Giovanni Lattanzi, componente dell’assemblea provinciale del Pd, critica così le recenti affermazioni del segretario provinciale Roberto Broccolo (leggi l’articolo) che ieri ha comunicato il suo sostegno a Giulio Silenzi e Francesco Comi in vista delle elezioni comunali di Civitanova e Tolentino:
“Ho letto attentamente le dichiarazioni di Angelo Sciapichetti e l’appello al PD provinciale di intervenire per la candidatura a Sindaco, ma mai e poi mai mi sarei aspettato un segretario provinciale che esprimesse una propria preferenza. Un segretario che non ha mai detto nulla su ciò che succede nella nostra provincia e dopo un lungo sonno si sveglia e afferma che una candidatura è meglio di un’ altra. Il segretario di un partito è il segretario di tutti e non di alcuni. Non si è data la possibilità di discussione all’assemblea provinciale, nonostante l’avessimo posta sia a dicembre che a gennaio – dichiara Giovanni Lattanzi dell’assemblea Provinciale del PD e esponente di Modem dall’estero dove si trova per un progetto di cooperazione- . Un segretario tifoso non è un segretario, durante le elezioni provinciali i rappresentanti che si rifanno ad un’ area sono stati fatti fuori e adesso si è risvegliato il “non segretario” e comincia a fare il tifoso per escludere ancora una volta chi fa parte di un’ area specifica. Ormai la discussione nel partito è diventata uno sport che non piace, piace di più scegliere tra pochi, organizzare primarie autoconfezionate ma non contemplate nello statuto del PD. Si voleva trovare un candidato unico del PD? Si facevano le primarie di partito per tempo e sarebbe stato tutto più semplice, invece parlare di primarie del PD come momento di discussione tra tutti gli elettori pare faccia paura. Mi spiace proprio che il segretario abbia espresso parole contro la possibilità di più persone del Pd candidate, gli consiglio di studiare lo statuto e di ricordare quello che è successo a Macerata, dove le primarie si sono svolte con un doppio turno senza nessun problema, come a Jesi, Torino, in Molise, Firenze e molte altre realtà. Aver paura di quello che è successo a Genova è sbagliato, Genova forse aveva ben altri problemi. Le primarie devono essere vere, invece mettere un bavaglio a chi si vuole candidare o chiedere solo ad alcuni di fare un passo indietro non è corretto, specialmente da parte di un segretario provinciale. E’ ora di dire basta alle scelte fatte tra due o tre persone ma avere il coraggio di fare un Partito Democratico grande, aperto e talmente adulto da non aver paura di rimanere schiacciato da chicchessia. Non si deve avere paura, le primarie devono essere un momento di festa e di discussione aperte a tutti coloro che vogliono partecipare secondo le regole stabilite. Se le primarie (quelle vere) non piacciono agli esponenti autorevoli del nostro partito lo dicano chiaramente, le primarie debbono essere autentiche e il segretario provinciale se voleva trovare un candidato unitario non doveva dire “questo candidato si e questo candidato no” ma forse capire la situazione, sentire tutti e magari trovare una sintesi se ci fossero state le condizioni. Arrivati a questo punto il segretario Broccolo deve fare un bel gesto, che da tempo avrebbe dovuto fare visto che di fatto segretario non lo è, cioè rassegnare le proprie dimissioni”.
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Condivido .
Abbiamo sostenuto con lealta’ e fierezza , la candidatura Broccolo .
Lo abbiamo fatto nonostante a Civitanova , la maggioranza numerica optasse per Montesi , competitor di Broccolo.
Lamentiamo da tempo a Civitanova Marche una situazione di inagibilita’ politica , motivo che ha costretto tre nostri dirigenti ad autosospendersi .
Non siamo mai stati ascoltati .
Sarebbe bastata una riunione , un dibattito aperto……..ed invece niente.
Poi pero’ , quello che alla democrazia non riesce , riesce facile ai caminetti , ereditati dalla gloriosa tradizione democristiana , in particolar modo dalla sua derivazione dorotea.
Continuiamo , liberi e forti , nella strada per il rinnovamento della politica e dei suoi linguaggi.
