Quattro milioni e mezzo di euro in meno di trasferimenti statali. A tanto ammonta il “taglio” di risorse che la Provincia di Macerata subirebbe qualora l’art. 16 del decreto legge 95, quello sulla cosiddetta “spending review” venisse convertito in legge dal Parlamento nel testo approvato dal Governo. Con questa prospettiva verrebbero meno le risorse minime a garanzia delle funzioni principali della Provincia, come la manutenzione delle strade, per le scuole, per la salvaguardia e la tutela del territorio, ma anche per i servizi sociali e il sostegno alle imprese e all’occupazione.
Di questo si è occupata questa mattina la Giunta provinciale convocata dal presidente Antonio Pettinari per un approfondito esame della situazione economica finanziaria che si verrebbe a creare sin dalle prossime settimane in caso di conversione in legge del decreto. Decreto che è lo stesso che prevede, al successivo articolo 17, il riordino territoriale delle Province con criteri “probabilmente illegittimi – sottolinea Pettinari – e comunque non opportunamente ponderati e soprattutto non funzionali né ad un vero risparmio di carattere economico, né ad un equilibrato rapporto costi-benefici per i cittadini”.
Per coinvolgere ed avere un confronto con tutte le forze economiche, sociali ed istituzionali del territorio su tali questioni “vitali per la nostra provincia”, il presidente Pettinari ha convocato per mercoledì prossimo alle 16,30 il tavolo istituzionale sullo sviluppo economico insediato nel marzo scorso. A tale appuntamento seguirà poi un incontro con tutti i sindaci, i parlamentari ed i consiglieri regionali del territorio. “L’aspetto istituzionale della Provincia e contestualmente la capacità di svolgere compiutamente le funzioni – dice Pettinari – non sono problemi di chi amministra l’ente, ma di tutti i cittadini, che attraverso i loro rappresentanti democraticamente eletti debbono far sentire la loro voce. E’ quindi giusto che l’intera comunità provinciale prenda cognizione dei provvedimenti che si stanno assumendo e delle conseguenze sociali che gli stessi avranno. L’ipotesi di accorpamento è insensata e dobbiamo fare ogni sforzo per contrastare la cancellazione delle nostra storia – sottolinea ancora Pettinari – fermo restando che non può essere messo in alcuno modo in discussione il ruolo di Macerata quale capoluogo anche dell’eventuale diversa provincia”.
Sul piano dei tagli alla spesa per i cosiddetti consumi intermedi degli enti locali, la Provincia di Macerata, così come le altre province, subirebbe una restrizione tale da paralizzare intere funzioni. “Nei mesi scorsi – ricorda Pettinari – abbiamo costruito il bilancio di previsione 2012 con grandi difficoltà per poter garantire i servizi minimi. Abbiamo anche chiesto ai cittadini un sacrificio con l’aumento del 3,5% dell’imposta sulla Rca al fine di coprire le spese impreviste sostenute durante l’inverno per l’eccezionale nevicata e per compensare il minore gettito della compartecipazione statale già previsto con la legge finanziaria. Abbiamo programmato gli interventi sulla base di un fondo statale di poco superiore ai 9 milioni di euro. Ora con il taglio di circa il 50% saremo costretti a bloccare molti interventi che incidono direttamente sui servizi ai cittadini. Non è possibile che ciò accada. Governo e Parlamento debbono riflettere sulle conseguenze”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Immagino che come per ogni questione, ci saranno spese incomprimibili e irrinunciabili e spese procastinabili a tempi migliori o comunque meno impattanti su tutti noi cittadini.
Se le provincie minacciano di non avere i soldi per riscaldare le scuole, così come paventato anche dal ns. presidente, che lo stesso faccia un giro per gli uffici provinciali dove di giorno la luce è accesa e nelle stanze il caldo d’inverno a volte assume connotati tropicali che risparmi ne avremmo con un minimo di buon senso
Ora tra riscaldare una scuola o spendere soldi su altro preferisco la prima.
