Tagli alle linee e diminuzione delle corse. Con il rischio che a Sforzacosta arrivi un autobus ogni 3 ore, e che altre zone – quelle servite dalla linea 7 e dalla linea 8 in particolare – rimangano scoperte. Sono queste le decisioni che avrebbe preso l’Apm per far fronte al taglio del 5% in termini di km che la Regione ha previsto nei confronti del trasporto pubblico extraurbano e locale.
La questione, però, è ancora aperta: perché se è vero che le mancate risorse e gli alti costi di gestione – su tutti quello del gasolio in continuo aumento – rappresentano un problema per chi l’intero comparto dei trasporti, è vero anche che allo studio c’è una ristrutturazione che penalizzerebbe quelle fasce orarie in cui gli autobus sono più utilizzati dai cittadini, mentre non verrebbero modificate le corse che raccolgono meno utenza.
Il condizionale, però, è d’obbligo: la ristrutturazione sarebbe dovuta partire dal prossimo 1° aprile, ma l’Apm non ha varato un piano definitivo ed è ancora in fase di dialogo con l’Amministrazione comunale ed i sindacati. Fabrizio Costantini della Cisl spiega la situazione: “Macerata ha proposto, con il direttore generale dell’Apm Stefano Cudini, un programma alle Rsu ed alle segreterie provinciali che è un radicale assestamento del proprio programma di esercizio. Non parliamo di piccoli aggiustamenti, ma di una modifica abbastanza radicale. Da parte nostra contestiamo questo piano” continua Costantini “non perché i lavoratori vanno a perder le ore di straordinario, ma perché si potevano fare ritocchi togliendo corse che effettivamente non servono l’utenza. Nelle idee dell’Apm sarebbero eliminati autobus che attualmente girano a metà mattinata e nel pomeriggio, ma verrebbero mantenute le corse serali che sono semivuote”.
C’è qualcosa di positivo nella proposta dell’Apm?
“Sicuramente il fatto che, nonostante l’eliminazione degli straordinari, turni e personale vengano mantenuti. Per fortuna non ci sono tagli da questo punto di vista”.
Cos’è che chiedete in concreto?
“Abbiamo avuto una riunione anche con gli assessori Blunno e Pantanetti. Vorremmo levare quelle corse inutili e mantenere quelle necessarie. Poi pensiamo che si possa ridurre un po’ il servizio nei giorni festivi, perché gli autisti ci segnalano che il trasporto pubblico la domenica non è molto usato. A questo proposito c’è una nuova linea Circolare che lascia fuori alcune zone importanti della città: da quello che so il Comune ha già chiesto un confronto su questo tema all’azienda. La nostra attenzione non è rivolta alle turnazioni di lavoro, ovviamente, ma anche alla soddisfazione dei maceratesi”.
Il piano dell’Apm doveva partire il primo aprile…
“Non credo che ci siano i tempi tecnici per farlo: vanno cambiati gli orari, avvisata la popolazione, ed ormai siamo a fine mese. Penso che saranno pronti dal primo maggio”.
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Ah certo, perchè ne fanno tante di corse!!
figurati..
Il forte aumento della benzina e la crisi economica stanno determinando in molte città italiane un incremento dell’uso dei mezzi pubblici a scapito dell’auto privata. E’ davvero un peccato che questa situazione venga vissuta passivamente con una strategia di minori costi minori servizi che rischia di diventare un circolo vizioso, piuttosto che come opportunità di rilancio del sistema di trasporto pubblico anche nella nostra citta’ . Parafrasando uno slogan un po’ abusato, se non ora quando si proporrà come alternativa reale per una mobilita’ sostenibile ?
La risposta è nella integrazione urbano ed extraurbano. Il risultato sarebbe maggiori corse dei mezzi pubblici e minori costi. Da Macerata a Sforzacosta come a Villa Potenza come a Piediripa transitano decine di autobus blu al giorno ma non possono fare il servizio urbano. E’ ancora sensato con la crisi che c’è ?
Stranissimo il modo di esaminare il trasporto pubblico: i maceratesi prendono poco i mezzi pubblici la domenica per cui tagliamo le linee!! Non è forse il caso di capire perchè le persone non prendono il mezzo pubblico e magari per fare 500 metri in città prendono la macchina?
Secondo me spendono tantissimi soldi di carburante sia per pigrizia, sia perchè non hanno un’alternativa valida nei mezzi pubblici.
Il servizio pubblico funziona bene in tutte quelle città dove l’attesa non supera i 7 minuti ed il servizio è efficiente in tutte le zone.
L’APM, tra l’altro, guadagna tanti soldi dai trasporti per cui DOVREBBE pensare a migliorare il servizio ed a renderlo allettante per i cittadini (gratuità?!).
Batto spesso sui questo punto ma un’azienda (APM) che guadagna nel 2010 2milioni 500mila euro, DOVREBBE investire sul trasporto pubblico.
APM 2010
UTILE NETTO SUI TRASPORTI € 228.305,00
UTILE NETTO SUI PARCHEGGI € 261.629,00
UTILE NETTO SU FARMACIE € 226.568,00
UTILE NETTO SUI SERV.IDRICO € 1.005.106,00
UTILE NETTO SU “ALTRO” € 435.832
invece di sopprimere o di ridurre varie corse di linea , consigliate ai responsabili dell’apm di rimettere i biglettai sulle coriere ,vedrete se pagano tutti …..il bilancio si alza.