Otto milioni di ore
di cassa integrazione ad aprile

Dati Ires Marche. Il segretario regionale Cgil Ghiselli: "Picco massimo mai registrato dal 2008, anno di inizio della crisi"
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Roberto Ghiselli

 

La crisi non accenna a frenare anche nel mese di aprile, con le ore di cassa integrazione che, nelle Marche, hanno sfiorato la soglia di 8 milioni.Le ore autorizzate sono raddoppiate rispetto all’aprile 2012 e sono triplicate rispetto al mese di marzo 2013. Secondo l’Ires regionale, il centro studi della Cgil, che ha elaborato i dati dell’Inps, si tratta del picco massimo mai registrato dal 2008, anno di inizio della crisi.Il maggiore impatto sul monte ore totali riguarda soprattutto la cassa integrazione straordinaria (6,3 milioni di ore) e colpisce tutti i principali settori manifatturieri delle Marche. Nello scorso mese sono stati richiesti anche 1,5 milioni di cig ordinaria e 91 mila di cig in deroga. Le ore di cig ordinaria ad aprile 2013 sono aumentate del 41,8% rispetto allo stesso periodo del 2012 e del 22,7% in rapporto a marzo 2013. Si tratta di valori che non si registravano da giugno 2009. Forte è stata la richiesta nella meccanica (760 mila ore) e nel mobile (200 mila ore). La cig straordinaria ha registrato un vero e proprio boom: 6,3 milioni di ore rispetto all’1,3 milioni di marzo e alle 945 mila ore di aprile 2012. Le richieste hanno raggiunto livelli notevoli in tutti i principali settori manifatturieri e, in particolare, nella meccanica (1,6 mln.), nel mobile (717 mila), nel calzaturiero (508 mila), nel tessile-abbigliamento (468 mila.  Più contenuto, invece, il ricorso alla cig in deroga rispetto ai mesi precedenti. Dall’inizio dell’anno ad oggi, le ore di cig richieste nelle Marche ammontano a 17,2 milioni di ore, 5,5 milioni in più dello stesso periodo del 2012. “Questi dati ci mostrano ancora una volta quali siano le vere emergenze dalle quali far ripartire il nostro Paese – ha dichiarato Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche –. Servono risposte che rimettano al cento il lavoro, a partire dall’urgente rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga, e la necessita’ di politiche industriali e di tutela dei settori manifatturieri e dell’occupazione che garantiscono”. Alla Regione Marche, la Cgil chiede “un impegno altrettanto straordinario sui temi del lavoro rilanciando tutte quelle misure piu’ urgenti che possono creare opportunità di lavoro e sostegno alle persone e alle famiglie che si trovano in difficoltà”.



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