di Stefano Palanca
Il sindaco Rosalba Ubaldi non ci ha pensato due volte a chiarire la situazione sull’autorizzazione al gazebo di Sinistra Ecologia e Libertà: “E’ pura strumentalizzazione e avrebbe ostruito il passeggio sul marciapiede: il SEL è uguale agli altri partiti”.
Nei giorni scorsi, infatti, il coordinamento portorecanatese “I Cento passi” ha chiesto di poter occupare un punto preciso di corso Matteotti, nel cuore del centro, zona già usata in altre occasioni, di fronte la Galleria Bitocchi. L’autorizzazione, invece, è stata data come aveva scritto il SEL “con un gesto di arroganza politica, non nuovo al suo stile di governo, e comunque arbitrario” a ridosso del Kursaal, in piazza Brancondi, tra l’altro a pochi passi da due gelaterie molto frequentate nonostante nella nota stampa si parli di “luogo distante, molto distante dal passeggio” (leggi l’articolo).
Ribatte, colpo su colpo, il sindaco Rosalba Ubaldi: “Il Sel ha chiesto di occupare lo spazio senza specificare i motivi. Mi sono preoccupata di chiamare uno dei coordinatori, Alessandro Palestrini, chiedendo l’uso che ne avrebbero fatto e spiegando che questo non era il luogo adatto per un gazebo perché ostruisce il passeggio. Per quella data, poi, era decisamente un buon posto perché le gelaterie creano molto movimento”.
La collocazione è uno dei nodi della discussione che però si fonde con gli altri. “In certi momenti sono state date autorizzazioni e occupate altre aree perché in quelle destinate a questo tipo di gazebo o di manifestazioni c’erano dei mercatini (Scuola Diaz)” sottolinea la Ubaldi che spiega anche la questione delle bandiere e dei simboli di partito. Il Sel aveva infatti scritto nella nota stampa che il sindaco aveva intimato loro di non esporli. Ma il primo cittadino puntualizza: “Il gazebo deve essere 4×4 o magari 6×6 e il materiale rimanere all’interno perché in caso contrario, bandiere e striscioni appesi, occuperebbero più spazio e non sarebbe giusto, neppure per chi passeggia vicino. I partiti, tutti, Pdl, Udc e altri, non possono fare come vogliono. Non è certo arroganza, ma il Sel non è diverso da nessuno”.
Sul tema di aver vietato o precluso sale e dibattiti, ancora obiezioni e chiarimenti: “Ci sono edifici comunali come la Sala Biagetti occupata spessissimo da riunioni di partito mentre la storia dei quartieri è ben diversa. Non ho impedito nulla, ma c’è stato un disguido: un ambulante di un mercatino aveva dimenticato la chiave e siamo stati persino costretti a rompere il vecchio lucchetto e cambiarlo”. Il primo cittadino, comunque, intende precisare anche i tempi di risposta del Comune, segno della disponibilità dell’amministrazione. La richiesta del SEL, scritta il 29 aprile, è stata protocollata il 3 maggio e subito autorizzata. Conclude il sindaco: “La questione è pura strumentalizzazione”.
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semplicemente ridicola la giustificazione del sindaco, sfido chiunque, dalla Lega al Pd, all’Idv portorecanatese ha dire il contrario di quanto sottolineato nel nostro primo comunicato.
E’ vergognoso il comportamento AUTORITARIO del sindaco.
VERGOGNA!!!!!
Emanuele De Chellis
Ecco, ci siete cascati!!! Dalla “poca” ragione da non fare tanto casino per una diversa posizione, siete passati al torto con tanto di dimostrazione. Fate opposizione seria e costruttiva se ne siete capaci.Toccate punti credibili con contenuti e non uno spostamento di gazebo !!! Soprattutto siate voi credibili poiché in questa maniera siete e sarete sempre INcredibili….Se foste una forza politica a Porto Recanati, seria, non fareste sicuramente tanto fumo per uno spostamento di gazebo, poiché appunto, se foste tale lo stesso spostamento in bilancio con un peso politico consistente e serio, sarebbe al quanto trascurabile. Ponetevi in posizione neutra e provate ad immaginare chi , in questo caso, è piu credibile……Voi che avete detto delle cose, o il Sindaco che ha dimostrato con i fatti l’opposto ? Sia chiaro: sono una persona di sinistra. Non credo che questa vostra sia opposizione…Questa è solo e semplicemente una ripicca inutile, sterile e puerile.