La vicenda del biogas continua a tener banco in tutta la Regione (leggi l’articolo). Il presidente Giammaraio Spacca ha convocato per domani mattina una seduta della Giunta per affrontare il tema dopo la sospensione delle autorizzazioni imposta dal consiglio regionale che ha approvato una mozione in tal senso presentata da Moreno Pieroni del Psi.
Da Francesco Acquaroli, consigliere regionale del Pdl riceviamo:
«Rispetto al tema delle centrali biogas e al voto in Consiglio Regionale dello scorso martedì, sono tornato a chiedere alla Giunta d’intervenire su questa materia, le dichiarazioni del Presidente Spacca ci rassicurano ma, nell’attesa che questi proclami si traducano in fatti concreti, ci lasciano in bocca l’amarezza di chi è dovuto ritornare nell’arco di pochi giorni su di una questione già dibattuta e sulla quale ci si era già espressi con forza. Infatti, è nella seduta del 12 giugno che il Consiglio Regionale aveva chiesto alla Giunta, in maniera chiara ed inequivocabile, d’identificare le aree idonee e quelle non idonee per l’autorizzazione delle centrali. Con quella risoluzione si era impegnato il Governo regionale per una maggiore regolamentazione della materia che, oltre ad adempiere pienamente alle norme comunitarie rispetto alle procedure di VIA, avesse anche interpretato fino in fondo la missione della politica marchigiana nei confronti delle fonti rinnovabili rispetto al nostro territorio regionale e alla sua spiccata vocazione agricola e turistica. Ma soprattutto è tanta l’amarezza per una deriva annunciata di chi non ha tratto per nulla insegnamento dalla lezione del fotovoltaico di appena due anni fa. Ancora una volta l’impressione è stata quella di una politica immatura per affrontare queste materie ed incapace d’interpretare fino in fondo il suo ruolo di guida e governo del territorio. Ritengo francamente squallidi i tentativi di chi, in questi giorni, ha cercato di mistificare la realtà dei fatti, invertendo i fattori che devono legare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, ed in particolare del biogas, al territorio e alla nostra agricoltura.
Invece di difendere il naturale ordine delle cose, che vede l’utilizzo degli scarti dell’agricoltura tradizionale come una possibile risorsa per produrre energia anche tramite il biogas, ci si è inventati l’agricoltura di scarto. Al solo fine di dopare le politiche energetiche si è lasciato intendere chissà quale futuro per questo tipo di colture rivolte esclusivamente all’energia, abdicando così a visioni strategiche che non rispecchiano la naturale vocazione del nostro tessuto agricolo e che stridono con gli altisonanti proclami volti alla green economy e alle Marche come terra delle armonie, del turismo e dell’agricoltura di qualità.
Grande amarezza è causata anche da chi, in questo importante e delicato confronto, continua ad avere un atteggiamento ideologico e di rivendicazione politica. L’energia ed in questo caso il biogas è, e deve continuare ad essere, una questione di governo del territorio e non un argomento di scontro ideologico o partitico, ciò nell’interesse della salute, dell’ambiente e della nostra economia.
Infine è necessario un chiarimento rispetto alla posizione di ascolto nei confronti dei cittadini e dei comitati: è dovere di ogni politico farlo, senza cadere in facili strumentalizzazioni ed astenendosi dal cavalcare l’onda del dissenso fine a se stesso. Certo è che se i cittadini, da più parti della nostra regione, si sono organizzati in comitati per manifestare il loro dissenso, nonostante storicamente vi sia una scarsa propensione dei marchigiani allo scontro ed alla conflittualità, dovranno sussistere delle motivazioni che la politica e le Istituzioni hanno il dovere di ascoltare nel rispetto del loro ruolo e della loro funzione.».
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Io sinceramente non ho capito quello che ha detto il Signor Acquaroli. Le centrali biogas si possono e si debbono fare o no? Ni non esiste.
Qualcuno potrebbe tradurre in italiano la supercazzola di Acquaroli??
http://noallecentrali.blogspot.it
Invito per il consigliere Aquaroli:
Apprendiamo dal sito istituzionale della Regione Marche che il Presidente Spacca riunirà d’urgenza la Giunta sabato prossimo, per discutere la “vivace” situazione del biogas anche alla luce delle posizioni espresse dagli Enti locali e dal Consiglio Regionale.
Siamo lieti che il Presidente Spacca si accorga dei problemi e cataloghi come “vivacità ” ciò che è ormai una vera e propria rivolta popolare di cittadini e Sindaci contro il malcostume di chi, funzionari e dirigenti della Regione Marche, pretende di usare il territorio senza e, sovente, contro il volere dei cittadini.
Vorremmo ricordare al Presidente due cose :
– Non si illuda, la Giunta Regionale, di comportarsi come con il fotovoltaico, all’insegna del ciò che è stato è stato, da domani regolamentiamo;
– Si ricordi, sempre la Giunta Regionale, che la rivolta non si limita al biogas ma tocca tutti i settori: rigassificatori, stoccaggi-gas, maxi-eolico, maxi-gasdotto degli Apennnini, maxi-elettrodotto, biomasse e quant’altro si voglia perseguire in difformità delle leggi vigenti.
Vogliamo ricordare alla Giunta Regionale i nostri obiettivi, che proporremo in Regione – Sala dell’Agricoltura, martedi 18 settembre ore 9.30, a tutti i Consiglieri Regionali, in forma di atti cogenti.
