di Alessandra Pierini
«La Commissione Ambiente e Territorio stigmatizza l’atteggiamento dell’amministrazione e degli uffici che, non presentandosi alla riunione, delegittimano il ruolo della stessa commissione. Chiediamo perciò più rispetto per la nostra istituzione». Sarà in sostanza questo il contenuto di una comunicazione che i componenti della Commissione indirizzeranno al presidente del consiglio Romano Mari e alla stessa amministrazione. L’ordine del giorno della riunione prevedeva la discussione della proposta di delibera di indirizzi in merito al PCL 22 (lottizzazione di Villa Potenza comprensiva del nuovo campo sportivo), provvedimenti in merito ai limiti fissati dalla legge regionale sulla procedura Suap e la sistemazione dei gazebi dei fiorai davanti all’ingresso del cimitero ma, a detta dei consiglieri, l’amministrazione ha considerato le questioni da discutere non urgenti e non si è presentata all’appuntamento, pur invitata.
«Non è la prima volta che succede» ha sottolineato Michele Lattanzi (Comunisti Italiani della Federazione per la Sinistra). «E’ grave – ha continuato Deborah Pantana (Pdl) – che siamo costretti a pretendere qualcosa che è previsto dallo statuto e dal regolamento». Critico anche Guido Garufi (Idv): «La costante è che, dato l’input, questo non viene seguito dagli uffici e questo emerge in maniera significativa per il PCL 22. Il fatto evidenzia l’improduttività degli uffici». Voci fuori dal coro quelle di Daniele Staffolani del Pd e di Antonio Carlini di Pensare Macerata che hanno votato contro la decisione di inviare una formale comunicazione sull’accaduto. Massimo Pizzichini (Udc), contrariato per la mancata discussione dei punti previsti dall’ordine del giorno, non ha partecipato a nessuna votazione.
I consiglieri lamentano il fatto che le decisioni prese in commissione non si trasformano in atti e delibere e per risolvere la situazione il presidente Luigi Carelli ha deciso, d’accordo con gli altri componenti, che d’ora in poi la Commissione lavorerà solo in fase redigente, ciò vuol dire che si rivolgerà direttamente agli uffici per proporre gli atti che verranno poi discussi. I primi atti che prenderanno questo nuovo iter saranno proprio la delibera relativa al PCL 22 e quella sui gazebi dei fiorai: le strutture realizzate di recente, infatti, non sono sufficienti e il piazzale del cimitero è stato nuovamente invaso di tendoni e bancarelle.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
“… A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire,
Non so se son peggio le balle, oppure le facce che riescono a fare…”
Staccate la spina…. Fate realmente qualcosa per il bene della città: ANDATE TUTTI, TUTTI, TUTTI A CASA…..
Parafrasando:
1, 10, 100 COMMISSARI PREFETTIZZI!!!
la più litigiosa giunta di sinistra di tutti i tempi. Per favore quando ci sarà da sfiduciare votate si (non come la volta scorsa che aveta fatto finta di niente), per carità basta
“SALTA LA SEDUTA”, “LA COMMISSIONE SI RIBELLA”. Carancini, “buttati ch’è morbido”! Carelli, hai lanciato il guanto della sfida. Alle Vergini c’è il convento dei Carmelitani. Il duello finale si potrebbe effettuare dietro quelle sacre mura, vicino al laghetto dove le papere strusciavano il sedere. Come arbitri vedo bene: CERASI che finchè non li vede stesi entrambi in simultanea, piange per le sorti di Gerusalemme; l’altro potrebbe essere BONIFAZI, che potrà raccogliere in teca dorata il sangue dei vinti e prendere preziosi appunti sulle varie finte e controfinte. Dovrà necessariamente presenziare anche tutta l’opposizione, anche se distrattamente e per finta. Il prof Pizzi potrà distribuire biglietti omaggio per la disfida e chiedere il rimborso al C.d.A. dello Sferisterio. Vietato piangere lacrime di coccodrillo, potrebbe infastidirsi quello appeso in Chiesa.
complimenti Mus simpaticissima; tu invece osserverai e scriverai un’opera che inizia così… Cantami o diva del pelide (metti tu il nome del vincitore) che infiniti addusse lutti ai maceratesi (peraltro tutii meritati).
complimenti ancora.
Penso che il sindaco non avrà nessuna difficoltà a far capitolare Carelli.
Dopo, però, chi ci metteranno i vari ‘compagnucci’ di merende?????
Se finora, infatti, è stato molto facile mandare allo sbaraglio il Carelli contro-tutti e contro ogni logica, detto anche il ‘procura: arrestami… sono io’…. non sarà altrettanto facile trovarne un altro di siffatta ‘intraprendenza’.
