Popsophia sceglie Pesaro. Dopo le due edizioni civitanovesi, la cittadina della riviera è pronta ad ospitare il Festival del Contemporaneo organizzato da Popsophia, accettando la sfida culturale dell’omonima Associazione e del suo direttore artistico Evio Hermas Ercoli. La Regione Marche che ha convocato la conferenza stampa di lunedì conferma il proprio sostegno alla manifestazione.
Confermate anche le indiscrezioni di Cronache Maceratesi: Popsophia sarà anche a Tolentino per un intero week end. Una sorta di gemellaggio fra le due città in cui l’umorismo nell’arte incontra la riflessione sul contemporaneo. Negli scorsi mesi Evio Hermas Ercoli è stato infatti nominato direttore artistico della Biennale dell’Umorismo di Tolentino.
Cambierà la formula. Popsophia si avvicina al format dei festival culturali classici che concentrano intensamente in un solo week-end tutti gli avvenimenti. Non è ancora chiaro se durerà quattro o cinque giorni. Il periodo dovrebbe essere l’inizio di luglio e successivamente si svolgerà una tre giorni a Tolentino. Assoluta novità di quest’anno è la scelta di un tema (non ancora annunciato) che andrà a costituire il fil rouge degli incontri in programma.
Un luogo d’eccellenza e di straordinaria bellezza è stato scelto e messo a disposizione dall’amministrazione del comune di Pesaro per lo svolgimento del festival. Si tratta di Rocca Costanza.
L’obiettivo del Festival resta lo stesso: attraverso la voce di pensatori illustri, critici, opinionisti e personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, rendere la città che lo ospita un laboratorio per capire, declinare e approfondire il mondo della contemporaneità. Popsophia è il primo appuntamento nazionale della filosofia che si interroga sui fenomeni contemporanei e sulla cultura di massa.
“Attraverso il Festival del contemporaneo – ha dichiarato il direttore artistico Ercoli -, Popsophia suggerisce un’idea nuova di cultura. Rende partecipe l’opinione pubblica ed il mondo accademico di tutte le implicazioni culturali della realtà quotidiana. Contiene nello slogan il tema dominante del ‘Pop’ e la sua estensione in tutti i campi dell’arte della cultura e della società. Popsophia incarna da subito la relazione tra offerta intellettuale elevata e domanda culturale di massa. Pesaro ha accettato con entusiasmo la nostra sfida al pensiero pigro e dominante e ci consentirà di approntare un programma vasto di appuntamenti con la complicità di molte discipline: arte, spettacolo, musica, psicologia, sociologia, semiotica e filosofia”.
Nelle prime due edizioni il Festival del Contemporaneo ha schierato oltre 500 ospiti tra intellettuali, attori, giornalisti e musicisti coinvolti in 300 eventi originali, prodotti in esclusiva per Popsophia, nei quali il pensiero critico nazionale si è interrogato sulla contemporaneità, dall’economia e il cortometraggio sino alla pornografia, al diritto, la religione, al mondo dei big della cultura popolare, senza dimenticare come le serie tv e i classici dell’animazione siano generi della cultura che aiutano ad interrogarsi sul senso della vita.
Popsophia ha goduto del sostegno di oltre 180 volontari e delle tantissime scuole che hanno partecipato al Festival: circa 200 gli insegnanti e 3000 gli studenti coinvolti in due anni.
(m. z.)
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e i fenomeni de citanò…sindaco e assessore che faranno ? ci devono vedere chiaro !!!!!
Questo sindaco, incomincia a sfarfallare, sta prendendo il vizio della faziosità come e più di quelli che l’hanno
preceduto. Ma è possibile che si debba andare a raccogliere quanto gli altri hanno buttato.
Ma chissnefrega di Pop Sophia, che cosa ce ne viene di tanto interessante, possibile che ancora non ci si rende
conto di ciò che necessita a questo paese. Stiamo doventanto la vergogna ed i pagliacci della regione, e ancora
non si mettono in testa quali sono le priorità da affrontare. Dopo 15 anni di dittatura, questo paese, ora dovrà
averne altrettanti di menefreghismo. Auguri
popsophia si è molto ridimensionato da un mese e mezzo si è passati a 4,5 giorni,diventando uno dei tanti festival più o meno filosofici estivi.nessuna amministrazione comunale poteva supportare un festival cosi complesso in tempo di crisi come ora.il direttore artistico l’aveva capito ed ha cercato di superare la cosa con effetti speciali.
Concordo con il Signor Sbaffoni.
Pop Sophia, nelle edizioni Civitanovesi, ha tenuto in ostaggio la città alta per un mese e più. Ed a dirla tutta erano pochi gli eventi di elevato spessore culturale. Molti altri erano di puro intrattenimento se non da fiera paesana. La vecchia amministrazione si è adeguata a tutti i diktat imposti dal direttore artistico e non ha mai provato ad allargare l’evento su tutta la città, coinvolgendo altri quartieri e quindi offrendo possibilità commerciali ad altre attività che non erano dislocate a Civitanova Alta. A mio modestissimo giudizio non abbiamo perso granchè. Ed anche Ercoli probabilmente, posto di fronte ad amministrazioni cittadine sicuramente più auterovoli delle nostre è dovuto scendere a compromessi e ridurre il tutto a 4/5 giorni, che per un evento culturale credo sia la giusta dimensione.
Avevo previsto in tempi non sospetti che Pesaro poteva essere l’ unica alternativa a Civitanova, per il dinamismo che ci accumuna(va)
https://www.cronachemaceratesi.it/2012/10/09/popsophia-divorzia-da-civitanova-siamo-costretti-a-dividere-le-nostre-strade/245543/
Una delle città più rosse d’Italia, dove la politica lavora seriamente x la città.
I rossi nostrani hanno altro a cui pensare, basta scorrere le pagine di CM