di Laura Boccanera
Le avvisaglie che qualcosa non andasse c’erano state già nell’ultimo consiglio comunale, quando girava con insistenza la voce che il consigliere Pd Luigi Ninonà avesse scritto durante la discussione dei punti all’ordine del giorno una lettera di dimissioni dal suo ruolo. Una scelta poi rientrata e che è rimasta però in fase di “decantazione” nel periodo delle festività natalizie fino a ieri quando la notizia è diventata ufficiale. Il cardiologo civitanovese, eletto nella lista del Pd ha protocollato le sue dimissioni e pare che a nulla siano valsi gli inviti ad un ripensamento da parte del sindaco Tommaso Corvatta.
All’origine del malumore probabilmente le nomine nelle aziende partecipate e in particolare quella del nuovo Cda del Paolo Ricci avvenuta proprio lo scorso 21 dicembre. Inizialmente per la “poltrona” del Paolo Ricci era stato designato il consigliere Marco Dolci, salvo poi virare verso Sergio Andrenacci indicato dalla civica La Nuova Città, secondo nome dopo quello di Dolci verso il quale erano sorte alcune incompatibilità. Pare che Ninonà caldeggiasse per Stefano Sopranzi, candidato della lista civica. Da qui le dimissioni e poi una vacanza all’estero e pertanto ora Ninonà è irreperibile. Il sindaco però sembra tranquillo e parla di “motivazioni più personali che politiche”. A prendere atto delle dimissioni dunque spetterà al prossimo consiglio comunale previsto entro il 21 gennaio, al suo posto subentrerà Davide Mariani.
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Il Dott. Ninonà è una persona seria e responsabile. Lo è nella vita, lo è nel lavoro, lo è stato nell’approccio politico che lo ha spinto a candidarsi per dare il suo contributo alla città. Chi lo conosce lo sa. Signori amministratori non banalizzate, ma riflettete. Questa città ha fortemente bisogno di Persone che si mettono a disposizione per il bene della nostra città, disinteressatamente. C’è tanto da fare e da costruire ma per questo servono passione, serietà e responsabilità. Caro Luigi, ti capisco bene..perchè nelle nostre vene scorrono quei grandi valori che i nostri Nonni ci hanno trasmesso. Un abbraccio. Roberta
Ho avuto modo di conoscere personalmente il Dott.Ninonà e ne ho apprezzato la coerenza politica e la competenza credo sia molto riduttivo ridurre la sua scelta a un fatto personale,anche perchè la scelta dei componenti del c.d.a del Paolo Ricci è uAAC scelta politica con forti ricadute sulla qualità di un servizio di fonda,e tale importanza per la città.
Come la solito le poltrone non fanno in tempo nemmeno a raffreddarsi.
Abbiamo finito con le nomine o sarà il leìt-motiv anche per il 2013?
Un Sindaco responsabile prima di lasciarsi andare a così semplicistiche considerazioni dovrebbe pensare che Ninona con gli oltre 200 voti ha contribuito alla sua vittoria. I consiglieri surrogati del pd non arrivano a 200 voti nemmeno messi tutti insieme ! Non ci risulta che siano stati premiati proprio i due consiglieri Ninona e Rosati, che proprio in due hanno avuto le massime preferenze. Ma di sicuro si controllano meglio le mezze tacche. Bravo Dottore, non ti sei venduto a questi giostrai
PERSONA DI TUTTO RISPETTO, A M M I R E V O L E !!!
Basta con i teatrini a spese dei contribuenti. Privatizzare tutte le aziende di servizi pubblici locali.
Al Dott.Ninoinà benche medico non ha retto lo stomaco della spregiudicata spartizione fra gli amici del cerchio magico (S.C.C.) delle poltrone pagate delle presidenze delle municipalizzate civitanovesi e dell’istituto Paolo Ricci.Si è dimesso e con lui i suoi elettori.Dopo o voti di SEl il Sindaco Corvatta perde anche i circa 200 di Ninonà e quel che rimane di questo Centro Sinistra è minoranza in città. Sconvolgende è che la notizia delle dimissioni seppur datata non è stata mai pubblicata dalla stampa lopcale.Perchè? eppure è un fatto rilevante per la vita amministrativa. Da regime sovietico è che davanti a questo fatto ci sia l’assoluto silenzio che rasenta l’indifferenza del segretario del PD Giulio Silenzi e del Sindaco Corvatta. Questo la dice lunga sulla loro caratura politica.
“Pare che Ninonà caldeggiasse per Stefano Sopranzi, candidato…” Caldeggiare è transitivo (Raccomandare, favorire, sostenere con calore, caldeggiare qualcuno o qualcosa) non si dice caldeggiare per..