I rappresentanti sindacali nel corso della conferenza stampa di questa mattina. La sala è stata allestita con manifesti di protesta
di Alessandra Pierini
Stato di agitazione per gli oltre 4mila lavoratori della sanità maceratese. A proclamarlo sono stati questa mattina la Rappresentanza Sindacale Unitaria dell’Area Vasta 3 di Macerata e le Federazioni Provinciali del Pubblico Impiego di Cisl, Cgil, Uil, Fsi e Nursid che alla presenza di più di 50 lavoratori hanno annunciato una serie di iniziative di protesta contro quello che hanno definito il “malgoverno della direzione”. Il malcontento è stato manifestato anche con cartelli che, senza andare per il sottile, hanno evidenziato le problematiche che più stanno a cuore agli operatori, a partire dai turni massacranti e dai tagli alla struttura organizzativa che si ripercuotono sulle prestazioni ai pazienti. Questioni che sono state poi sottolineate nel corso di una conferenza stampa.
«Abbiamo partecipato puntualmente al tavolo della contrattazione – spiega Marcello Evangelista coordinatore Rsu di Macerata – nonostante lunghe e snervanti riunioni in cui abbiamo segnalato criticità che si stavano verificando in molti presidi lavorativi dell’Area Vasta e anche se il direttore Bordoni ha puntualmente riscontrato la veridicità e la legittimità delle nostre richieste, abbiamo assistito ad una sistematica disapplicazione di leggi e regole e ad una inspiegabile volontà di non dare seguito a quanto concordato e sottoscritto. Le decisioni sono pilotate dall’Asur regionale che continua a deliberare in maniera unidirezionale e autoritaria e le scelte sbagliate si ripercuotono sui lavoratori e sui servizi erogati ai cittadini».
I lavoratori se la prendono in particolare con i dirigenti: «Le Aree Vaste – va avanti Evangelista – sono di fatto commissariate sia per l’incapacità della dirigenza dell’Area Vasta 3 di risolvere anche le più banali problematiche sia perchè sistematicamente Regione ed Asur emanano ed impongono direttive che vanificano quanto si decide nelle sedi periferiche. Allora a cosa servono gli stipendi di dirigenti e direttori delle Aree Vaste? Dal 20012 ad oggi sono stati tagliati 400 operatori in provincia di Macerata e tra questi non c’è neanche un dirigente. Eclatante è il caso del direttore del dipartimento per la salute e per i servizi sociali carmine Ruta, il quale, dopo essere stato rimosso dal proprio incarico con uno stipendio faraonico è stato riassegnato dagli stessi politici alla direzione dell’azienda sanitaria regionale, mantenendo lo stesso ingaggio. Noi siamo per lo smantellamento del carrozzone Asur e al riconoscimento della personalità giuridica delle singole aree sulle quali basare una seria e condivisa riorganizzazione del sistema sanitario».
I lavoratori della sanità lamentano turni massacranti, riposi compensativi negati e mancata retribuzione degli straordinari: «Possiamo rallegrarci, siamo una regione virtuosa, con i conti a posto nella sanità – insistono – ma i conti li hanno fatti riportare sulla pelle di dipendenti e pazienti. Noi siamo a contatto con le persone e un minimo sbaglio può costare una vita. Siamo molto responsabili e non abbandoniamo il reparto scoperto per rispettare i turni ma in questo modo il rischio clinico aumenta notevolmente. Alla luce della disastrosa situazione attuale che ci vedrà verso un inevitabile dissesto di bilancio, riteniamo necessaria una presa di posizione che parta dal basso. Ci rivolgiamo ai cittadini per salvare la sanità un diritto pubblico sacrosanto e costituzionale che stiamo perdendo, spalancando le porte al privato, anche grazie a quei dirigenti che in un turno di lavoro magari visitano tre pazienti mentre nel loro studio privato con la metà del tempo, improvvisamente diventano maghi e triplicano le visite».
Rsu e organizzazioni sindacali già in settimana promuoveranno assemblee dei lavoratori a Camerino e Civitanova e promettono di rivolgersi a cittadini e pazienti, al Tribunale dei diritti del malato, all’Ispettorato del lavoro, al Servizio Prevenzione e Sicurezza sul lavoro e anche al giudice per dire «basta a questo sistemo nepotistico e clientelare di gestire un bene comune, basta con le ingiustizie e con le violazioni delle norme. Sappiamo che è una battaglia dura e impari ma andremo avanti».
Hanno partecipato alla conferenza stampa anche Sistino Tamagnini (Cisl), Orlanda Rampichini (Cgil) e Matteo Pintucci (Cisl).
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turni di lavoro massacranti? Datelo a me il vostro posto!
Pare vero che i Sindacati si accorgono solo ora della mala gestione della sanità marchigiana come se non avessero contribuito pure loro.. Purtroppo il risultato di tutto questo lo pagano i malati, ogni giorno, sulla loro pelle !
A me pare che è un bel pezzo che denunciano il mal funzionamento della sanità.Da almeno 5-6 anni.
Poi se uno per lungo tempo si disinteressa di quello che denunciano ripetutamente i Sindacati sugli organi di informazione ( dove dovrebbero farlo?) e se ne accorge solo oggi non si può dire che “se ne sono accorti solo ora”.
