E’ stata l’assessore Stefania Monteverde, prima dell’inizio della seduta del Consiglio comunale odierno, a rispondere all’interrogazione presentata dal consigliere Pistarelli sulla modalità di scelta delle associazioni che partecipano alla realizzazione di un progetto di 100.000 euro cofinanziato con fondi ministeriali e della Regione (leggi l’articolo). “L’interrogazione nasce da un presupposto: pochi mesi prima della delibera oggetto dell’interrogazione, ci sono stati diversi atti del Comune nell’ambito dell’associazionismo giovanile, culturale, invitandoli a partecipare a un bando a sua volta elaborato e proposto dal Comune. Un bando con poche risorse, ma a cui hanno partecipato quasi 100 associazioni; ma quando si è trattato di partecipare al bando regionale, che supera complessivamente i 3 milioni e mezzo di euro, perché non si è scelto di coinvolgere la realtà associazionistica?” chiede Pistarelli, che punta il dito contro le modalità di selezioni operate del Comune. “Non può essere che nel mondo associativo si possa percepire quel venticello grave e pesante di detto e non detto, di parzialità, di scelte dettate da chissà quali logiche. Che fine hanno fatto gli stati generali della cultura, decantati dal Comune? Perché non c’è stata selezione?”.
Al capogruppo del Pdl ha replicato la Monteverde: “Il progetto Lost in library, che abbiamo presentato lo scorso 1° agosto, è stato pensato con criteri e modalità molto trasparenti. Innanzitutto i 100.000 euro che abbiamo richiesto non verranno distribuiti alle associazioni partner del progetto: 16.000 sono cofinanziati dal Comune, gli altri finanzieranno 4 borse lavoro che saranno assegnate tramite avviso pubblico. Abbiamo scelto quelle associazioni perché collaboravano già con l’Informagiovani o con la Biblioteca, spesso a titolo volontario, oppure con progetti già in corso e finanziati da privati o con fondi pubblici – spiega la Monteverde – è vero che siamo entrati come partenariato pubblico, ma poi abbiamo fatto nostro questo progetto. Vogliamo creare un network tra le associazioni, ovviamente non limitate a quelle che già ci sono, perché altre se ne potranno aggiungere nella fase successiva”.
Ma la risposta del Comune come capofila del progetto e sui criteri di scelta delle associazioni non ha pienamente soddisfatto Pistarelli, che infatti ha replicato: “Sembra che le quattro borse lavoro siano un vostro vanto, invece erano uno dei requisiti fondamentali per poter accedere al bando – sostiene Pistarelli – anzi, nel bando si parla anche dell’incentivazione dell’assunzione di un giovane a tempo indeterminato. La contraddizione tra il metodo usato dal Comune per individuare i destinatari di risorse e quello che è stato il criterio scelto quando è il Comune ad essere capofila rimane in toto. Le finalità del bando sono più che condivisibili, ma le modalità con cui ci si è presentati a questo bando sono modalità che non mi aspettavo da parte del comune di Macerata. Ritorneremo su questi temi perché a mio avviso la trasparenza e la capacità del Comune di fare un salto di qualità nel rapporto con le associazioni devono essere messe in pratica e non solo dette in linea di principio”.
(f. c.)
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Non avevo mai visto prima l’interrogazione che, mi hanno detto, precede l’inizio del Consiglio.
Pistarelli parlava al vento, 2 o 3 consiglieri che transitavano disattenti e un paio di curiosi.
Quando ho chiesto se le intrrogazioni fossero semrpe così “vuote” mi è stato fatto notare che da, in questo caso, la sala era gremita, perchè in altre situazioni i Consiglieri parlavano nel deserto più assoluto.
Dopo un paio di minuti di ascolto sono uscito, non so se subito dopo sia entrato l’Assessore…
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Ore 18.21 nella diretta streaming del Consiglio Comunale si vede ma NON si sente, almeno sul mio computer…
Giro giro tondo casca il mondo casca la terra tutti giù per terra!
Pensate quante famiglie maceratesi sono state tassate o verranno tassate per raccogliere 100.000 euro! Quando fanno bandi su tutto pur di dilapidare il denaro pubblico! Che cergogna! Ecco a cosa servono gli enti pubblici territoriali! Abolite tutto! Basta sprechi!
pigi78 ha ragione. Lo dico non come commentatore abituale, né come opinionista settimanale, bensì come addetto ai lavori (culturali) dal 1986.
Per la cultura (e poi quale cultura è tutto da decidere…) si sprecano troppi soldi, specialmente in un periodo in cui la crisi conduce le famiglie alla miseria: a me pare sinceramente immorale.
Ma poi mi chiedo pure: non eravamo rimasti al fatto che non c’erano i soldi per fare nulla, tanto che Irene Manzi alla mia associazione disse di non poter contribuire nemmeno con un microfono? Noi ne chiedevamo 5000,00 per averne più o meno la metà e riuscire così (mettendoceli anche di tasca nostra, come sempre in passato) a organizzare una decina di incontri, ma non vedemmo un solo centesimo e così rinunciammo all’intero progetto, salvo – qua e là – qualche collaborazione con librerie e bar (ma sempre autofinanziandoci).
Adesso hanno trovato un bel po’ di soldini? Bravi. E chi sono i fortunati beneficiari?
Friggo dal desiderio di conoscerli (per congratularmi di persona, ovviamente)!
Se poi, anziché dilapidarli in iniziative di intrattenimento culturale, volessero destinarli al sostegno dei disoccupati, degli inoccupati, dei pensionati con la minima e delle famiglie in difficoltà, sarebbe una mossa molto più culturale e gradita, credo da tutti!
Stiano comunque tranquille, le signore Assessoresse: non abbiamo presentato domanda al primo giro e ce ne guarderemo bene anche nel prosieguo. Però ci piace tenerci informati…
Ad maiora.