Starà dalla parte di Pantana, di Carelli, di Lattanzi o di Garufi? Dico di me stesso visto dall’esterno. Vale a dire: sarà di centro, di sinistra, di centrosinistra o di centrodestra? Perché va d’accordo con tutti i componenti della commissione urbanistica che lamentano l’atteggiamento della Giunta…
Fossi in voi mi chiederei: possibile che gli unici angeli della situazione siedano tra gli assessori e il sindaco? Possibile che tutti gli altri siano manovratori? Ma scusate, non li abbiamo forse eletti noi?
In forza della rappresentanza, non siamo noi?
Filippo,
a parte che io non li ho votati e come me moltissimi altri…. ma che discorso è?
Spiega meglio ciò che vuoi dire. Se pensi che la commissione abbia delle ragioni, esplicale, può darsi che ai più sfugge un punto di vista diverso.. magari più obbiettivo..
@ mus
Godibilissimo il tuo intervento….
Anche se io non oserei sperare a tanto, mi basterebbe che (in brevissimo tempo: diciamo da qui a Natale 2011) tutti questi nani, portaborse, affaristi, saltimbanchi e ballerine scomparissero definitivamente tra i rottami della Storia….
@ axel
Vuoi mettere che non li hai votati?
Tu solo mazziato, noi anche cornuti 🙂
Eppure sindaco e giunta avevano promesso a villapotenza che si sarebbero impegnati a far partire il nuovo campo in tempi brevissimi, cosa fanno allora? Non si presentano, Pinocchio aveva più stile!
VERGOGNA!!!! Tutti a casa
@ axel munthe
A me pare abbastanza palese, la questione: dal regolamento e dallo Statuto risulta che le commissioni hanno potere redigente (volendolo). In particolare la commissione urbanistica, presso la quale devono passare tutte le proposte di delibera di Giunta, prima di andare in Consiglio. Questa commissione, inoltre, ha anche il potere di indirizzo generale (non sono né un politico né un tecnico, quindi mi scuso se il linguaggio non è preciso, ma questo è il senso: auspico semmai che qualche giurista intervenga a correggere il mio linguaggio con i termini appropriati).
Che è successo, dunque? E’ successo che la Commissione ha convocato delle riunioni alle quali ha ovviamente invitato i membri della Giunta; e i membri della Giunta le hanno disertate. Allora la Commissione, che ne ha facoltà, ha deciso di riunirsi lo stesso mettendo in atto i propri poteri redigenti.
Questo atteggiamento non è una prepotenza: è un diritto sancito dalla Carta.
A maggior ragione se la Giunta, convocata per discutere i problemi e deciderne insieme le soluzioni, fa spallucce e non si presenta.
Al di là della spettacolarizzazione nei commenti – che un po’ è nelle cose, specie in un magazine – mi stupisce che nel piccolo si ripresenti quello che accadeva a livello nazionale con Berlusconi (che metteva il Parlamento e le Commissioni in condizioni di non lavorare) e che a livello locale il giudizio popolare si ribalti.
La Commissione Ambiente e Territorio mi sembra in costante disaccordo con l’Amministrazione, anche se l’amico Carelli assume qualche decisione almeno sconcertante, ma andando oltre le mie opinioni, che possono anche essere non condivise, perché unitamente ad altri consiglieri di buona volontà, almeno apparentemente consenzienti, non coglie l’occasione del voto per il prossimo bilancio e sfiducia questo sindaco? Avremmo a Macerata sicuramente un bel risparmio di soldi e di affarismi vari adottando un ben attrezzato commissario prefettizio. Auguri alla Commissione.
