di Alessandra Pierini
La “puzza” del Cosmari invade la sala consiliare del Comune di Macerata in una delibera che, presentata dalla Giunta, è stata approvata ma ha sollevato una serie di critiche da parte dell’opposizione.
In seguito ai sopralluoghi fatti nell’impianto l’Arpam ha dichiarato che «lo stato dello stabilimento non consente il contenimento adeguato della diffusione dei cattivi odori», che «non sono stati adottati tutti gli accorgimenti tecnico-gestionali prescritti nell’Autorizzazione Integrata Ambientale» e per finire che «il sopralluogo nelle aree dell’impianto ha consentito di accertare una diffusione generalizzata di cattivi odori dovuta a strutture e procedure di lavorazione», la Giunta ha proposto una delibera volta ad ottenere da parte del consiglio comunale un mandato per assumere le iniziative utili perché Cosmari adotti gli accorgimenti e i rimedi tecnici per l’eliminazione delle cause di diffusione dei cattivi odori , senza escludere l’apertura di una formale controversia col Cosmari.
Prima ancora di iniziare la discussione, la critica è arrivata dalle file del Pdl e in particolare dal capogruppo Fabio Pistarelli che ha criticato la forma dell’atto («riteniamo che questa non possa essere considerata una delibera ma piuttosto una mozione. Non si è mai visto che la giunta delibera di dare ampio mandato a se stessa di fare qualcosa») per poi entrare nel merito e dichiarare: «Da sempre c’è la puzza, Macerata ha avuto da sempre un consigliere di amministrazione che è stato nel cda fino a un mese e mezzo fa, perchè allora si comporta come se fosse estranea e sta spostando la questione su un piano politico?Il sindaco fa populismo? Usi allora le sedi opportune e in consiglio ci dica perché è fallita la trattativa Smea Cosmari, ci si dica quant’è l’incidenza dei costi del personale amministrativo visto che la Smea serve 5 Comuni e ha 9 elementi che costano 522.000 mentre Sintegra serve 53 comuni e ha 4 dirigenti per un costo di 193.000 euro. Non vorremmo che certi strumenti venissero utilizzati per non parlare dei veri nodi della questione. La situazione è molto seria».
Al capogruppo hanno risposto in coro i consiglieri del Pd a partire da Marco Menchi, residente a Sforzacosta, che ha sottolineato «l’impianto è obsoleto e serve a bruciare non più del 15% dei rifiuti della provincia. L’aumento dell’umido provoca cattivi odori. Bisogna secondo noi trovare depositi chiusi e utilizzare l’ecoindennizzo per delle analisi ulteriori sull’impatto del Cosmari sull’aumento dei tumori », per poi continuare con Narciso Ricotta «dobbiamo dare una risposta ai cittadini dicendogli se siamo capaci di ridurre le puzze» e concludere con Bruno Mandrelli «in questo atto c’è una richiesta di sostegno del consiglio comunale su una serie di iniziative che potrebbero essere svolte in autonomia ma è una richiesta importante e credo invece che quando la Giunta prende decisioni importanti, sarebbe bene una comunicazione al consiglio comunale».
Dal canto loro i consiglieri di minoranza hanno sottolineato l’inutilità della delibera con Pierfancesco Castiglioni del Pdl («Questo sembra un atto di ritorsione dopo che si è interrotta la trattativa Smea Cosmari. Se la Smea fosse stata acquisita, le puzze sarebbero sparite?»), con Giorgio Ballesi dell’omonimo comitato («pensate davvero che io possa appoggiarvi in una controversia con il consorzio senza sapere di che si tratti.Io non mi rendo complice di azioni che vogliono da una parte accarezzare la gente e dall’altra colpire il Cosmari?»), con Deborah Pantana del Pdl («in passato il sindaco nei suoi interventi parlava del Cosmari in termini di efficienza e nel 2008, quando denunciavamo le puzze diceva «un miglioramento c’è stato».
Oggi la maggioranza si è finalmente accorta della puzza. L’ecoindennizzo è sempre stato destinato ad altri, a Sforzacosta non ci è mai arrivato e Macerata vive un isolamento all’interno del Cosmari creato dal sindaco») e per finire Claudio Carbonari del Pdl («Questo foglio è una farsa, è una presa in giro per i cittadini specie di Sforzacosta. Il Comune è rappresentato nell’assemblea dei soci, che cosa ha fatto il rappresentante visto che questa storia va avanti dal 2008? Il Cosmari è l’unico inceneritore della regione, andate a chiedere i soldi nelle sedi opportune. Questo atto non è esaltazione del consiglio, è il più profondo atto di accusa che l’amministrazione fa della sua incapacità. Mi si dica perché Smea Cosmari non è andata a buon fine, perché è aumentata la Tarsu, perché non decolla la differenziata.
Oggi con questo foglietto non risolviamo niente, tanto meno la puzza».
Amaro il commento del sindaco Romano Carancini:«Ha prevalso la polemica e nessuno ha colto che questa delibera tende ad esaltare il consiglio comunale. Il problema di una frazione, problema di tutti».
Approvati gli emendamenti presentati da Ivano Tacconi(Udc) per chiedere un’azione politica volta a prevedere un controllo unitario del consorzio attraverso la predisposizione di un progetto tecnico di riconversione dell’impianto, di Marco Menchi (Pd) per auspicare che la data dell’assemblea sia resa nota con anticipo per consentire la partecipazione e di Michele Lattanzi (Comunisti Italiani) che ritiene importante la comunicazione al Consiglio Comunale riguardo le azioni che la Giunta intende prendere.