Vogliamo ancora ricordare che non accetteremo niente di meno dei nostri obiettivi:
1) Annullamento o modifica della L.R. 3/2012, nelle parti palesemente incostituzionali e contrarie alle normative comunitarie
2) Sospensione, in autotutela, di tutte le autorizzazioni rilasciate senza preventiva V.I.A. o verifica di V.I.A., in applicazione delle soglie previste dalla predetta L.R. 3/2012
3) Obbligo, anche per i burocrati dell’Ufficio Ambiente della Regione Marche, di applicare i diritti inalienabili sanciti dalla nostra Costituzione:
a) Art 32 – Diritto alla salute
b) Art 42 – Diritto alla proprietà
c) Art. 41 – Diritto all’impresa
d) Art 9 – Tutela del paesaggio
Sperando che i membri della Giunta Regionale possano confrontarsi fin da martedi 18 vogliamo ricordare che
SIAMO CITTADINI NON SUDDITI
Chi non conosce il problema del bio?gas non può capire il discorso di Acquaroli. Oppure si capisce ma si preferisce stare dalla parte dei FURBETTI. Buona giornata a tutti.
Pienamente d’accordo con quanto scritto da Luca Sparapani. I punti fermi da lui individuati sono ancora più indispensabili ora che il TAR Marche ha respinto le prime istanze di sospensiva (che comunque non riguardano il merito della vicenda), con ordinanze tutte eguali nonostante la diversità delle singole situazioni esaminate.
Bisogna imporre comunque alla Regione, per non distinguere tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, di riaprire i procedimenti autorizzativi già chiusi, al fine di sottoporre tutte le centrali a biogas agli stessi limiti (250 kw), alle stesse verifiche e agli stessi riscontri, VIA compresa, soprattutto VIA compresa, altrimenti questa sarà la riedizione della barzelletta degli impianti fotovoltaici: in pratica, mettiamo i limiti solo quando sono passate tutte le autorizzazioni che ci interessavano.
Teniamo conto che ora la Regione politicamente, su questo bioinganno sponsorizzato in maniera sfacciata e palese, è in gravissime difficoltà: la maggioranza di centrosinistra si è spaccata, così come sono in rivolta tutte le Amm.ni Prov.li di centrosinistra (praticamente tutte, tranne Ascoli P., esclusa da richieste di autorizzazioni per graziosa intercessione del bioassessore Donati, sambenedettese) e moltissimi Comuni governati pure dal centrosinistra.
Questo è quindi il momento di far sentire forte il peso politico dei comitati dei cittadini (peso reale, come si è visto, e non solo millantato) e di iniziare anche a muoversi con diffide legali verso i vertici politici regionali e i funzionari che hanno sottoscritto le autorizzazioni sin qui rilasciate per i profili risarcitori che emergeranno, in ipotesi di dichiarata incostituzionalità della legge regionale sulla VIA, a loro carico.
Non conosco Sparapani ma ho l’impressione che sia una persona molto concreta e poco incline alla demagogia. Sarà un osso duro per chi vorrà fare il furbo.
L’avvocato Bommarito, quando parla così mi fornisce sempre mille stimoli a portare avanti questa battaglia. Volevamo invitarla a Petriolo per la prossima assemblea pubblica. Sarebbe disposto a partecipare?
@Cecco: sono solo un cittadino incazzato…la demagogia non mi appartiene. Davanti all’arroganza del biogas di questi mesi non si può stare a guardare. Vogliono distruggere questa terra in nome della speculazione, ma a Petriolo hanno trovato davanti 2000 cittadini arrabbiati pronti a tutto per difendere i loro diritti. Speriamo bene, soprattutto ora che abbiamo sollevato un bel polverone…
Anche a Corridonia abbiamo da qualche giorno un comitato contro il Biogas a Sarrocciano. L’amministrazioine comunale aveva fatto un ricorso al TAR che è stato bocciato. La centrale di Sarrocciano è quasi finita e quindi entrerà in funzione… a meno che non salti in aria.
La zona ha un valore monumentale e paesaggistico in quanto è a breve distanza dall’abazia di San Claudio. La cosa interessa poco al capitalista che vuole speculare un bel guadagno. Ed interessa ancora meno al PD, che governa la Regione la città di Corridonia. E, probabilmente, non interessa proprio un bel niente alle popolazioni rurali del territorio di San Claudio che hanno sostenuto di nuovo in massa l’amministrazione comunale di Corridonia a conduzione PD.
E quindi, perchè ce ne dovremmo fregare noi?
Per Luca
Certo, mi piacerebbe, sempre che l’iniziativa non coincida con altri impegni già presi.
Qualche anno fa si sentivano le voci degli ambientalisti che invocavano di portare l’Italia al livello degli altri paesi europei e dunque più eolico, più biogas, più pannelli solari, più idroelettrico. Che è successo nel frattempo? Come mai la panacea è diventata il male assoluto? Mi sono perso qualche puntata? E come mai questo consigliere del pdl è contrario agli investimenti nella agricoltura? Non sarà che, dato che a governare ci stanno gli altri, vuole usare questa rogna contro il PD? Un’idea me la sono fatta: mai più un euro investito nelle Marche. I migliaia di esperti da salotto e impiegati se li paghino i comitati, i parlamentari, gli avvocati e i consiglieri regionali. Per adesso vedo che il TAR gli ha dato torto. Non era la sinistra che diceva che le sentenze si rispettano, non si commentano? E questo non vale anche per le ordinanze?
Signor Luca Sparapani: continui a fare la sua battaglia, alla fine potrà dire che ce l’ha messa tutta. Una cosa però non mi quadra tanto: qui il problema non è tecnico ma politico, quando intendo politico mi riferisco alla coalizione di centro-sinistra più l’udc che governa la Regione. Gli assessori e consiglieri regionali nominati o eletti nel nostro territorio dove stanno ??? Questo nei suoi interventi non lo ha mai detto. Come mai ???