CHIEDO ANCH’IO , A NOME DI ALTRI ISCRITTI , LE DIMISSIONI DEL SEGRETARIO PROVINCIALE BROCCOLO.
quoto la teoria di Lattanzi
Giovanni il dibattito che si sta innescando non aiuta nessuno e se lo scopo è aiutare il PD siamo lontani. Broccolo, da segretario, non commento per il passato , ha espresso un parere, credo legittimo ha espresso un invito a formare una unità del PD scegliendo nel caso di Civitanova di convergere su Silenzi, altra cosa legittima e doverosa per un segretario, ma stiamo parlando di espressioni di intenti e non bolle papali che come sappiamo non vanno discusse. Poi come ovvio ognuno si adegua o non si adegua, assumendosi le proprie responsabilità, Come componente dell’assemblea provinciale mi chiedo le dimissioni di Broccolo sono solo un atto di solidarietà verso Giorgio? Quindi deduco che per il passato hai taciuto ed ora parli solo per difendere un collega di MODEM,mentre altri hanno cercato di richiamare l’attenzione del partito provinciale sia su singoli argomenti, che più in generale sui temo della provincia e verso i temi nazionali. In molti io compreso, stiamo vivendo questa stagione d fine inverno e inizio primavera con fastidio, di colpo il partito si risvegli solo su fatti legati alla lotta dei personalismi in corso, i temi dietro la città, Civitanova e Tolentino sono lontani dall’orizzonte politico che guida questo risveglio. Non condivido la tua esternazione che non aiuta Giorgio, non aiuta il PD, e quindi è solo un fastidio che dovranno vivere gli iscritti, e che porterà acqua al calderone di chi vede una lotta tra personalismi a CIVITANOVA MARCHE, facendo incorrere il PD in una nuova probabile sconfitta.
Ma il problema provinciale resta aperto. Fraterni saluti
organizzare primarie autoconfezionate ma non contemplate nello statuto del PD.
Se non sono contemplate, come dicono molti, hanno una valenza politica ben precisa: si vuole (in spregio allo statuto) imporre un nome
Con queste premesse verticistiche (a cui Silenzi tra l’altro ci ha abituato in Provincia dove, con una propaganda incentrata tutta su se stesso -stile Berlusconi- è riuscito a perdere un’elezione dove chiunque altro avrebbe vinto) è chiara l’intenzione di far diventare, almeno a Civitanova, il partito sordo e grigio un suo bivacco di manipoli
Auguri
A Civitanova nessuno impone nessuno… Come in ogni democrazia si vota! Alle primarie di coalizione ben 3 esponenti del PD parteciperanno alla competizione: nessuno lo ha impedito! quindi basta parlare di imposizioni… Detto questo credo sia giusto che gli iscritti ad un partito, come ad una qualsiasi associazione, possano esprimere un proprio gradimento, non vincolante, sui candidati. A Civitanova ben 280 iscritti si sono espressi…in maniera chiara! Ora che esponenti ISCRITTI allo stesso partito critichino quanto avvenuto, non rispettando chi nella massima libertà e autonomia si e’ espresso, e critichino un segretario provinciale che non fa il tifoso, ma registra semplicemente quanto espresso in maniera democratica nel circolo di Civitanova mi sembra allucinante. Francamente parlare di un circolo dove non c’è libertà di espressione e’ delirante, quando chiunque si può candidare, il coordinamento e’ eletto democraticamente, le assemblee ed i frequenti incontri con la citta’ sempre molto partecipate! Basta con il PD dei Tafazzi! In democrazia si discute, anche animatamente,ma poi si accetta il risultato delle urne (anche quelle interne). L’avversario del PD e’ qs destra che in 20 anni ha ridotto Civitanova alla frutta, o no?!?
ancora non avete capito che il problema del pd provinciale è solo UNO…………………………
Ricapitoliamo .
Roberto Broccolo , e’ espressione di un’ampia e variegata volonta’ politica.
Alle primarie interne che lo hanno visto contrapposto a Montesi , e’ risultato vincente .
Civitanova Marche , ha espresso , in senso capovolto , quello che e’ stato a livello provinciale il risultato definitivo.
Molti di noi , caro Francesco , lamentano problemi di agibilita’ politica nel circolo.
Tu non li vedi , ma se tre “dirigenti ” si sono autosospesi , qualche ragione l’accamperanno pure.
