“Non dare le armi alla polizia municipale significa vedere gli agenti come polizia amministrativa”. Interviene anche il Sulpm sulla proposta del sindaco Corvatta di non armare il corpo dei vigili urbani. Una scelta che va in controtendenza rispetto a quanto predisposto dalla precedente amministrazione e che incontra il commento anche dell’organo sindacale da poco entrato in rappresentanza nel comando civitanovese con Iginia Cecchini. “In realtà non vogliamo entrare nel merito della scelta politica – spiega Benedetto Crescenzi, segretario regionale del sindacato – anzi, abbiamo incontrato Corvatta e siamo sempre ben disposti e collaborativi, non vogliamo esprimere pareri e dire se sia giusto o sbagliato armare la municipale, ma ci preme sottolineare che a Civitanova ancora non siamo riusciti ad attivare relazioni sindacali con l’ente”. Tra le problematiche che il sindacato intende affrontare ci sono anzi tutto la disposizione del servizio notturno e la rimodulazione dei turni domenicali, oltre alla richiesta di capire come vengono destinati i fondi e i proventi delle multe. Ma il tema “armamento” rimane quello più caldo: “vogliamo solo informare il sindaco che esiste un decreto ministeriale, il 145 del 1987 che sancisce che dopo le ore 22 i servizi della polizia municipale devono essere svolti con armi. I vigili a Civitanova già svolgono il servizio dalle 19 alle 1.00 e c’è stata sempre massima collaborazione ed è ancora nostra intenzione continuare a collaborare, ma nel solco delle norme vigenti. Se si viola una legge – continua Crescenzi – e un nostro agente dovesse riportare lesioni durante il servizio riterremo l’ente direttamente responsabile”. Per ora il sindacato non ipotizza azioni legali, ma riferisce che userà gli strumenti dell’agitazione e dello sciopero qualora i rapporti sindacali non vengano ripristinati”. “Ci rendiamo conto che siamo in un momento di transizione da un’amministrazione ad un’altra – sottolinea la Cecchini – e non vogliamo fare dichiarazioni di carattere politico, ma riprendere un dialogo su rispetto delle norme contrattuali e degli istituti economici di diritto”.
Sul tema interviene anche l’ex delegato alla sicurezza Giovanni Corallini che ha depositato due interrogazioni al sindaco per il prossimo consiglio comunale comunicando il proprio disappunto per il metodo con il quale è stata liquidata la scelta dell’armamento: “lo stop annunciato ai corsi di formazione per l’armamento appare una posizione ideologica lontana dalla realtà – sottolinea Corallini – si rimette in discussione una scelta deliberata dal consiglio comunale, alla faccia della tanto vantata partecipazione democratica. Scelte tecniche non possono essere annullate così senza un’ampia valutazione di tutte le problematiche di sicurezza relative agli operatori”. Nella prima interrogazione Corallini chiede di esporre le idee e motivazioni che hanno portato alla decisione di interrompere il corso, se il sindaco ha già comunicato la decisione al Corpo di Polizia Municipale e come intende annullare la precedente delibera di consiglio. I Servizi in notturna sono invece al centro della seconda interrogazione: Corallini riferisce che nel mese di giugno il servizio è stato interrotto per alcune settimane e disposto nuovamente dal 23. “Quante sono attualmente le unità di polizia municipale – chiede il consigliere – preposte ai servizi notturni nei giorni feriali e nel week end. E’ stata inoltre predisposta una programmazione delle ferie che garantisca un numero congruo di operatori dal 1 luglio al 25 agosto?”.
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non dare un arma a un agente di polizia e come non dare la penna ad un ragioniere o una pala a un muratore
bella decisione!!! così, gli unici ad essere armati saranno i delinquenti! che faranno le forze dell’ordine, IN CASO DI NECESSITA’? si faranno ammazzare o chiederanno al delinquente di ripassare quando saranno armati, alla pari con lorof?
Quando i vigili faranno i controlli e si prevedono semi-risse e se ci possono scappare liti violente devono farci stare anche il sindaco a difendere la “legalità” con le relative conseguenze !!! Non armatevi e partite è la cosa più assurda…!!! Hai ragione Giacomo !!!
Le armi non servono a niente se manca la certezza del diritto. Se i processi penali durano 6-7-8 anni, se ogni anno si fa un indulto perchè le carceri scoppiano, se in Italia abbiamo una Costituzione che favorisce chi delinque e umilia le vittime, mi dite a cosa servono le armi?
Ci vogliono riforme, altro che armi.
Viva la libertà economica, politica, religiosa, sindacale, scientifica, sociale e civile, abbasso le burocrazie politiche, sindacali e religiose.