Come mai convegni o consulenze trovano sempre spazio e soprattutto soldi e per le altre cose la crisi è ingovernabile?
Basta, rassegnatevi a spendere i nostri soldi per servizi rivolti a noi cittadini.
Abbiamo meno fondi? E allora dimostrateci di valere le parole che dite nei comizi e amministrate meglio di come si è fatto fino ad ora.
Chiunque con fondi illimitati o quasi è bravo , mentre è un vero amministratore chi riesce con meno a dare di più.
Chissà se alla provincia che scompare riuscirà queta magia…..
Scommettiamo che metterà altre tasse?
Senza sovranita’ monetaria non si va da nessuna parte.
Perche’ il debito sara’ sempre destinato ad aumentare.
Forse la cosa sarebbe stata di non far torto a nessuno e senza creare figli o figliastri, cioè toglierle tutte, e
passare le comptenze ai comuni. Tanto le province cosi come sono, servono soltanto da rifugio per politici
trombati, come pure le società partecipate. Il guaio è che nel frattemo c’è il rischio che assumano a sproposito
personale, solo per crearsi una platea di voti. La rovina di questo paese è stata la morte dei partiti veri,
dal PCI, alla DC, PSI ecc. ecc. in alternativa abbiamo avuto una serie di aggliomerati informi che in laggioranza
sono dediti alle ruberie, si sono cambiati i nomi dei partiti ma all’interno chi fa bello e cattiov o tempo sono
sempre gli stessi da oltre 40 anni.
Caro presidente Pettinari, c’è una strada prov.le che collega Tolentino a Camerino, dove da tre mesi una frana
rischia di interrompere completamente il traffico, isolando il paesino, avete posto due segnali, con la pila
lampeggiante che dopo 24 ore è andata in tilt. Ve ne siete proprio dimenticati. Sarebbe questo il compito della
provincia, se poi verrete cancellati non può fare che bene.
Caro presidente Pettinari, c’è una strada prov.le che collega Tolentino a Camerino, dove da tre mesi una frana
rischia di interrompere completamente il traffico, isolando il paesino, avete posto due segnali, con la pila
lampeggiante che dopo 24 ore è andata in tilt. Ve ne siete proprio dimenticati. Sarebbe questo il compito della
provincia, se poi verrete cancellati non può fare che bene.
Chi ha visto luce di giorno negli uffici della provincia, chi ha visto le pile scariche dei segnali, chi spera la cancellazione di tutte le province……..
Soliti lamentosi qualunquisti. Il vero problema è che ve ne accorgerete quando il nostro territorio sarà sguarnito. scomparendo la provincia sparirà la prefettura, la questura, i comandi provinciali di vigile del fuoco e dei carabinieri, l’ufficio scolastico provinciale.
Poi lamentatevi che macerata sarà morta e chiedete al vento le pattuglie per la sicurezza.
Quando farà il nevone come a febbraio….. rimanete dentro casa, non uscite. Le strade saranno lasciate al loro destino, così come le scuole dei nostri figli.
Chi vuole il rispristino della strada tra Tolentino e Camerino, vada a chiedere a Monti & c. perchè dipende da loro se gli enti pur avendo i soldi non possono fare i lavori (patto di stabilità).
Ma siccome il popolo ignora queste cose e non sa proprio quali siano le competenze della provincia……. allora sopprimiamo le province. che pecoroni !
Probabile che l’ultimo termine per definire i vari commentatori sia di pertinenza di chi ama accumunarsi per principio ad altri, comunque gli spauracchi citati non mi preoccupano affatto.
La cancellazione delle provincie porterà solo a accorpare le funzioni ora preposte ad altr enti .
In alternativa l’eventuale accorpamento delle stesse potrà come conseguenza massima, avere uffici periferici a fronte degli (così sembra da chi scrive) agognati uffici centrali.
Se dovesse nevicare stia tranquillo la neve verrà comunque spalata e forse potremo addirittura pagare i prestatori di servizio con i risparmi avuti.
Gli uffici citati che scompariranno dispiacciono ma credo anche che succederà che metteranno solo targhe d’ingresso diverse .
