono tre gli innesti che sono arrivati fino adesso, uno per ogni reparto, come avevamo detto più volte fosse nelle nostre intenzioni. Penso comunque – ribadisce il presidente Canil concludendo – che sarebbe bene non guardare ad altre squadre, quando si parla della propria”.
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Coda di paglia?
ALLORA CE VENGONO PER IL MARE?E DAGLIE CANIL E DAGLIE…..
Ce verrà pe l’aria vòna…
Ve lo dico io perchè ce va a matelica…perchè ce sta lo verdicchio bono! Ah canil…ma famme il piacere va!!!
Chi di noi da bambino non ha sognato di diventare un calciatore del Milan, della Juve…o del Matelica!
Canil ma peppiacè…….
…e allora tutti a Matelicaaa!!! E che il verdicchio di lì (molto più buono e meno aspro di quello dei castelli di jesi) inondi tutta la provincia e che il Matelica possa continuare la sua corsa inarrestabile verso la serie A! Un altro miracolo stile Castel di Sangro, o un altro Chievo? Chissà, cmq evviva i miracoli all’italiana!
Certo che difendere l’indifendibile è sempre stato un merito degli imprenditori italiani: chissà se verranno a Matelica per la movida notturna?! e quindi non solo per i soldi.
Forza Rata Forever!
Cari commentatori evidentemente nessuno di voi ha ben capito le parole del presidente, leggete l’articolo di venerdì sul resto del carlino, così capite che a Matelica le panchine e il manto erboso vengono fatti con il volontariato. E come lui non conosce le finanze delle altre societá, sicuramente altri presidenti non conoscono le finanze del Matelica. E questi presidenti farebbero bene a pensare alle proprie societá invece che al Matelica. Se è vero che siete a conoscenza dei rimborsi che certi giocatori chiedono, dovreste essere a conoscenza che molte societá non rispettano i loro impegni. A Matelica pochi ma sicuri!!!
Ma si! Canil ha perfettamente ragione…poi ciò che investe e perchè lo fa, in fin dei conti sono “affari” suoi!
Però, come dice lui stesso, il motivo per cui alcuni ottimi giocatori per la categoria scelgono di andare in quel paesello fuori mano, è la serietà (non me ne vogliate, ma è ovvio coincidere con sicurezza economica).
Detto questo, e credo di poter interpretare il pensiero di tutti (o almeno della maggioranza) me compreso…le critiche nascondono un po di invidia, che sorge in un periodo delicato dove tutti fanno fatica a coinvolgere personaggi del genere.
Ovvio che un Canil sarebbe manna dal cielo per città ampiamente più importanti come Civitanova (dove la situazione societaria è drammatica…) o Macerata (dove almeno vantano una presidentessa di grande onore, attaccamento e buone risorse come la Tardella)
Saluti rossoblu