Un gesto piccolo ma pesante. Adesso però bisogna disarmare le teste dal terrore di tutto e tutti che ci sta prendendo e sulla quale lucrano in tanti. L’industria della paura, la chiama Eduardo Galeano.
Le riforme tutte. da quella economica a quella della giustizia, finendo con quella elettorale, le auspichiamo da decenni…ma sappiamo bene come vanno e soprattutto con quali tempi.
Trovo assurdo che di questi tempi il Corpo di Polizia Municipale non venga fornito di armi.
Tra le loro competenze c’è anche quello di concorrere con le altre forze dell’ordine, alla sicurezza dei Cittadini.
Nella nostra città, i fatti di cronaca e le situazioni di pericolo sia nelle nostre abitazioni che fuori, in ogni luogo, sono sotto gli occhi di tutti, tant’è che il Sindaco Corvatta si dice molto preoccupato ( 2 giorni fa ) per lo scipppo di una commerciante.
Insieme ai commercianti ci sono categorie ancora più indifese come gli anziani che vanno alla posta a ritirare le loro misere pensioni o vanno a fare la spesa da soli (perchè i figli lavorano), e sono altrettanto e per lo stesso motivo soli in casa, ci sono i ragazzi ancora adolescenti che si muovono in autonomia..e tanto altro ancora.
Essere dotati di armi è diventata oramai una necessità perchè oltre ad essere necessarie per la loro sicurezza, rappresentano comunque un possibile, efficace deterrente.
Almeno in questo prendiamo esempio da tutti i paesi europei dove i corpi di polizia urbana sono presenti ed armati.
Dott. Corvatta, si meraviglia di un tentato scippo e poi decide di relegare i suoi vigili a fare multe (utili per incrementare le casse comunali) o dirigere il traffico davanti alle scuole (ora pure chiuse ) ?
Io penso che per senso di serietà e responsabilità (e non la protezione di privilegi e piccoli centri di potere) Lei dovrebbe avere il coraggio di fare scelte importanti volte alla sicurezza e al benessere di tutti.
La Polizia municipale di Civitanova non sono una sorta di “specie protetta di panda in via di estinzione da tutelare e preservare ” usando una frase del grande sociologo Ilvio Diamanti, ma professsionisti seri, che con il dovuto supporto formativo, saranno fieri di mettersi in gioco.
Leggo i commenti e mi cascano le braccia. Perchè?
a. fornire le armi alla Polizia Municipale è solo un escamotage sindacale per garantire agli sceriffi nostrani qualche prebenda in busta paga;
b. sfido gli scriventi a dirmi quante volte hanno visto un vigile urbano intervenire in azioni di ordine pubblico (chiamano subito carabinieri i polizia);
c. in ultima analisi: anche i poliziotti inglesi sono disarmati.
Forse il Sig. Alexis De Tocqueville è un pò che non si reca in Inghilterra ! Attualmente a Londra e nelle altre contee, prestano servizio i “Mets” (con funzioni di controllo specifico delle linee metropolitane e dintorni) e la “City Police” (corpo di polizia con specifica competenza del centro cittadino e della City). Da molti anni ormai oltre il 30% di tali agenti è armato.
Sono inoltri armati tutti coloro che piantonano obiettivi sensibili; sono presenti ed attive numerose pattuglie di pronto intervento “tattico” armate di tutto punto.
Se poi si riferisce al classico “Bobby” dotato di tonfa e spray urticante, dopo i gravi scontri dell’agosto del 2011, che hanno sconvolto i principali quartieri di Londra, queste figure simbolo vengono via via sostituite perchè ritenute troppo costose e poco efficienti …
Come vede la questione è proprio sul modo di gestire l’ordine pubblico !
Grazie per la lezione sui “Bobbies”. Pensavo fosse evidente la mia provocazione nel mettere in relazione Londra con Civitanova e, soprattutto, il mitico Bobby con il nostro solerte Vigile Urbano, nato per eseguire compiti di polizia amministrativa ed, anche lui, contagiato dalla voglia di diventare Sceriffo (sindacalmente parlando si intende, non operativamente).
Comunque sia, citando il dato del 30% che risulta armato, si è dato da solo la risposta sulla concezione dell’ordine pubblico degli inglesi Ovvero non è solo una questione di armi.
Chiudo il discorso ribadendo che i Vigili Urbani, almeno quelli delle nostre parti, vogliono la pistola solo per una questione di indennità (l’ordine pubblico non c’azzecca nulla).
