Tenendo fede a quanto dichiarato nel corso del recente incontro pubblico sulla pista ciclabile, la Giunta guidata dal Sindaco Pezzanesi ha deliberato un atto d’indirizzo che tenendo conto di alcune criticità segnalate anche da diversi cittadini, fissa un nuovo percorso alternativo per le piste ciclabili, meno impattante per la circolazione viaria.
Infatti a seguito di diverse valutazioni e di una riunione con la cittadinanza, si è addivenuti alla scelta di modifica del tracciato ciclabile in corrispondenza delle seguenti aree e vie cittadine: stazione ferroviaria – via delle Fornaci – parco Isola d’Istria – via Emerenville – via Dante Alighieri – viale Brodolini – viadotto Berlinguer -piazza La Malfa – via Ramundo – viale Giovanni XXIII – zona sportiva Sticchi – via Caduti di Nassiryia.
Per lo smantellamento delle porzioni già realizzate sarà necessaria un’ulteriore spesa presunta di circa 25 mila euro e qualora si riesca ad attivare ulteriori finanziamenti, si provvederà al completamento del tracciato ciclabile presso le seguenti vie: via Proietti – via Kennedy – viale della Repubblica – via Damiano Chiesa. Resta inteso che la viabilità stradale sarà ripristinata nel rispetto della normativa vigente.
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Ma vi rendete conto che questi ci portano per il …. ! Ma ‘annate a ……………! Che li caccino tutti i lecchhini che li stanno sempre a pompare!
Ora tutti i proseliti si adireranno e con parole arroventate inveiranno contro “i rosiconi”, “i perdenti”, “i pseudonimisti”, aspetto con ansia, aiuto che paura!
Caro abitante, no. Anche io, a volte sono stato critico nei confronti di azioni dell’attuale amministrazione ma in questo caso c’è solo da rispettare il volere della maggioranza.
Il sindaco Pezzanesi era stato chiaro: via la ciclabile. E’ stato votato per questo e adesso non si può assolutamente recriminare. Fa giustamente quello per cui è stato votato. Perchè queste esclamazioni fuori luogo? Forse è uno spreco di denaro ma questa soluzione è stata votata a maggioranza.
E’ solo, e per fortuna, democrazia.
Non sono di Tolentino e non ho ho una conoscenza della realtà locale. Mi permetto di intervenire perchè comunque mi sembra un peccato che in questa cittadina si spendono dei soldi pubblici per smantellare una pista ciclabile piuttosto che per realizzarla! Molte amministrazioni pubbliche in giro per l’Italia vorrebbero costruire piste ciclabili ma spesso non hanno i soldi per farlo per cui trovo singolare che qui si operi in direzione opposta. Come trovo discutibile l’argomentanzione che ho trovato nel breve articolo relativa alla ricerca di una nuova sistemazione della pista ciclabile “meno impattante per la circolazione viaria ” (che significa automobilistica) Ma, signori , le piste ciclabili cittadine (diverso il caso di quelle extraurbane dedicate al turismo o al diporto) si fanno appunto….. per avere un impatto sulla circolazione viaria ! L’obiettivo non è quello di far fare sport o attività motoria nel mezzo del traffico a qualche “fissato” della bicicletta , ma di indurre un numero crescente di cittadini a rinunciare all’uso dell’automobile per una modalità di spostamento che su tragitti di breve durata è più rapida, economica e magari salutare. Se si parte dal presupposto che le auto “non devono essere disturbate” e che rappresentano in ogni caso la soluzione da privilegiare …. sarebbe stato meglio risparmiare fin dall’inizio sia i soldi per realizzare la pista che quelli per smantellarla. Giustamente chi mi ha preceduto ha parlato di mandato popolare che va rispettato. Considerazione indiscutibile ma che ci deve far riflettere sul fatto che queste iniziative devono essere costruite con l’informazione , il coinvolgimento ed il consenso della pubblica opinione e che il compito di una buona amministrazione di destra di centro o di sinistra è quella di dare indicazioni e nuove soluzioni agli amministrati . Un cittadino non ha l’obbligo di sapere che oggi nella maggior parte dei paesi più avanzati ma anche in molti in via di sviluppo si progettano e si realizzano nuovi sistemi di mobilità puntando anche e sopratutto suilla bicicletta e sulle piste ciclabili, chiedendo al traffico veicolare di “mettersi un pò da parte” . Ma un buon amministratore pubblico questo deve saperlo e deve anche saperlo spiegare ai suoi concittadini . Altrimenti quale è il suo ruolo ?