Avremmo gradito , che il segretario provinciale che abbiamo sostenuto , ascoltasse le nostre ragioni , e successivamente decidesse in piena autonomia.
Tutto qui.
Questa richiesta di democrazia , non e’ stata osservata.
Si e’ preferito ripercorrere vetuste liturgie da caminetto politico.
A questo punto nasce per molti di noi un preblema di coerenza , che trova esplicitazione nella richiesta di Giovanni.
Per quanto riguarda le primarie , condivido l’appello ad abbassare i toni.
Presentiamoci alla citta’ con i tre candidati emersi dalle primarie interne , mantenendo un profilo unitario e di rispetto reciproco.
PER LA CIVITANOVA CHE SARA’ ! .
E’ utile ricordare che lo Statuto del Partito Democratico non prevede la consultazione tra gli iscritti per la designazione del Candidato Sindaco. Sarebbe opportuno, ogni tanto, leggersi lo Statuto del Partito …..
CAPO IV
Scelta delle candidature per le cariche istituzionali
Articolo 18.
(Elezioni primarie per le cariche monocratiche istituzionali)
1. I candidati alla carica di Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione vengono scelti attraverso il ricorso alle primarie di coalizione.
2. Il Regolamento per lo svolgimento delle primarie di coalizione, definito d’intesa con le forze politiche alleate, è approvato con i voti favorevoli della maggioranza assoluta dei componenti della Direzione del Partito Democratico del livello territoriale corrispondente. Tale Regolamento stabilisce le norme per l’esercizio del diritto di voto, le modalità e i tempi per la presentazione delle candidature e la convocazione della consultazione, disciplina la competizione per la fase che va dalla presentazione delle candidature alle elezioni, fissa modalità rigorose di registrazione dei votanti e di svolgimento delle operazioni di voto.
3. Nel caso di primarie di coalizione, gli iscritti al Partito Democratico possono avanzare la loro candidatura qualora essa sia stata sottoscritta da almeno il trentacinque per cento dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente, ovvero, da almeno il venti per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale.
4. Qualora non si svolgano primarie di coalizione, si procede con le primarie di partito, a meno che la decisione di utilizzare un diverso metodo, concordato con la coalizione, per la scelta del candidato comune non sia approvata con il voto favorevole dei tre quinti dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente.
5. Nel caso di primarie di partito, la candidatura a Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione può essere avanzata con il sostegno del dieci per cento dei componenti della Assemblea del relativo livello territoriale, ovvero con un numero di sottoscrizioni pari almeno al tre per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale. Nel caso di primarie di partito, qualora il Sindaco, il Presidente di Provincia o di Regione uscenti, al termine del primo mandato, avanzino nuovamente la loro candidatura, possono essere presentate eventuali candidature alternative se ricevono il sostegno del trenta per cento dei componenti della Assemblea del relativo livello territoriale, ovvero di un numero di sottoscrizioni pari almeno al quindici per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale.
6. Le primarie, di coalizione o di partito, per la scelta dei candidati a Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione, si svolgono con il metodo della maggioranza relativa.
7. Non si svolgono le elezioni primarie di coalizione o di partito nel caso in cui, nei tempi prescritti dal Regolamento, di cui il comma 2, sia stata avanzata una sola candidatura alla carica oggetto di selezione. Tale candidatura diventa automaticamente quella del PD alle elezioni.
8. Qualora il Partito Democratico aderisca a primarie di coalizione per la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri è ammessa, tra gli iscritti del Partito Democratico, la sola candidatura del Segretario nazionale.
9. Per le elezioni dei Presidenti di Regione, nonché dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia dei capoluoghi di Regione, il Segretario nazionale, qualora ravvisi elementi che pregiudichino l’indirizzo politico generale del partito, può chiedere all’organo dirigente del livello territoriale competente di riesaminare le decisioni assunte in ordine agli accordi di coalizione e alle modalità di selezione delle candidature. In tale caso, l’organo dirigente del livello territoriale competente è chiamato a riesaminare la decisione nei sette giorni successivi.
@ G. LATTANZI
E’ un altra puntata della TELENOVELA con sempre lo stesso REGISTA ,
aspettiamo come sara’ la fine ??????
E chi sarebbe il regista ?