@stefano bi visto che sei molto informato, potresti illuminre i lettori su come dipendenti ( infermieri ed operatori sanitari, in particolare) e i loro sindacati avrebbero contribuito alla “mala gestione” della sanità?
Avete voluto gli ospedalini sotto casa? Secondo voi è sostenibile una situazione in cui ci sono 7-8 ospedali in provincia di Macerata? Piatti gratis non esistono, qualcuno da qualche parte tira fuori i soldi per pagarli. In provincia dovrebbero esistere non più di 2 strutture. Strutturre grandi poste al di fuori del centro abitato, facilmente raggiungibili, con ampi parcheggi, hotel, ristoranti eccc…. Con i soldi risparmiati si potrebbero potenziare i collegamenti sia stradali che ferroviari da tutta la provincia. Si genererebbero economie di scala capaci di far risparmiare decine e decine di milioni di euro, rendendo più efficiente sia il servizio sia la gestione del personale. Naturalmente in questa palude sguazzano i sindacati sempre pronti a difendere posizioni parassitarie e costose per i contribuenti.
@Luca89. Se ti riferisci al fatto che comunque è un lavoro ok, ma se invece pensi, anche solo lontanamente, che sia un posto dove si riposa, dimostri di non sapere di cosa parli. Falli tu più di quaranta anni di “turni”, con due notti la settimana, senza sapere cosa siano le feste, le domeniche ecc ecc
Sono anni che i dipendenti (ed i sindacati) denunciano questo stato di cose e il fatto che i risparmi vengono fatti quasi esclusivamente riducendo il numero del personale, soprattutto infermieristico.
In alcuni reparti dove, per legge e per coprire turni lavorativi, malattie, permessi per gravidanza e ferie dovrebbero essere impiagate tot persone, il numero è stato ridotto fino al punto in alcuni periodi di dover chiudere i reparti “per ferie”.
Lo scandalo è che tutti sanno che si potrebbe risparmiare in altri modi. Chiedete a Direttori Sanitari, Primari, Caposala ecc ecc. E non parlo dei loro stipendi.
E’ lo stesso problema della politica/casta.
Risolto quello automaticamente si risolve tutto il resto che ha a che fare con al PA.
Al momento chi ne fa le spese è sempre il più indifeso.
Siamo una massa di gnu inseguiti da 4 leoni …. se tutti insieme unissimo le nostre forze potremmo cacciare questi predatori.
dirigenti ben pagati per non prendere decisioni
Sono totalmente d’accordo con gli autori di questo articolo e aggiungo un granello di sabbia nell’oceano di denaro sprecato ai danni dei malati e dei lavoratori:
Perchè le siringhe a Macerata costano 13 cents, mentre a Civitanova 8????
NON è ORA CHE QUALCUNO INDAGHI??
Spero che chi lucra sulla salute dei malati abbia quel che merita!!!
se l’azienda è unica regionale e le zone territoriali ed aree vaste non hanno personalità giuridica non ci dovrebbero essere dei dirigenti per ogni zona specialmente nei settori non sanitari? invece mi sembra che ce siano molti ed anche ben pagati! con quello che costa un dirigente che non decide sai quanti posti letto si riescono a mantenere, è una vergogna!! andate in emilia romagna e poi vedete che servizi e che assistenza… hanno fatto bene quei comuni del pesarese a voler passare con la provincia di rimini
A Civitanova le siringhe costano meno perchè
se ne consumano di più …..
🙂
Andiamo a spulciare all’ex manicomio ora sede dell’asl di quanti “sciacalli” vengono alimentati. Ignoranti, maleducati, incompetenti, arroganti, sfaticati e anche disonesti ladri xchè con le auto dell’ospedale spesso l’incontro al supermeccato a fare spesa. La prossima volta li fotografo e li mando a striscia e CM.
chi paga le decine di “convegni” per i medici, guarda caso nelle migliori località sciistiche o balneari d’Italia?
e come vengono compensati quei benefattori? alla fine non siamo noi che paghiamo tutto?
io non sono per l’appiattimento salariale, ma è giusto che alcuni medici guadagnino sei-sette-otto volte di quanto guadagna un infermiere? la proporzione nelle altre nazioni è la stessa?
La cosa + scandalosa è come li guadagnano. Es: dopo circa due mesi di attesa, ho eseguito un’esame rx a macerata. Il referto, a detta del mio medico, era negativo, ma la cosa che più incuriosiva erano le ultime righe che consigliavano di approfondire l’esame con un’apparecchio particolare. Allora ho chiesto in segreteria rx dove potevo trovarlo e mi hanno indirizzato a Corridonia zona ind. Volete sapere com’è andata? In questo centro lavorano gli stessi di cui sopra. Naturalmente non ho fatto nomi per sorvolare, ma più ci penso e più sono tentato di…… Gl’infermieri li ho sempre visti lavorare solo in ospedale mai in ambulatori privati. 🙁 🙁 🙁
molti ospedali e cliniche del nord funzionano bene e meglio che da noi; per esperienza personale, posso affermare che il motivo è che, da noi, fa carriera il più raccomandato e non il più bravo.