@mario iesari, a proposito di democrazia, come mi redarguisce 71, lei ha fatto benissimo a commentare anche se non è residente in questo “paese” che ambisce sempre di più a “paesello”, ma sono troppi quelli convinti che il problema è la pista ciclabile e non vogliono capire che lo scopo di una pista ciclabile è esattamente quello di disincentivare l’uso dell’auto per il benessere comune. Purtroppo ci siamo trovati davanti ai signori “tentenna” e il “carpe diem” degli oppositori in concomitanza delle elezioni insieme alla miopia faranno il resto.
ora finalmente la gente può parcheggiare davanti al bar e passarci il resto della vita bevendo e spettegolando, da vero tolentinate doc.
i gestori non si lamenteranno più e tutti vivranno felici e contenti per il resto della loro vita a tolentino, che credono sia il centro del mondo quando è il buco del … 😉
egregi signori,
innanzitutto rispetto per tutti,
poi prima di dare giudizi bisogna conoscere la realtà delle cose
l’attuale pista ciclabile, seppur opera concettualmente apprezzabile, è stata calata in un contesto nel quale, anziche’ creare effetti positivi, ha procurato problemi alla circolazione e probabilmente non ha migliorato la qualità dell’aria, infatti il transito delle auto non è diminuito ma sono aumentati i tempi di percorrenza in auto di alcune vie procurando maggiore fuoriuscita di gas di scarico.
di fatto la sua realizzazione ha creato malcontento in un centro storico e nei suoi commercianti che già patiscono una situazione di “svuotamento” particolare!!!
ora la questione economica
la vecchia amministrazione, per la realizzazione della pista, ha attinto ad un contributo pubblico di oltre 200.000,00 euro (facendo anche da capofila per i comuni di macerata e corridonia) e questi soldi se la pista non verrà ultimata ed omologata (cosa non da poco) dovranno essere restituiti
inoltre bisogna sapere che esistono dei vincoli sulla sua realizzazione (in particolare sulla lunghezza e sulle zone di passaggio, in particolare la stazione)
pertanto il lavoro che sta cercando di fare, con sforzi non indifferenti, l’attuale amministrazione, è quello di cercare di migliorare quanto fino ad ora fatto, conciliando anche la questione ecnomica
pertanto non si tratta di andare contro un’opera che la passata amministrazione voleva fare, ma migliorarla, tenendo conto anche degli aspeti economici !!!
una piccola considerazione mi permetto di fare nei confronti dell’utente “abitante”
pur rispettanto le sue opinioni, trovo suoi continui commenti, anche su argomenti che dimostra non conoscere a fondo
pertanto lo invito ad informarsi o a riflettere prima di dare giudizi e sentenze !!!!!!!
mente
ma tutti questi super eroi della bicicletta non mi sembra di averli visti girare sulla pista sperimentale nel periodo ottobre / aprile….?! come mai? forse la pista ciclabile non serve in inverno? possibile che tutti preferiscano andare in auto quando fa freddo?! sicuramente mi sbaglio….