A Giovà ….. Il tuo intervento sotto dettatura di Berdini è proprio strampalato !!!!! Berdini ti fa dire cose incredibili e false. Capisco che l’area MODEM sia un altro partito all’interno del PD, ma difendete cause perse perchè arrampicarsi sugli specchi……. fa scivolare !!!
Credo sia ora che i MODEM vadano con Vendola (sempre che siano accettati).
Tutto nasce dal fatto che Berdini non ha consensi in città e perderà alle primarie di coalizione. Ecco allora l’attacco al Segretario del PD. Altrimenti non si capisce: se Silenzi nessuno lo vuole vorrà dire che alle primarie di coalizione farà un flop !!!! Perchè preoccuparsi ancora di tagliargli le gambe ??
La risposta è ovvia…. Berdini NON HA CONSENSI e per avere qualche possibilità DEVE FAR FUORI SILENZI.
E tu Giovà…. che gli scrivi gli articoli sei caduto nella stessa contraddizione.
Anche la critica alle primarie interne è incredibile. Secondo voi gli iscritti del Partito dovrebbero solo essere semplici spettatori di chi vuole candidarsi come proveniente dal PD. Secondo voi dovrebbero pagare la tessera e poi ritrovarsi chiunque candidato, senza poter dare indicazioni. Bei democratici i MODEM !!!!
BAH !
Dimenticavo……
@Ciava
Ma di che stai parlando ????? Ma registrati quando parli o scrivi !!!!
Ciava stai sulla Luna e non a terra. Il problema è che hai scambiato la Luna per la Terra !!!
Loro (il folto gruppo del Ciava) sarebbero stati incatenati dalla maggioranza del Partito, frustati, obbligati a non far proposte. Quindi eroicamente si sono messi di traverso. Punto e basta !!! Il bello è che vogliono la leadership del Partito !!!!
E’ un pezzo che il vostro far politica è …. PARTITO !!!
Come non concordare con gzibibbo…
gzibibbo … chi è costui ? Certo, affermare che Modem dovrebbe andare con Vendola basta e avanza per qualificare l’occulto personaggio …. che si basa sulla centralità civitanovese dell’intero scibile umano dimenticando che esistono persino altre realtà e valutazioni che vanno oltre (per fortuna) Citanò. La richiesta di dimissioni del Segretario Provinciale Broccolo (che sottoscrivo in toto) non muove solo dall’atteggiamento assunto in questa tornata di Primarie, ma su un comportamento più complessivo che ha volutamente ignorato le diverse posizioni che legittimamente possono esserci in un partito democratico, preferendo ripiegare suo soliti personaggi non so a garanzia di cosa. Ho l’impressione che più che uno Zibibbo sia una più prosaica gazzosa … ma magari mi sbaglio .. in fin dei conti sono di Modem …..
………….e come ebbi a dire ad un ” illustre ed autorevole ” democratico Civitanovese : ” Noi non siamo gassose , noi siamo champagne allo stato puro ” :
PER LA CIVITANOVA CHE SARA’ ! .
le dimissioni di Broccolo chieste da Lattanzi sono solo strumentali, dal momento che per mesi il silenzio ha regnato sovrnao all’interno del PD provinciale, e guarda caso solo in occasione della ennesima candidatura di Giorgio ad ogni tornata elettorale , la cui attività politca nella città è pressochè nesistente da molto tempo. lattanzi e la sua corente protesta per la dichirazione di Brooccolo che ripeto legittima chiede una unità del partito alle primarie, e espriem una valutazione politca, forse Broccolo deve prendere ordine da LATTANZI? per quale motivo? nn site più parte della maggioranza provinciale così come è uscota dal congresso e questo da tempo, non da oggi. Nn ho sentio Modem dire qualsiasi cosa sui temi politci in agenda nella nsotra reatà teritoriale, forse per voi contestare significa nn contribuire al dibattito? credo che oramai Broccolo sia un a questione di secondo piano, qui si pone una questione di riflessione nazionale sul nostro partito, che da tempo è in tensione da attaggiamenti che mettono in discussione la natura del partito. credo che nn esistono più le stesse condizioni dell’ultimo congresso, e che la rappresentazione parlamentare nn rispsecchi l’orentamento sia dell’ultimo congresso, che dello stato politico attuale degli iscritti al PD.