Il capogruppo del Pdl in consiglio comunale Fabio Pistarelli risponde alla lettera aperta di Andrea Marchiori pubblicata dal nostro giornale.
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di Fabio Pistarelli
“Caro Andrea, in primo luogo ti ringrazio della tua lettera, per nulla impudente ed anzi ricca di stimoli. Entro subito nel merito delle tue considerazioni. E’ vero, parlare male degli altri molto spesso significa nascondere le proprie mancanze. Permettimi di dire però una cosa: ciò deve valere per tutti, a maggior ragione per chi governa la città. Invece molto spesso a Macerata c’è più d’uno che, partendo dal refrain “il centro sinistra è diviso, ma anche il centro destra…” non fa altro che giustificare l’esistente e di fatto impedire che si parli di contenuti e ci si confronti sui temi per valutare l’operato di chi amministra. E’ così che la città va avanti da anni, timorosa di cambiare, bloccata dal sottile, insinuante venticello del “sono tutti uguali”. Ma l’abbiamo mai sperimentato questo cambiamento? Abbiamo mai messo alla prova una alternativa, dando luogo ad una sana alternanza? Due anni e mezzo fa siamo andati vicino a questo traguardo di democrazia, ancora non raggiunto a Macerata, tranne che in una breve e sfortunata esperienza Menghi. La classe dirigente di questa città è di fatto ed immobilmente quella degli anni 70-80. E’ stato un grande onore per me aver rappresentato questa volontà di cambiamento, che è arrivata a contare il 49,9% , raggiunto al di là delle appartenenze politiche e partitiche. Onore che mi pare non abbia mai scambiato per privilegio, ma che anzi è stato ed è per me senso di responsabilità e dovere verso la mia città.
Due anni e mezzo fa ho pensato fosse mio dovere mettermi a disposizione e mettere a disposizione la mia piccola o grande esperienza maturata sin dagli anni del liceo (lo hai ricordato e te ne ringrazio). Mi sono allora candidato in Comune rinunciando volontariamente alla candidatura e al lauto “posto” in Regione e, pur perdendo per soli 126 voti di differenza, non sono stato lì a gridare al complotto, a fare ricorsi giurisdizionali (che pure da più parti mi erano stati suggeriti), né a gridare al tradimento interno (che pure da più parti mi era stato sibilato nelle orecchie): ho stretto la mano al Sindaco, all’avversario politico, e ho iniziato il lavoro di consigliere comunale dai banchi dell’opposizione. Con l’obiettivo in primo luogo di non disperdere quel grande patrimonio di idee, di uomini, di donne e di giovani che era stata la esaltante campagna elettorale (ricordo ancora al ballottaggio piazza Mazzini colma di gente e famiglie) e poi per dare prospettiva a questo modo di fare politica, in grado di superare steccati e diffidenze, di offrire oltre che l’entusiasmo e la generosità anche la credibilità e la solidità di una proposta politica che può essere l’alternativa allo status quo, sol se si pensi al dato del 49,9% raggiunto.
A distanza di due anni e mezzo tirare le somme, caro Andrea, è forse prematuro ma senz’altro convengo con te che c’è ancora molta strada da fare: c’è ancora troppa frammentazione e personalismo piuttosto che un più produttivo lavoro di squadra. Ma c’è anche tanta positività, voglia, passione e distinzione. Lo dimostrano non solo le tante storie di ognuno ma anche, “per tabulas”, gli atti del consiglio, riunitosi in quasi tutti i casi perché c’erano le proposte o le istanze della opposizione, vista la assoluta pochezza di questa Giunta Carancini, che non mi pare abbia azzeccato un gran che fino ad ora.. Basta questo? No, certo. Ma è giusto ricordarlo e dirlo chiaramente. E’ da qui che la politica può ripartire, da chi non si limita a osservare e a criticare ma, come si dice, “ci ha messo la faccia”, si è misurato con la costruzione di programmi, di una squadra, di una candidatura, si è misurato e differenziato con atti e fatti dimostrati e dimostrabili. Si può e si deve fare di più, ma partiamo da qui.