Macerata muore non per l’eliminazione di queste rappresentanze ma per colpa dell’immobilismo e della presa d’atto fino ad ora avuta delle stesse, della loro intocabilità e perciò inamovibili al cambiamento che era presente in tutti quelli che hanno e stanno vivendo questi momenti difficilissimi.
l’accusa di ignoranza ci sta pure perchè ignorare come stavano andando le cose e come il pubblico ha gestito fino ad ora non ammette scuse
fino ad ora ho potuto solamente notare uno straordinario immobilismo da parte degli organi e dei vertici provinciali. il problema neve pagato con l’aumento di tasse e balzelli vari, incompiute rimaste tali e tali rimarranno, Macerata intesa come provincia che non ha avuto i fondi necessari per rispristinare i danni dell’ultimo alluvione, strade rimaste tali e quali da qualche decennio, con l’aggiunta di buche lungo le carreggiate, letti del fiume potenza mai manutentato, nonostante si siano potute notare le conseguenze dello scorso ultimo alluvione, ma cosa vogliamo… aspettiamo le prossime quasi certe alluvioni di fine estate, inizio autunno per continuare a sentirci dire dal buon pettinari che i fondi dati dal governo centrale sono insufficienti a gestire scuole, strade, emergenze varie, e che quindi ancora una volta ci si puo rivolgere per eventuali reclami ad altri.
Mi sembra che proprio nelle ultime ore il governo abbia autorizzato l’utilizzo dei fondi bloccati dal patto di stabilitò. cerchiamo almeno di vedere come e per cosa verranno ora utilizzati questi fondi, avremo forse un motivo in piu per mandare a casa gli eventuali incopetenti vertici che ci amministrano.
p.s. perche la provincia non utilizza i lavoratori cassintegrati per i piccoli lavori di manutenzione? mi sembra sia previsto per legge che tale operazione puo esser fatta senza esborsi milionari a carico delle amministrazioni. posso assicurare che tali persone o parte di esse, si sentirebbero utili alla giusta causa.
Basta soldi alla casta della provincia devono essere dislocati in altri uffici dove si lavora
Ecco, le solite storie raccontate da altri che diventano sempre più grandi di bocca in bocca e da orecchio ad orecchio….. la provincia sarebbe stata inerte sui fondi dell’alluvione dell’anno scorso. Ma perchè conoscete una provincia delle marche che ha ottenuto qualcosa per l’alluvione ?
Ma perchè invece di lamentarvi sempre non vi documentate. Ma bene però, non con il sentito dire che diventa certezza assoluta.
I fondi sbloccati per il patto di stabilità (100 milioni alle province e 800 milioni per i comuni) chissà come devono essere utilizzati. me lo dica lei paolino come dovrebbero essere utilizzati…..
Ma per rientrare nel patto di stabilità, mi sembra ovvio. E come crede che verranno utilizzati, mettendoli nelle tasche della casta della politica provinciale ? oppure per lasciare la luce accesa di giorni negli uffici pubblici. questo qualunquismo non ci porta da nessuna parte. adesso poi è veramente pericoloso.
cerco di ragionare con la mia testa e credo che la sparizione della provincia (soprattutto del capoluogo di provincia) sarà una disdetta per tutti noi e per il nostro territorio.
Ma la valorosa battaglia contro la casta della politica farà credere a tutti che cancellare tutto quel che c’è (Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco, gestione delle scuole, sistemazione delle strade) è proprio ciò che ci vuole.
Preparate pale e breccia per tappare le buche (anche quelle tra Tolentino e Camerino), preparate le cazzuole per sistemare le scuole dei nostri figli.
Chiamate la Lega con le sue ronde perchè non ci saranno più le pattiglie sul territorio (verranno da Ascoli !!!)
Forza avanti con la distruzione di tutto. Al fuoco le streghe ! Forza Grillo, distruggi tutto quello che c’è, di cattivo ma anche di buono !!!
Peggio è, meglio è. BRAVI