Arriva in libreria, a undici anni di distanza dalla sua prima opera narrativa (La scelta, Liberilibri 2001), La resa dell’usignolo, il secondo romanzo di Giancarlo Liuti.
Difficile dare una definizione di genere: è anche un libro giallo, ma non è propriamente e soltanto un giallo. È piuttosto il racconto di un travagliato percorso interiore, che ha come fattore scatenante il rinvenimento in una calda notte di inizio estate, da parte di Michele Ferrando, del cadavere di una giovane donna nuda e avvolta nel mistero.
La vicenda è ambientata ai giorni nostri, in un paese verosimilmente della provincia marchigiana a metà fra i Sibillini e il mare. La ragazza, abbandonata su una scarpata lungo una strada di campagna, è morta avvelenata con la stricnina e nessuno sa chi sia, né si ipotizza il possibile movente.
Michele, biologo che studia le cellule cerebrali, è un uomo dalla forma mentis scientifica e incline a una visione razionale dell’esistenza. A fargli da contraltare, l’amico di sempre Andrea, professore di lettere alle scuole medie, eterno sognatore, sposato con Marianna. Tre cinquantenni, legati fin dai tempi della scuola, che amano trascorrere insieme molte serate fra chiacchiere e discussioni filosofiche.
Sarà il canto di un usignolo a mettere in crisi le certezze del protagonista e a guidarlo nel viaggio alla scoperta di sé, delle proprie debolezze e del valore dei sentimenti, non analizzabili su un vetrino di laboratorio. Mentre le indagini sull’omicidio proseguono e Michele si ritrova persino sospettato, il suo rapporto con Andrea e Marianna subisce un cambiamento imprevisto. L’Autore dissemina diversi indizi a beneficio del lettore per un finale tutto da scoprire, con un colpo di scena che apre nuovi scenari sulla verità, o forse su più d’una verità.
Giancarlo Liuti, nato a Jesi, ha sempre vissuto a Macerata. Critico televisivo e opinionista de «il Resto del Carlino», «La Nazione», «Il Giorno». Vincitore di numerosi premi giornalistici, tra cui il «Giornalista dell’anno» nel 1987, ha sempre rivolto un interesse particolare alle contraddittorie atmosfere civili e culturali del nostro Paese. Per Liberilibri ha già pubblicato nel 2001 La scelta. Attualmente è opinionista di Cronache Maceratesi.
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Non vedo l’ora di leggerlo.
Complimenti, Giancarlo.