Il signor IESARI “”non conosce”” la realtà Tolentinate, quindi provi ad informarsi poi vediamo se rimane la sua
idea dell’attuale pista che dovrebbe rimanere. Si faccia un giro, poi ci dica cosa ne pensa. Il solo fatto che non si è
tenuto conto della volonta della maggiornza dei cittadini, ma solo di adepti di determinati partiti, sarebbe ultra
sufficente per demolire la pista. C’è stata a suo tempo una raccolta firme delle quali non si è tenuto alcun conto
l’amministrazione era convinta di questo fiore all’occhiello spuntato all’ultimo minuto, che avrebbe doviuto assicu
rare la vincita delle elezioni. Putroppo per loro i cittadini di Tolentino, dopo oltre venti anni di dominio sempre
della stessa parte politica, si è tolto il fumo dagli occhi ed ha iniziato a ragionare con il proprio cervello. Ed il
risultato è che la pista deve essere quanto meno demolita. E va da se, che si pensa soltanto di mettere una
pezza, anche per l’attuale amministrazione saranno dolori. Già una scivolata c’è stata, la nomina alla guida
dell’assm, forse qualcuno pensa di aggirare la legge che prevede di mettere sul mercato la società. Anche le
fabbriche di poltrone ( e non parlo di quelle in pelle o legno) ma le poltrone atte a contenere i deretani di deter
minati totem, dovranno essere chiuse.
PER ABITANTE: 16 agosto 2014 alle 19,14: cosi solo per pura curiosita ha mai provato a notare quanti sono coloro che usano la pista ciclabile? Si faccia un’idea, vede se riesce a contare 5 biciclette in una giornata.
Ma non solo ha notato che lungo Viale Matteotti (per la stazione) la pista ciclabile rasenta il marciapiede, e paral
lelamente anche il parcheggio, e gli mai capitato di vedere che mentre lauto da ferma apre lo sportello, se
sopraggiunge la bicicletta cozzano l’uno contro l’altro. E lo sa lei che il comune in casi come questi, per una legge
specifica in vigore da poco, il comune si deve accollare le spese. Come del restro ogni incidente causato per il
dissesto delle strade il comune deve coprire i danni. E lo sa che l’ultimo caso una persona che si facevo il giro di campo è inciampata ed il comune dovrà risarcire il tempo del fermo della persona, e del fermo della sua attività?
Certo demolire e poi rifare costa, ma anche mantenere costerebbe di più, dxel resto chi ha fatto il danno della
pista ciclabile cosi concepita, paghi per l’errore commesso.
domani vado a fare un giro di campo anche io cosi me nciampico e vado a cozzare con il terreno! per l’appunto ci vado il 18 agosto alle 19,14 voglio proprio vedere se incontro anche qualcuno!
se non ci fossero i soldi di mezzo sarebbe una barzelletta
Purtroppo non ho potuto partecipare alla riunione. Vedendo la cartina comunque mi sembra che all’interno della lottizzazione delle fornaci è prevista la pista ciclabile. Se fosse vero, vorrei saper se chi ha deciso quanto ha valutato bene la situazione della lottizzazione: essa è ad altissima densità edilizia, con garages uno per oogni appartamento, considerato che ogni famiglia in media ha due automobili, i parcheggi lungo le strade sono estremamante indispensabili.Pertanto se si dovesse realizzare la pista ciclabile all’interno della lottizione verrebbero a mancare questi parcheggi senza poter avere una situazione alternativa. Spero che così non sia, se però si fosse scelte questa soluzione pregherei di ritornasre indietro altrimenti si verrebbe a creare un grossissimo problema sia di logistica sia di rifiuto da parte di tutti i resente nella lottizzazione.
Carlo Corvatta
In tema di spreco di denaro pubblico, se la pista ciclabile in parte va abbattuta, significa che non è ciò che volevano i cittadini e questo è documentato anche dalla raccolta di firme.
Se una struttura non voluta è stata eseguita ugualmente, la soluzione è solo una, chi ha prese l’iniziativa
ne paghi anche le spese, ora che va rimossa.
Altra questione per il Tatro, forse nessuno sa per legge, in merito alla sicurezza nei posti di lavoro c’è sempre
un responsabile, nel caso del Vaccai è il sindaco, che non ha vigilato se i lavori fossero sotto tutela di quanto
prevede la legge, evidentemente no.
In una azienda privata ne risponde il Titolare, nel comune il sindao la passa liscia (?????) ed i cittadini dovrebbero farsi carico delle spese? Credo che da questo lato ci sia molto da rivedere.