Non mi stupisco di nulla, noi dell’Udc abbiamo fatto il possibile per la governabilità di questa Città Capoluogo di provincia, prendendomi spesso anche la nomina di favorire il Sindaco Carancini. Con la fine della Democrazia Cristiana questa città si è fermata totalmente. E’ nato un centro sinistra che dal sindaco Maulo, modifica tracciato Piani di Ricostruzione si alla Galleria, no al naturale progetto Villa Potenza – Piediripa lasciando sul terreno strutture da cancellare, (la parentesi di Anna Menghi conferma la nostra lealtà politica) poi tutti gli altri sindaci di sinistra: Incompiute a ripetizione, strada Nord solo monconi, rifiuto alla Quadrilatero del tratto Valdichienti – La Pieve (me la faccio da solo), Zona Industriale Valle Verde, Palazzetto dello Sport, nuovo, ampliamento, booo… ci mancava pure la Lube, Centro Fiere, Società Via Trento con ex Vam e risanamento Via G.Valenti, Problemi Quartiere Le Vergini, Ritardi Sferisterio,Parcheggio Rampa Zara con progetto dell’Ufficio Tecnico approvato dalla città. Scuola – Asilo Nido Le Vergini, accordi IRCER per la Scuola di Via Panfilo, Scuola Convitto Nazionale, strada Via Mattei – La Pieve. da ultimo la lottizzazione di Villa Potenza comprensiva del nuovo campo sportivo. I Maceratesi si sono abituati a convivere con queste INCOMPIUTE tanto da prendere per buone le intenzioni (in buona fede) di molti consiglieri comunali che si accontentano di passare il tempo in consiglio comunale presentando sterili Mozioni e Interpellanze. Il vero programma della città è fermo, spento c’è una sinistra litigiosa e sanza programmi frutto di una pericolosa rassegnazione che attraverso il mancato accordo: Smea – Cosmari si nota la vera impreparazione politico-amministrativa. Ora basta.. faccio un appello ai maceratesi di buona volontà, Nè indignati nè rassegnati, riprendiamoci la nostra città, il Bipolarismo ha fallito.Chiediamo di ristabilire un rapporto corretto fra politoca e società. Ivano Tacconi Capo Gruppo UDC Comune di Macerata
sig. Tacconi mi spiega come si concila ciò:
“Ora basta.. faccio un appello ai maceratesi di buona volontà, Nè indignati nè rassegnati, riprendiamoci la nostra città, il Bipolarismo ha fallito.Chiediamo di ristabilire un rapporto corretto fra politoca e società”
con il fatto che quando c’era da sfiduciare lei non lo ha fatto?
Consigliere Tacconi, una volta, circa 25 anni orsono, a Macerata c’era una signora di oltre 70 anni. Si chiamava Tacconi, proprio come Lei. Andava famosa perché camminava a zinne puntute. Si, a zinne puntute, perché per effetto di una brutta deformazione della spina dorsale, camminava talmente chinata che le vecchie poppe, invece di stargli calate perpendicolarmente all’addome, gli stavano appunto puntute verso terra per forza di gravità.
Simpaticamente, mi faccia dire che Lei me la ricorda tanto, non solo per l’omonimia, ma per la generosa e appassionata sua volontà di mettere insieme cose incompatibili. Lei fa un bello e veritiero elenco, ancorché forzatamente incompleto, di alcune delle tante scelte scellerate, (costate ai maceratesi contribuenti più di 200 milioni di Euro!!!!!) operate dalle giunte di sinistra, però si illude ancora di raddrizzarne le zinne camminando curvo verso terra e dando spesso loro una mano.
Si convinca, nemmeno con un trapianto le zinne torneranno ortogonali!
@ mus rugens,
mi ha ricordato il clima ed almeno una signora ben descritta da Luciano Magnalbò ne “I GIORNI DELL’IRA” (il Messaggero, 15/02/1987):
“Quando dalla kasbha montò la voce che Silvano, detto lo Zaganè, era stato proclamato Console con i voti di adesione della Sportiva e di tutti i circoli periferici, compresi Montirozzo e Le fosse, e con l’astensione della Filarmonica, Sindaco ed assessori, costretti in Comune da alcuni manipoli di rivoluzionari che già sorvegliavano l’androne del Palazzo, bruciarono prudentemente nella stufa del Custode parecchie carte, compulsandosi, nelle more, sul da farsi. Ballesi, raggiunto dalla notizia nella vasca del proprio bagno, rischiò di annegare, dal momento che il posto doveva essere suo.
Dal luogo della congiura, mediante un improvvisato ma efficiente ufficio stampa, l’avvocato Scheggia faceva correre la notizia fra le varie relazioni delle testate audiovisive e cartacee, la prima telescrivente attivata trasmise grosse notizie.
Valori, prontamente avvertito, teneva consiglio con i suoi fidi sotto le volte affrescate del salone con alle spalle, ad assisterlo, gli angeli della grande tela dei seicento: non distante il piano nobile di Palazzo De Vico ribolliva di gioie e di grida di evviva, furono rinvenute alcune bottiglie, antico dono dell’avvocato Nascimbeni, e tracannate malgrado l’odore di tappo. Caos e disordine al n. 59 della via Mozzi dove inutilmente Pasqualetti, ripieno di arti mediatore ma travolto dagli eventi, incassava insulti e percosse da Cossuttiani e Napoletanini in feroce rissa tra loro per stabilire la gestione della vicenda, mentre atmosfera di gelide attese veniva registrata in via XX Settembre dov’erano rimasti solo l’imponente segretaria e l’avvocato Medei.
Micio presposo fumava con bocchino dalla finestra del suo fastoso appartamento all’ultimo piano di Palazzo Costa controllando dall’invidiabile posizione le mosse delle ronde ribelli, gli Istituti bancari provvedevano a rinforzare i portoni, migliaia di vigilantes con giubbetti e mitraglie furono posti a guardia delle casse cambiali, Don Tarcisio Carboni scese in Corso Cairoli con la sua Millecento per portare parole di conforto, pace e speranza, Beirut e i suoi problemi sono lontani, ma non si può mai sapere, se i Musulmani a Macerata c’è solo Alisotti, i Marroniti sono tanti davvero.
