Una vera e propria raffica di firme contro la caccia al capriolo. In soli venti giorni hanno sottoscritto la petizione del Coordinamento Provinciale di Macerata Contro la Caccia al Capriolo 2.000 cittadini.
A comunicarlo i componenti del coordinamento:
»In seguito all’acquisizione della documentazione relativa alla caccia al capriolo, autorizzata dallo scorso 13 settembre dall’Amministrazione Provinciale, il Coordinamento Provinciale Contro la Caccia al Capriolo, dopo un approfondito esame, fatte le opportune verifiche e valutazioni, con una nota avvisano tutti i componenti del Consiglio e della Giunta Provinciale che sono state rilevate gravi irregolarità nelle procedure amministrative e tecnico-scientifiche adottate dagli ATC ed approvate dall’Amministrazione Provinciale.
In particolare si rilevano irregolarità: nei tempi di presentazione della documentazione dei due ATC provinciali; nei Piani di Gestione, perché carenti e mancanti in diversi aspetti essenziali; nella mancanza delle motivazioni d’urgenza per le quali, in forma straordinaria, si è proceduto a rendere immediatamente esecutiva la Delibera. Inoltre non è chiaro se, preventivamente all’adozione dei due provvedimenti, siano state fatte le opportune valutazioni sugli aspetti socio-economici e di sicurezza pubblica che tale nuova concessione comporta. Ricordiamo in merito che da settembre ad oggi la caccia, in Italia, ha fatto 13 morti e più di 33 feriti a causa delle sole armi da caccia (purtroppo fra le vittime ci sono anche non cacciatori, fra cui bambini. La strage di civili conta 4 morti e 10 feriti,–www.vittimedellacaccia.org).
Di conseguenza il Coordinamento Provinciale di Macerata Contro la Caccia al Capriolo per tutte le irregolarità amministrative e le anomalie tecno-scientifiche riscontrate, le incertezze e le questioni ancora aperte sopra sinteticamente citate, nonché consapevoli che nella Provincia di Macerata la caccia ai cervidi non ha nessun radicamento storico-culturale sia nella tradizione culinaria (nessun piatto o preparato della gastronomia tipica e tradizionale presenta questa carne) sia nell’ambito venatorio, chiede l’annullamento immediato in autotutela degli atti dell’Amministrazione Provinciale di Macerata con cui è stato dato avvio alla caccia al capriolo. La nota prosegue avvisando anche l’Amministrazione Provinciale che qualora non venisse accolta la richiesta avanzata di annullamento, si riservano la possibilità di procedere con appelli legali e ricorsi giurisdizionali agli organi di competenza.
In allegato alla lettera sono stati consegnati anche tutti i primi moduli della petizione con le 2.000 firme raccolte. La sottoscrizione della petizione (anche on-line su: www.petizionionline.it), come pure le manifestazioni d’informazione e sensibilizzazione dei cittadini, proseguiranno fino a quando la Provincia non annullerà la caccia al capriolo».
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Me tripeto, lu capriolo in umido con la poleta me fa muri de quanto è bono
E… se tanti che vogliono rendere legale la caccia al capriolo… si chiamassero “Capriolo” ci sarebbe da ridere… specialmente per la testa ornata degnamente…!!! La coscenza dove ce l’hanno ??? Un pò di vergogna da parte loro non farebbe male !!!
Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero.
– Albert Einstein
Colui che non rispetta la vita non la merita.- Leonardo da Vinci
Ma se viene tranquillamente venduta la carne di capriolo, qualcuno deve pur ammazzarli.
Allora togliamola anche dal commercio se non si puo uccidere.
@ Eddy 51
la carne proveniente dall’attivitá di caccia non si puó vendere, é vietato dalla legge.
Quella che si trova in commercio proviene da allevamenti e/o dall’attivitá di bracconaggio.
Bisogna essere attenti a consumare carne proveniente da cacciagione di ogni tipo. Da anni si é scoperto che il piombo con cui sono fatte le munizioni da caccia provoca pericolose intossicazioni.
Per informare i cittadini su questo pericolo, l’ISPRA ha prodotto un libretto che si può scaricare dal sito del Ministero dell’Ambilete all’indirizzo:
http://www.isprambiente.it/it/pubblicazioni/rapporti/files/ISPRA158web.pdf
Spero che chi ha sbagliato paghi e paghi seriamente. E’ ora di toccare nei propri interessi chi compie questi errori madornali, dettati più da malafede che da incompetenza. Giusto, pertanto, l’intervento a favore non solo e non tanto dei caprioli, ma della legalità in sè.
ho molti amici cacciatori ma……ABBASSO LA CACCIA!!!!
e specialmente dei poveri bambi…..
@ Stefano Palanca
Per tua informazione, in Italia, ci sono 9 cittadini con il cognome “Capriolo” e 126 cittadini con il cognome “Caprioli”, non si sa se cornuti o meno.