di Sara Santacchi
La vittoria del Matelica con la Vigor Senigallia ha riportato il sorriso nella squadra del presidente Canil che, ad onor del vero, non aveva drammatizzato sulla battuta d’arresto subita a Cagli. Il 4-0 messo a segno dal Matelica sancisce la decima vittoria dopo dodici giornate dall’inizio del campionato d’Eccellenza e permette di allungare ulteriormente le distanze sulle dirette inseguitrici. A siglare le reti, oltre all’autogol messo a segno dal difensore ospite Ruggieri, ci hanno pensato Staffolani e Api, nonché Cacciatore, autore di un gol in rovesciata che ha guadagnato gli applausi di tutti i presenti.
Cacciatore, dopo la sconfitta di Cagli siete subito tornati a vincere…
«Si, era importante tornare alla vittoria dopo la partita con la Cagliese. Dovevamo dare una dimostrazione di carattere».
È andato a rete anche lei, con un gol tra l’altro apprezzato da tutti. È soddisfatto di quanto sta facendo?
«Sicuramente sono felice di riuscire a segnare e magari essere utile alla squadra. Un ringraziamento devo farlo, comunque, ai miei compagni che mi mettono nelle condizioni di riuscire a trovare la porta, quindi il merito è anche loro».
La vittoria con la Vigor Senigallia vi ha permesso di allungare ulteriormente le distanze sulle dirette inseguitrici. Questo vi da maggiore sicurezza?
« Assolutamente no. Noi non pensiamo né a questo, né alla classifica anche perché basta veramente poco per perdere tutto. La scorsa settimana ne è stata una dimostrazione. In fondo 9 punti sono 3 partite».
Domani (mercoledì) tornerete nuovamente in campo per il ritorno della semifinale di Coppa Italia, contro la Forsempronese, come l’affronterete?
«Sarà una gara difficile. Teniamo molto anche a questa sfida quindi cercheremo di fare la nostra parte. Certo, loro verranno a Matelica con l’intenzione di fare il risultato, quindi sarà importante rimanere concentrati».
Non si sbilancia neanche in questo caso quindi?
«Mah, noi continuiamo a pensare partita per partita cercando di portare a casa più punti possibili e affrontare ogni incontro come sappiamo. Poi i conti li faremo alla fine».
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