I partiti nazionali, tutti i partiti compreso quello a cui appartengo, hanno deluso e bisogna rifondarli nel profondo. Bene fa Renzi a farlo a sinistra (leggi l’articolo), anche se mi sembra abbia proposte un po’ confuse, ed anche in tema di rottamazione non si capisce cosa voglia fare, viste le adesioni in loco. Dovrebbe farlo e con coraggio anche il centro destra, attraverso un ricambio totale, di impostazione e di linea: non più nominati, non più nani e ballerine ma meritocrazia ed eletti dal basso, che rappresentino con i fatti ed i propri esempi personali i valori della persona, della famiglia, del lavoro, delle comunità locali, della nostra Comunità. E chi se non il territorio ha misurato queste capacità? Sono d’accordo con la proposta di promuovere nel nostro livello locale convergenze su temi di rilievo, partendo dalla famiglia. Peraltro il tema è stato oggetto di una delle prime mozioni da noi proposte, quella sul quoziente familiare. Non sarà difficile riprendere quello spunto e misurarsi sui suoi contenuti. E misurare il grado di coesione e le volontà di agire, su questo e sugli altri temi della città. Un cordiale saluto e a presto.”
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Perché rifondere i partiti? Sarebbe meglio cambiarli tutti e cambiare le persone che fanno politica. Se ciò non fosse le cose ricomincerebbero allo stesso modo e cosi che siamo andati avanti fino ad adesso, e le cose le vediamo tutti e tutti paghiamo le conseguenze della mal politica. Che prima di essere polittici si è persone! BUONE O CATTIVE. Penso che non dipende dal partito ma da chi fa il partito, tutti parlano bene poi ognuno si fa i comodi propri. Credo che la politica non è un mestiere ma un dovere verso i cittadini che lo hanno votato.
Pistarelli,il re della demagogia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bella parole, ma i fatti?
Il 5 Stelle Macerata non è mai decollato, non ha fatto nulla, anzi si è addormentato… ci hanno messo sopra le mani i partiti di estrema sinistra (quelli che si definiscono “democratici”) per togliere ai cittadini qualsiasi libertà di scelta.
E’ ora di rifondare tutto, senza però che i vecchi politicanti lascino nulla…
spero vivamente che si fondi una civica per le prossime elezioni, Macerata nel cuore sta facendo bene per esempio, speriamo tutti che continui.
Meglio sempre che il centrodestra vinca (Pare certo ormai…) ma una civica serve con la speranza che un consigliere per i cittadini ci sia…
insomma Bommarito se ci sei batti un colpo!!!
@ Fabio
Ho apprezzato molto la replica tempestiva, segno evidente che dai importanza alla comunicazione tra eletto ed elettori, per di più in un contesto in cui la risposta non era doverosa.
Il gradimento si misura anche nelle piccole cose e l’esporsi a critiche (magari anche gratuite e ficcanti) rafforza anziché indebolire.
Certo è che le tue considerazioni finali sulla politica nazionale non lasciano il campo ad equivoci ; “meritocrazia e designazione dal basso” un metodo che farebbe della nostra città un modello.
Alcuni dei motivi che, forse, hanno fatto mancare, al ballottaggio, la vittoria all’ex Consigliere Regionale Pistarelli dovrebbero andare ricercati:
– Nel fatto che del (eventuale) lavoro svolto (nei 10 anni passati lautamente, come dice lui, in Regione) poco/nulla è giunta notizia a Macerata.
– Durante la campagna elettorale è’ insistentemente circolata la voce (mai smentita ufficialmente o ufficiosamente) che già erano previsti (in caso di sconfitta) incarichi/consulenze a compensazione del mancato introito Regionale, a cui lui rinuncava candidandosi a Sindaco….
– Da ambienti del centrodestra, non solo cittadino, era altrettanto insistente la notizia che al ballottaggio alcuni NON lo hanno fatto votare.
– I maceratesi non potendo buttare entrambi i candidati giù dalla torre hanno finito per scegliere il meno peggio
Lettera Aperta
Per il capogruppo del Pdl in consiglio comunale Fabio Pistarelli, vi scrivo per la seconda volta, e solo che questa volta lo faccio pubblicamente.