La delibera è stata approvata con i 18 voti favorevoli della maggioranza, il voto contrario di Uliano Salvatori del Gruppo Misto e l’astensione di Francesca D’Alessandro e Fabrizio Nascimbeni di Macerata è nel cuore e di Giorgio Ballesi della Lista Ballesi. Il Pdl è rimasto fuori dall’aula.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Oggi ho avuto l’ennesima prova di quanto sia oramai inefficace la politica! Questa delibera è una presa per i fondelli ai cittadini, farcita di buoni propositi ma di nessun effetto pratico! Ovviamente tutti siamo contro la “puzza” che viene emanata dal Cosmari, ma nella delibera non è contenuto nessun elemento che ci chiarisca in che modo si intenda porre soluzione al problema! Sono uscito dal consiglio davvero sconfortato! Probabilmente si interverrà in modo deciso solamente quando saremo in una situazione d’emergenza, quando sommersi dalla “puzza” e dai sacchetti d’immondizia dovremo far risolvere il problema dai tecnici!!!! Magari la colpa è la mia che non riesco a capire questa politica!
Ma un bel monitoraggio per vedere se negli ultimi 15 o 20 anni nella zona attorno al Cosmari (Sforzacosta, Pollenza, Tolentino) sono aumentate le patologie tumorali, le leucemie, le bronchiti croniche, se ci sono stati aumenti di aborti spontanei, nascite di bambini malformati in misura superiore alle medie nazionali, ecc. ecc…..NO????
….ci sono impianti che gestiscono 400 tonnellate giorno di rifiuti..che non puzzano. Il cosmari, che gestisce la monnezza di 4 gatti…puzza da fare schifo. Che sia fatto male l’impianto?? che sia gestito male l’impianto??? Provare a rivederlo? rifarlo??
Era ora!!!!
Ho deciso, mio malgrado, di intervenire per dire la verità sull’ambiguità e ipocrisia della politica maceratese per quanto riguarda la questione CONSMARI discussa in Consiglio comunale. Durante l’amministrazione Menghi lottai ferocemente per fare chiarezza. Quando commissionammo all’Università uno studio sulle modalità di monitoraggio dei fumi del camino, da cui risultò che nessuna misura era stata fatta sulle eventuali ricadute da diossina e metalli pesanti, cento destra e centro sinistra si sbrigarono a mandarci a casa. Durante la prima campagna elettorale del 2000 pubblicai in un articolo i risultati dello studio che nessuno a parte noi aveva divulgato e intimidatoriamente il presidente del CONSMARI dell’epoca mi denunciò per diffamazione a mezzo stampa (ridicolo no? Quando uno virgoletta i risultati di un certificato ufficiale!), ovviamente fui assolto con formula piena. Durante l’amministrazione Meschini presentammo diverse mozioni sull’argomento, ne voglio solo ricordare due. La prima alla fine della prima legislatura Meschini impegnava l’amministrazione affinché la lavorazione dell’umido, fonte dei cattivi odori, venisse dislocata in altro sito. La mozione passò con cinque voti favorevoli e tutti gli altri astenuti. Ripresentammo la stessa mozione nella seconda legislatura Meschini, perché l’amministrazione non aveva mosso un dito in tal senso e fu bocciata sia dal centro destra che dal centro sinistra. La seconda mozione impegnava l’amministrazione affinché i sistemi di monitoraggio del camino del COMSMARI fossero in linea con la Direttiva Europea non recepita all’epoca dall’Italia e riguardava soprattutto una misurazione in continuo di diossina e metalli pesanti. Tale mozione fu bocciata! Il sottoscritto e Anna Menghi abbiamo dedicato tempo e fatica su tale questione, ma nessuno ci è venuto dietro soprattutto i cittadini di Sforzacosta che oggi continuano a piangere lacrime di coccodrillo. Sono soddisfatto di quello che ho fatto e ne sono orgoglioso, perché in coscienza, come Anna Menghi, so abbiamo fatto il nostro dovere di amministratori prima e di consiglieri poi, ma so altrettanto che ho perso 13 anni inutilmente dietro ai problemi dei maceratesi!
Non credo che Nascimbeni non capisca la politica, anzi, forse questa politica Maceratese è difficile da capire per tutti.
Ringrazio, quale residente di Sforzacosta, Placido Munafo’ e Anna Menghi rassicurandoli sul fatto che non tutti i residenti dormono o continuano a piangere lacrime di coccodrillo…
Sul merito dell’indagine sul Consmari non aggiungiamo altro perchè la situazione sembra sempre più tragicomica, dal lato della politica.
Molto addolorato invece per l’incidente capitato ieri sera, toccato ad un povero operaio .
Come al solito , in italia, quando capitano gli incidenti si incomincia ad indagare sul processo di produzione…Accadrà sicuramente anche quì, come al solito
La sitazione del Consmari, in maniera molto semplicistica è la seguente:
il consorzio, è formato da tuttii comuni della provincia di Macerata, i quali quindi si prendono oneri e onori. Tale impianto è ormai obsoleto e nel raggio di pochi km si sono sviluppate molte zone residenziali, oltre ai campi coltivati che ci sono sempre stati. Il CONSMARI puzza, fa uscire dal suo camino sostanze cancerogene, ok la soluzione è quella di chiudere tutto oppure spendere diversi milione di euro per rimodernare l’impianto. La seconda ipotesi non la prendiamo neanche in considerazione, visto la penuria economica dei comuni, per quanto riguarda la prima, tutti si girano dall’altra parte, perchè spegnere l’impianto vorrebbe dire o tenersi l’immondizia a casa, o triplicare la già scandalosa TARSU, visto che qualche altro comune dovrebbe bruciare i nostri rifiuti e produrre compost.
Io invito i manifestanti a rimuovere la parola “puzza” dalle loro proteste.
Occorre concentrare gli sforzi per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’alta pericolosità di questi impianti.
dopo la puzza arrivano le malattie….