La spending review cancella il sottopasso di via Einaudi

CIVITANOVA - No anche alla nuova fermata del treno e alle opere di viabilità all'uscita della zona Simonetti

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Da Sinistra l'assessore ai lavori pubblici Marco Poeta, il sindaco Tommaso Corvatta e il presidente della commissione Pier Paolo Rossi

Da Sinistra l’assessore ai lavori pubblici Marco Poeta, il sindaco Tommaso Corvatta e il presidente della commissione Pier Paolo Rossi

di Laura Boccanera

Niente più sottopasso su via Einaudi, niente fermata del treno e opere di viabilità all’uscita della zona Simonetti. Nella riunione di martedì della Commissione bilancio si discuterà del piano delle opere pubbliche triennale. Sono 12 i milioni di euro a disposizione per il 2013, cifre dimezzate rispetto agli anni precedenti tanto che occorre operare delle “scelte dolorose” come ha sottolineato l’assessore Marco Poeta: “abbiamo ereditato il progetto del sottopasso a via Einaudi e della stazione in zona commerciale dalla precedente amministrazione, ma i tempi difficili ci impongono, come sottolineato anche nell’assemblea di Civitanova Alta, di operare scelte strategiche e capire se effettivamente queste opere servono oppure no”. Il progetto che sarebbe costato circa 3 milioni e 750 mila euro prevedeva il sottopasso ferroviario e la fermata che sarebbe stata di servizio per la nuova area commerciale e fieristica per un costo di 2 milioni 750mila euro di cui 2 milioni finanziati tramite fondo Fesr, 250mila euro da Fsi e 500mila euro dal Comune. A questo progetto se ne aggiunge un altro non scindibile per un valore di 1 milione di euro e che prevedeva il completamento delle opere di viabilità e l’adozione della variante urbanistica a carico del comune. Ma tutto ciò non si farà più. “Nell’ottica di razionalizzazione delle risorse abbiamo cercato di capire a cosa fosse possibile rinunciare e cosa invece rappresenta un’urgenza per la città – continua Poeta – dopo diversi incontri anche con le Fsi in cui abbiamo valutato l’ipotesi di rendere la nuova stazione capolinea della Civitanova Albacina o di spezzare le due tranche del progetto ci è stato risposto che non vi erano soluzioni. I due progetti sono inscindibili, quindi perderemmo anche il contributo pubblico ma non vogliamo passare come l’amministrazione delle rinunce, stiamo valutando e ragionando con pochissimi fondi a disposizione e cercando di salvare le opere più importanti”.



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