Nota della Provincia di Macerata:
E’ in pubblicazione in questi giorni negli albi pretori dei Comuni della provincia di Macerata l’avviso di deposito del nuovo piano di riparto per i ruoli di contribuzione a carico degli immobili agricoli ricadenti nel comprensorio del Consorzio di Bonifica del Musone, Potenza, Chienti, Asola e Alto Nera. La Provincia di Macerata, che già in passato si è sempre dichiarata contraria all’emissione dei ruoli ed ha più volte richiesto al Commissario straordinario del Consorzio il ritiro degli stessi, ribadisce anche in questa occasione la sua netta contrarietà ed invita chiunque ne abbia interesse a presentare le proprie osservazioni entro i termini della pubblicazione. Le osservazioni debbono essere inviate alla Provincia, la quale deciderà nel merito in sede di approvazione del Piano.
“Invito i cittadini – dice il presidente Antonio Pettinari – a presentare osservazioni singolarmente o, meglio ancora, tramite le proprie associazioni di categoria. E’ necessario evitare che il piano di riparto si configuri come una generalizzata tassazione a carico dei proprietari consorziati. La partecipazione alla spesa consortile dovrebbe partire da una verifica dell’inerzia del privato, il quale non può essere chiamato a contribuire in presenza di inerzia di altri soggetti semplicemente perché ricompreso nel territorio di un consorzio”.
Seppur per un lasso di tempo limitato i Consorzi di Bonifica siano stati equiparati ai consorzi idraulici, a seguito della approvazione della Legge Finanziaria 2012 la Regione ha eliminato questa equiparazione facendo riemergere il precedente quadro normativo, in base al quale i Consorzi non possono più esigere il ruolo di bonifica per la manutenzione e l’esercizio delle “opere idrauliche di scolo” e delle “opere idrauliche di difesa delle acque”.
Le funzioni inerenti la progettazione, la realizzazione e la gestione delle opere idrauliche di competenza regionale, sono state conferite alle Province, mentre l’esecuzione delle altre opere di competenza dei proprietari dei fondi, in particolare quelle sui corsi d’acqua di quarta categoria e sui corsi d’acqua non classificati del reticolo idrografico minore (fossi), possono essere eseguite dal Consorzio di Bonifica solo su incarico conferito da questi ultimi e soprattutto a condizione che la spesa sia interamente sostenuta dagli stessi.
La Provincia considera quindi contraria alla legislazione vigente l’ipotesi in cui la spesa per tali interventi possa essere addebitata, in modo generico, a tutti i proprietari dei terreni ricompresi nel comprensorio consortile, sia pure attraverso la valutazione preventiva ed astratta di un “indice di beneficio”. L’esecuzione delle predette opere può essere delegata dai privati interessati al Consorzio di Bonifica, ma senza che ciò – sostiene la Provincia – possa generare un obbligo di spesa per altri privati.
Recentemente il presidente Pettinari, ha chiesto alla Regione di fare chiarezza in materia. In particolare la Provincia chiede una revisione della delibera regionale con la quale sono state approvate le linee di indirizzo e direttive per i Piani di Classifica dei Consorzi di Bonifica delle Marche. Lo scopo, ha scritto Pettinari nella lettera al presidente Spacca, è quello di colmare le lacune, superare i contrasti e chiarire definitivamente se i Consorzi siano legittimati o meno a chiedere il ruolo di bonifica per la manutenzione e l’esercizio delle “opere idrauliche di scolo” e delle “opere idrauliche di difesa delle acque emettendo ruoli per tutti i consorziati, o se l’esecuzione di opere idrauliche di competenza dei privati sia possibile solo su incarico specificamente conferito da questi ultimi e soprattutto a condizione che la spesa sia interamente sostenuta dagli stessi.
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Sono semplicemente da eliminare perché non fanno nulla
Il Consorzio di Bonifica o Consorzio Idrico come si voglia chiamare, non rientra tra gli ENTI INUTILI da sopprimere? I pagamenti dei ruoli effettuati dai consorziati non servono per caso per le retribuzioni del Commissario Straordinario e Company , considerato che sono anni che l’Ente deve essere e liquidato e invece acquista un nuovo immobile in Via Trento , pur essendo essendo proprietario del vecchio??????? MISTERI ITALIANI!!!!!
Bisogna andare a verificare alla fonte, cosa che ho fatto. Avendo chiarito tutti gli aspetti di funzionamento del Consorzio, sono ben felice di pagare il ruolo. Non capisco a questo punto la posizione del Presidente Pettinari: la provincia è responsabile della cura delle acque pubbliche, i fiumi principali, e dovrebbe collaborare con il Consorzio che si occupa degli altri corsi d’acqua. A cosa serve questa contrapposizione? Poi, sono d’accordo sul fatto che le competenze del Consorzio possano essere incluse nelle funzioni della provincia, ottimizzando la gestione dei bacini. La manutezione dei corsi d’acqua costa, ed è giusto contribuire. Sul sito del consorzio possono essere fatte segnalazioni e controllare gli interventi effettuati.
Oltre ad essere enti costosi e inutili, la cui opacità di gestione è solo volta alla spartizione di poltrone per silurati politici, non vogliono neanche scontentare i beneficiari della bonifica a corrisponderne il prezzo. Certo, per Pettinari dovrebbero pagare tutti i contribuenti per opere che oltre ad avere labili benefici sono extragonfiate. Procedure di affidamento pubbliche per eventuali bonifiche da effettuare e liquidazione di questi carrozzoni clientelari. Eliminiamo queste Province che ci scorrazzano sopra.