Infatti la mia risposta sta a significare che:
a) la figura del vigile urbano è stata sostituita con quella di polizia municipale, con competenze più ampie rispetto a quelle iniziali meramente amministrative tantè che prima venivano assunti tramite selezione (qualcuno era anche sprovvisto del requisito fisico minimo!! giusto ??); ora occorre il concorso
b)il 30% sta a significare che necessariamente NON TUTTI devono avere l’arma, ma solamente coloro che svolgono funzioni di sicurezza e di ordine pubblico (chi sta in ufficio non ne dispone )
c) al massimo un paio di centinaia di euro non costituiscono lo scandalo del debito pubblico e degli sprechi, visto che lo stenografo delle camere prende oltre 300mila euro l’anno !!!!!
d) sulla sicurezza non si rischia e non si scherza mai perchè l’incolumità dei cittadini non ha prezzo
e) le nostre parti..come dice lei, non sono più isole di tranquillità e di pace…..
f) mi sembra che dai tavoli istituzionali emerga sempre la carenza di organico della polizia di stato e dei carabinieri e che la dotazione complessiva delle forze dell’ordine sia insufficiente a gestire il territorio
Ai vigili date un aumento di stipendio ma non date armi. Già carabinieri e poliziotti spesso sono più abituati Ad altre attività e usano le armi in modo improprio per non dire peggio. Le armi vanno date a personale addestrato e abituato a un certo tipo di attività. Ve lo immaginate un vigile che rincorre un ambulante al mercato o in spiaggia? e se c’è una rapina si chiama la polizia non i vigili.
chiamalvento…Avvocato delle cause perse !!!!!.
I vigili urbani, le armi non le vogliono. E chi ha un’arma,
statisticamente ,prima o poi la usa.
Quando mai i Vigili hanno sedato risse o arrestato rapinatori ?????
Andiamo…….
Il blocchetto delle multe è più che sufficente!!
Per portare un’ arma occorre una selezione molto più seria di un corso per “Polizia Municipale”.
Non è questo il loro compito: provate a vedere cosa accade se un Vigile vede commettere un reato:
Interviene????
Risposata sbagliata!!!!
Chiama la Polizia o i CC…..
Come volevasi dimostrare.
Tifosi in festa,carabiniere tira fuori l’arma. (da Corriere .it)
http://video.corriere.it/piacenza-scontri-notte-festeggiamenti-l-italia/deba4efe-c1e2-11e1-8b65-125b10ae7983
complimenti a tutti! leggo volentieri commenti pro e contro all’armamento dei Vigili o, sarebbe più opportuno chiamarli agenti e ufficiali di Polizia Locale! Noto una generale disinformazione sui compiti e mansioni di tali operatori, vuoi perchè sconoscono la legislazione vigente, figuriamoci il disegno di riforma in discussione al Senato detta anche Barbolini-Saia, vuoi pervchè non del settore. Mi fa un pò sorridere quando qualcuno si domanda perchè quando c’è una rissa o una rapina si chiami i CC o la PS, forse perchè nell’immaginario comune, specie a Civitanova, tutti sanno che gli agenti di PM sono disarmati e in quanto tali non possono andare di prima persona! Altri si chieedono se hanno mai visto un vigile, pardon, Agente di PM, rincorrere un ladro o un ambulante, ovviamente legge poco la cronaca nazionale, visto che è proprio di pochi giorni fà, la Polizia Municipale di Bari, hanno prima inseguito, poi arrestato due rapinatori a bordo di un’auto! Altri ancora si chiedono se sarebbero sufficentemente addestrati quanto sono i CC o la PS o la GF! Probabilmente uno Spaccarotella lo troveremo sempre indipendentemente dal Corpo di appartenenza. Ricordo, per chi non lo sapesse che Spaccarotella era come i componenti della Banda della uno bianca, della Polizia di Stato. No signori, politici opoliticanti, se si arma, lo si fà per tutelare l’operatore e dare un deterrente in situazioni ambigue! un T:SO (trattamento sanitario obbligatorio non si può farlo disarmato), un porta valori avanti all’ufficio postale per il pagamento delle pensioni, che chiede assistenza, non si può essere disarmati. La lista è lunga e non tutti possono capire le necessità! Inoltre all’interno dei Corpi di Polizia Municipale, alcuni sono convinti di essere amministrativi, ma dimenticano di vestire una divisa con compiti e funzioni di ps e pg. Eliminare limiti temporali e geografici alla funzione di agente di PM dotandoli di adeguata strumentazione di sicurezza personale, sarebbe utopia ma l’unica vera soluzione, per avere una Polizia di prossimità. Infine, ma se la Polizia Provinciale è armata, perchè la Municipale non può esserlo? Perchè le Provincie verranno tolte?