Comi: “Biogas, ho voluto dare un segnale alla maggioranza”

Il consigliere regionale del Pd racconta la sua versione dei fatti sulla contestata votazione di mercoledì scorso

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Francesco Comi

Si è fatta molta confusione in merito alla notizia incontrollata diffusa tramite i social network nella giornata di ieri che la sospensione delle centrali alimentate a biogas o biomasse non sarebbe avvenuta a causa della decisiva assenza la momento del voto in consiglio regionale del consigliere Francesco Comi. A voler spiegare come sono andate le cose è lo stesso Comi.

Qual è stato l’esito della votazione?

Ha poca importanza ormai. Comunque l’emendamento da me proposto sulla sospensione ha ottenuto 16 voti favorevoli e 19 contrari e non un voto di parità.

Quali emendamenti hanno ottenuto il voto di parità?
Si tratta di tre emendamenti a firma congiunta Giorgi-Cardogna ma nessuno di essi prevede la sospensione delle autorizzazioni già rilasciate.

Come mai ha presentato l’emendamento per la sospensione?
Ho cercato la mediazione. Il mio gruppo consiliare, il PD, me lo ha chiesto ritenendo che io avessi un po’ di esperienza sulla materia. L’intenzione del gruppo consiliare PD era quella di offrire alla discussione un emendamento di buon senso che poteva unire l’aula e riesaminare parte significativa delle autorizzazioni rilasciate in assenza di valutazione di impatto ambientale. Credevo e continuo a credere che fosse una soluzione di buon senso e accettabile sul fronte del rischio.

Poi cosa è accaduto?
Il Presidente Spacca ha chiarito, con tempestivo parere dell’avvocatura, che il mio emendamento, prevedendo la sospensione delle procedure già autorizzate, benché motivato e articolato, era illegittimo ed esponeva la legge a sicura censura di incostituzionalità ed a onerose procedure risarcitorie verso i privati. Ha fatto quindi appello alla maggioranza di essere unita, ritirarlo o bocciarlo.

Perchè non ha partecipato al voto?
Il gruppo PD, seppur dolorosamente, ha accolto, non poteva fare diversamente, l’invito all’unità. A quel punto ero consapevole che la mia presenza non avrebbe più cambiato l’esito del voto sugli emendamenti relativi alle sospensioni. Come in effetti è stato. Ho espresso in questo modo il mio disagio alla maggioranza.

Dove ha sbagliato la regione?
Le centrali termoelettriche alimentate a biomasse o a biogas non sono una scelta sbagliata, anzi esse concorrono a realizzare un modello virtuoso di autosufficienza energetica regionale dalle fonti tradizionali e più impattanti. Questo però non esclude la necessità di individuare una seria programmazione, la massima trasparenza, la partecipazione degli enti locali, la certezza del diritto. Tutto questo spesso è mancato.

(redazione CM)



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