Non sono d’accordo in quello che lei pocanzi ha scritto, facendo credere che lei ha svolto il suo operato di una vera opposizione. L’opposizione a mio avviso ha il dovere verso tutti i cittadini di vigilare sull’operato della giunta che amministra la citta di Macerata. Le ho scritto via email (il 05.07.2010) mandando in allegato gli atti esponendo il mio caso sull’inerzia e abusò di atti di ufficio da parte del comune di Macerata che lei mi ha confermato per telefono in seguito quando ho chiamato. Sollecitando quando ci siamo incontrati ai giardini, lei mi ha risposto che dopo l’estate avrebbe fatto qualcosa. Non ha fatto più niente, non ho contattato più perché non mi piace pregare la gente, sono cristiano prego i santi e il nostro signore. Ma non le persone, e per di più i politici.
Perciò le posso dire apertamente che lei non fa parte dell’opposizione, perché un’opposizione vera vigila sull’operato della giunta che amministra la citta di Macerata. Mentre a Macerata non esiste democrazia ma solo un Regime. Ecco perché è importante l’opposizione.
Luigi Lamedica
La risposta dell’Avv. Fabio Pistarelli, non entra nel merito della questione (perché non si sente mai la sua voce nel campo dell’opposizione?), ma semplicemente rilancia alla Matteo Renzi il problema, anche nel PDL di “un ricambio totale, di impostazione e di linea:non più nominati, non più nani e ballerine ma meritocrazia ed eletti dal basso, che rappresentino con i fatti ed i propri esempi personali i valori della persona, della famiglia, del lavoro, delle comunità locali, della nostra Comunità.”
Come dire che la rottamazione della classe politica non è, naturalmente, un problema che riguardi solo il Pd, ma anche il Pdl. Meglio tardi che mai!!
Ma il problema dei partiti non è solo quello di rinnovare una vecchia nuova classe dirigente.
Accomunati nel disinteresse e nel disprezzo, i partiti non hanno la forza di contrastare il vento dell’ antipolitica e vivono arroccati nel ridotto del loro mondo che, visto da fuori, sembra virtuale e in quanto tale privo della capacità di interagire con la realtà che lo circonda.
Quando escono da questo labirinto lo fanno per tentare di catturare un elettorato finendo col rassomigliare ad esso per i vizi e non per le virtù, nella smania incontrollata di avere ragione senza averne costruito le condizioni per averla. In qualche caso rinunciando ad avere ragione o ad averla avuta per non scontare antiche compromissioni o più realisticamente per apparire moderni, nuovi ad ogni costo, in sintonia con un cambiamento che viene erroneamente interpretato non per quello che è ma per il suo opposto.
Essendo venuta meno la loro capacità di orientamento dell’ opinione pubblica e di formazione della classe dirigente, anche a Macerata, i partiti si sono convinti che debba accadere il contrario e dunque che siano essi a dover seguire l’ onda di un’ opinione pubblica che attinge a fonti che non sono loro.
In non pochi casi ignorano anche che esista questo problema, coltivando l’ illusione che esso sia stato archiviato con la morte delle ideologie e l’ ingresso in un nuovo mondo di delizie.
Come dire, morto il re viva il re.
Nel linguaggio dei giornali e delle persone la politica e i partiti che la incarnano sono diventati sempre di più corpi estranei.
Questa deriva ha trasformato la denuncia in protesta pura e semplice e il dialogo in scontro verbale spesso astioso e volgare tra soggetti tra loro lontani.
Nella rarefazione di personalità autorevoli, rappresentative, carismatiche, in politica ma anche sul versante culturale e su quello economico, tutto si complica nel passaggio stretto di una transizione in cui la nostalgia e il rimpianto del passato non hanno alcun senso di fronte ai grandi cambiamenti della società ai quali, per contro, i partiti non sono attrezzati a dare risposte adeguate, continuando a essere assenti ingiustificati.
http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1090910/Fini-in-tv-ora-lo-nega–Ma-Fiorito-l-ha-inventato-lui.html
Dice Pistarelli, se non ho capito male, niente più nani e ballerine. Sig. Fabio, mi permetta però di dissentire su questo punto. Se non fosse stato per i “nani” sia Lei che tanti suoi amici parlamentari sarebbero rimasti al palo. Il milan (mia squadra del cuore) non avrebbe vinto tre scudetti di seguito , due coppe campioni e una intercontinentale. Per ciò che attiene alle ballerine, posso anche condividere però sono “ballerine intelligenti” e belle da vedersi. Provi adesso ad aprire la TV all’ora di cena. A vedere le facce della cancellieri,della Fornero e della Severino ti passa la voglia di continuare a mangiare. Che poi la politica sia diventata tutta una farsa questa è un’altra cosa. E’ vero, ma come riformarla? Lei dice niente più nani e poi afferma che il potere deve venire dal basso! Io invece dico che deve venire dall’alto con un Presidente del Consiglio eletto sempre democraticamente ma con le palle e con il pugno di ferro che faccia in primis pulizia di tutti gli extracomunitari che non si sanno comportare in un paese civile come il nostro, dei ladri e dei corrotti e di tutti quegli organi ecclesiastici che tutto fanno tranne che pregare.
