Indagine della Procura sulla Civitapark
Il Movimento 5 Stelle mostra le carte:
“Fideiussioni non idonee”

CIVITANOVA - Fabio Bottiglieri attacca: "La società che le ha stipulate è stata cancellata dalla Banca d'Italia, ora si fermino i lavori della fiera"

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Da sinistra Mirella Emiliozzi, Fabio Bottiglieri e Molisella Lattanzi

 

di Laura Boccanera

La Guardia di Finanza indaga sulla Civitapark. La società che dovrebbe realizzare la nuova fiera finisce nel mirino della Procura e sono già stati sentiti anche numerosi dirigenti del Comune. E’ una bomba che sta per esplodere quella che vedrebbe al centro dell’indagine alcune fideiussioni non idonee, firmate dal Comune e dalla società che realizza la nuova fiera con la società Mediafinance spa con sede originaria a Cagliari. Le polizze fideiussorie dovevano garantire al Comune un rimborso in caso di inottemperanza alle condizioni della convenzione stipulata fra Comune e società. Le fideiussioni firmate con la Mediafinance sono complessivamente 7 e ammontano ad un totale di circa 16 milioni di euro. Un affaire svelato questa mattina nel corso di una conferenza stampa da Fabio Bottiglieri del movimento 5 stelle che ripercorre dall’inizio le tappe e le incongruenze di un percorso ingarbugliato e non ancora dipanato. Tutto inizia con la firma della convenzione fra Civita park e Comune di Civitanova ai tempi dell’amministrazione Mobili quando il Comune, dietro presentazione di fideiussioni poteva rilasciare le licenze a costruire. Per legge gli istituti che potevano stipulare una forma di fideiussione di questo tipo sono quelli ex articolo 106 del Tub, ovvero istituti di credito o agenzie assicurative. “Ebbene queste polizze fideiussorie sono non idonee – commenta Fabio Bottiglieri con documenti alla mano – infatti la Medafinance spa è stata cancellata dall’elenco generale degli intermediari finanziari di cui all’art. 106 e quindi non poteva rilasciare fideiussioni per enti pubblici”.

Bottiglieri passa poi al setaccio la storia della società finanziaria: “le fideiussioni per la Civita Park sono state emesse il 10 novembre del 2009, ma il 14 ottobre la società Medafinance risulta cancellata dal registro delle Imprese e il 21 aprile del 2010 è stata cancellata anche dall’elenco della Banca d’Italia e trasferita prima a Napoli con la stessa partita Iva. Le fideiussioni scadevano però il 10 novembre 2011 e a quella data il Comune le proroga al 31/12/2012 sempre con la Medafinance spa che nel frattempo ha cambiato sede legale, si trova a Foggia ma da una visura a tale società corrisponde una unipersonale di un broker, quindi sicuramente non abilitato a stipulare fideiussioni di questo tipo a garanzia di infrastrutture e enti pubblici”.

A questa situazioni si aggiunge il problema degli oneri di urbanizzazione per i quali la Civitapark ha portato il Comune dinanzi al Tar essendo passati da un milione e 600mila euro a 2milioni e 400 mila. Sulla base di un esposto presentato alla Corte dei Conti e alla Procura da Bottiglieri e dal Movimento 5 stelle è partita l’indagine. Ma i grillini sottolineano anche il problema politico: “qui si rischia che con queste fideiussioni che sono ormai carta straccia la parte pubblica dei lavori non venga mai consegnata, il centrodestra non ha mai risposto su questi temi e anche la nuova amministrazione latita e non fornisce risposte. Chiediamo che venga fatta chiarezza e che se necessario si blocchino i lavori della nuova fiera. Dov’era chi doveva controllare?”. Sulle fideiussioni infatti c’è la firma del dirigente del settore urbanistica ma non di quello alle finanze dal momento che per competenza è il primo a firmare le fideiussioni. Fideiussioni che sarebbero state firmate sulla base delle verifiche sulla società fatte dall’ex segretario generale del Comune. A Dicembre infatti la Civitapark presenta nuove polizze che vidimate dall’ufficio finanze sono state respinte come non idonee. La politica però se ne lava le mani e rimanda ai dirigenti le responsabilità. Sia l’ex sindaco Mobili che l’assessore all’urbanistica Micucci confermano di non essere stati ascoltati dagli inquirenti e di essere all’oscuro di tutto. Al momento non ci sono indagati. Franco Sagretti, socio della CivitaPark afferma invece che la fideiussione firmata nel 2009 era regolare. “Noi non possiamo però avere colpe se la società con la quale avevamo firmato poi è fallita. Attualmente abbiamo presentato nuove fideiussioni al Comune e siamo in attesa che il Comune esprima il proprio parere. Credo che la cosa più importante ora sia che i lavori vadano avanti”.



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