Intanto il Console, in vespa e casco regolamentare, percorsi tutti i sensi vietati e forzata la porticina della torre, parlava a gran voce alla folla dalla loggia al di sopra dell’orologio: i punti più qualificati del programma la totale depenalizzazione dell’assegno a vuoto, immediata legittimazione del nove, della toppa e del conchè, mutui agevolati per il restauro di sale da gioco, confino a tempo indeterminato di tutta la squadra del buon costume al santuario del Lambro o a Macereto, sequestro e distruzione di ogni titolo in via di protesto, assegni familiari a diversi e ragazze di vita ufficiali ed occulte.
Mentre convulse discussioni venivano intavolate a palazzo del Governo – salutati gentilmente dal Prefetto tutti gli intervenuti, tra cui rappresentanti della triplice sindacale, il panciuto Peroni della Usl ed il Cavalier Medori per i reduci di guerra – fu scelto, per l’eloquio suadente e facile, il penalista Formica per i contatti con i frondisti, e dal pacchetto improvvisato di fronte a San Paolo fece a Silvano un discorso affatto sciocco tale, riteneva, da robbonirlo: ma dopo pochi minuti fu catturato, spogliato dell’orologio e del borsellino, rinchiuso nella farmacia centrale che intanto era stata saccheggiata di tutto l’amaro Giuliani e dei vari tipi di Control.
Mentre gli stati nuovi erano già stati sottoscritti presso il notaio Cardarelli, rogito d’urgenza e non pagato, e la rivoluzione sempre s’incentrava nella piazza, dai vicoli circostanti i rubizzi reparti speciali di Sposetti, comandati da Sgalla, confluirono minacciosamente al centro, seguiti dalle poche guardie nobili di Rodolfo Tramboni alla cui testa spiccava Maria Pupa, bionda e sottile. Per favorire le forze dell’ordine alcuni commercianti, rabbonendo anche gli animi, distribuirono gratis montoni rovesciati e non, tra i quali ultimi fu poi rinvenuto il vecchio ma sempre valido e prestigioso Ugo Billi.
Il segnale dell’attacco fu dato da Ortenzi alzando il braccio ed agitando la mano con le dita disposte a V: Silvano ed i suoi ribelli furono catturati, condotti in San Giovanni e sottoposti ad una omelia di Don Enea: parecchi vennero meno, qualcuno morì.
Ora lo Zaganè è ristretto a Camerino, in una delle antiche rocche dei Varano, a meditare sui suoi spropositi, e qualche volta capita un amico a trovarlo. La sua riforma è stata annullata, anche se, in definitiva, faceva un po’ comodo a tutti. Un quintale di cambiali, comunque, non s’è più ritrovato”.
(da “L’Orologio del Magnalbò”, a cura di G. BONIFAZI, Pollenza 2010, p. 73)
Bando alle ciance; a me questa “nuova storia” convince sempre meno!
Caro ANONIMO MUS RUGENS, mi dispiace molto che la Signora Tacconi di 70 anni, con una deformazione alla spina dorsale, non sia una mia parente, ne sarei stato orgoglioso. Ringrazi CRONACHE MACERATESI che le permette tutta questa sua triste gloria. Rinuncio, avete vinto voi il dibattito su questa pagina è diventato veramente SQUALLIDO.
@ Mauro Angelo Blanchi
Quale nuova storia?
E’ sempre il solito giochino di mangiafuoco e dei burattini….
@ Tacconi, senior di tutti i consiglieri comunali.
Diversamente da quello che Lei afferma, le idee e le riflessioni non sono mai anonime. Se qualcuno non riesce a percepire il gioco scherzoso con morale finale, è lui a scadere nel peggior anonimato.
Tacconi, non si lasci distrarre dalle zinne della sua omonima, tiri avanti con mutevole fierezza sempre dritto, una volta a dx, una volta a sx, parlando di centro. Mi permetta farLe umilmente notare che non considero bella la Sua richiesta a Cronache maceratesi di mettere il bavaglio a chi non le liscia il pelo per il verso giusto e, ancor più significativo, il suo giudizio sullo squallore di tanti commenti. …. E pensare che volevo farLe un complimento!. La terrò d’occhio per apprendere dalla sua lunghissima esperienza qualcosina di serio e impegnativo. La prossima volta, mi mandi una cartolina postale, invece di un iroso, incomprensibile, piccato commento tutt’altro che squallido, ma un pò fuori luogo.