L’accozzaglia partitocratica che si profila a livello nazionale e che sta terrorizzando i mercati, si proietta anche a livello locale. L’Italia se non vuole sprofondare tra i debiti ha bisogno di un sistema elettorale che favorisca il BIPARTITISMO. Questo sistema è per esempio il maggioritario puro come nei paesi anglosassoni. 2-3 partiti in Parlamento e la politica finalmente diventerà chiara e limpida. L’America ha un sistema elettorale e istituzionale che in 200 anni non è mai cambiato, perchè secondo voi? Perchè secondo voi America e Gran Bretagna non hanno mai conosciuto dittature o estremismi? Il maggioritario puro mette al centro la persona e non il partito, le idee e non l’ideologia, la sua competenza e la sua faccia e non i favori delle burocrazie. Se vinci governi, altrimenti vai all’opposizione e ci rimani o vai a casa.
Il sistema elettorale è la madre di tutte le riforme e va fatta immediatamente se si vuole bene a questo paese. Non credete alla partitocrazia che dice: “il maggioritario è incompatibile con la nostra storia” o altre stupidagini. Vogliono solamente mantenere i privilegi per loro, per i loro parenti, amici e amiche. Queste ingiustizie verrebbero spazzate via dal maggioritario che obbliga il candidato a metterci la faccia, a parlare, a dire quello che pensa e non nascondersi dietro le liste bloccate.
Al di là della solita demagogia dei politici che parlano o scrivono senza mai dire qualcosa di concreto, forse Pistarelli non ricorda che proprio lui è stato per 15 anni anni consigliere regionale, quindi ci piacerebbe sapere almeno se ha fatto qualche legge di riforma importante per Macerata?
Poi, è stato coordinatore provinciale di An prima e poi vicario del Pdl ed oggi è coordinatore comunale e capogruppo, come fa a dire che bisogna rifondare il partito, ma lui che ha fatto in questi anni? Per dire certe cose significa che veramente non ha fatto nulla o se ha fatto qualcosa l’ha fatta male perchè non ci sono segni evidenti della sua presenza politica sul territorio provinciale maceratese. Però ancora parla!!!
Solito linguaggio politichese, privo di contenuti veri.
Uso di parole ad effetto: ‘famiglia, territorio, lavoro, faccia’, senza indicare idee, strategie, visioni future.
Ecco ciò che la classe politica si ostina a non voler capire, ossia che la sostanza interessa i cittadini, non l’apparenza.
Certe dichiarazioni non fanno altro che consolidare una indecente realtà.
In questo pase il problema della politica non è dato dal comportamento scandaloso dei suoi praticanti e di molti elettori che continuano a sostenere i politici per il solo scopo di riceverne un beneficio, qui potremmo elencare una sequenza IMPRESSIONANTE di scandali e schifezze varie, ma il problema sono i nomi e le alleanze politiche, basterebbe cambiare le alleanze o nome dei patiti per ottenere il meglio della politica.
Il meglio…di cosa ….del sempre peggio…se Lei sig. Pistarelli e dico Lei per elencare tutti i politici cominciaste a cambiare dal posto che ricoprite in questo miomento, non servirebbe cambiare nome o altro, la volontà di farlo è la vere differenza…e voi politi, con la complicità di una parte del popolo che continua a sostenere questo vostro atteggiarvi da FARAONI (eletti da Dio), non ha intenzione di cambiare nulla poichè non solo specula in questo tipo di politica ma ci vive nei privilegi… Volontà di cambiare di farlo ora, subito con lo stesso partito e nello stesso ruolo……saluti
dimostri coraggio ….Devolva il suo stipendio da parlamentare regionale cosi crederemmo davvero alla sua passione politica….