di Alessandra Pierini
“Ritorno al futuro”: così si intitolava la fortunata saga cinematografica che ebbe grande successo negli anni ’80. Grazie ad un’auto DeLorean trasformata in macchina del tempo uno studente si ritrova catapultato nel passato e cerca di intervenire sull’accaduto per modificare il suo presente. Immaginiamo di fare lo stesso viaggio nella storia dell’opera allo Sferisterio. La nostra macchina non dovrà essere particolarmente potente e ci dovrà consentire semplicemente di giungere al 10 e 11 dicembre 2001, più o meno 10 anni fa quando il consiglio comunale di Macerata approvava la delibera avente come oggetto: «Associazione Arena Sferisterio. Piano di intervento programmatico e finanziario. Provvedimenti». Rispetto alla situazione descritta in quel documento, come ha sottolineato nelle pagine di Cronache Maceratesi l’ex presidente di Macerata Cultura Vittorio Zazzetta (leggi l’articolo ), non è cambiato assolutamente niente. Nel 2001, il debito era in lire e ammontava a 5,8 miliardi e il consiglio parlava di “Azioni concrete da porre in essere molto rapidamente”. Ora, proprio oggi, la situazione politica nazionale ha dimostrato come sia possibile prendere decisioni epocali, in 10 giorni. Per mettere in atto delle semplici scelte che potrebbero essere risolutive per la stagione lirica maceratese, invece, non sono bastati 10 anni e le decisioni continuano ad essere rinviate. Ieri si sono incontrati i due soci dello Sferisterio, Romano Carancini, sindaco di Macerata e Antonio Pettinari, presidente della Provincia che dopo due più di due ore di incontro, definito costruttivo, si sono dati appuntamento a lunedì, quindi un nuovo rinvio di scelte necessarie e urgenti. Dopo le tensioni dei giorni scorsi, i due si sono rasserenati ma non hanno trovato un definitivo accordo. Non c’è di mezzo il futuro del paese, non è una questione fondamentale, non cambia la vita fare uno spettacolo di opera o non farlo. Potrebbe essere questa l’obiezione di molti ma bisognerebbe andare a dirlo a quei lavoratori, una piccola parte del totale, che si sono formati allo Sferisterio, che con passione e amore hanno continuato questo lavoro, che prestano al monumento simbolo della città una tale cura che neanche in casa propria si farebbe altrettanto.
Al momento le certezze sono poche: Giancarlo Del Monaco è il candidato direttore artistico ideale – soprattutto per i rapporti con la Cina – secondo Antonio Pettinari, mentre Carancini, d’accordo con gli altri partner, punta ad una stagione di transizione. Determinante ai fini della decisione definitiva sarà sicuramente il contributo che la Provincia metterà sul piatto della bilancia per scegliere il direttore.
Molti sono gli interrogativi rimasti aperti. In un momento di trasformazione della stagione, non è meglio che ci sia un professionista anziché un traghettatore? Chi rappresenterà lo Sferisterio nei tavoli istituzionali in assenza di un direttore artistico di prestigio riconosciuto? E per la transizione, se è vero che deve essere una fase di rilancio, non sarà bene sfruttare le potenzialità e l’esperienza di chi ha lavorato nel mondo dello spettacolo.
Un altro elemento che lascia perplessi è il fatto che il nuovo direttore artistico dovrebbe accettare un contratto al massimo per 9 mesi, da adesso ad agosto. Quale acclamato e riconosciuto professionista potrebbe accettare di essere trattato al pari di un tirocinante, di uno stagista? Non sarebbe allora il caso di fare comunque un contratto triennale e studiare delle clausole tali che permettano di non incorrere in penali. E’ chiaro poi che se non si farà la stagione non ci sarà nessun direttore artistico. Nell’ambiente fa discutere anche l’idea di un bando internazionale: quale Montale parteciperebbe ad un concorso letterario? E’ questa la domanda che si fanno gli esperti del settore.
Torniamo al 2001, la delibera del consiglio comunale di allora, tra i provvedimenti da prendere ne indica uno quasi categorico: “Non puntare sulle produzioni al Teatro L. Rossi se non accompagnate da specifici finanziamenti che ne assicurino la copertura delle spese anche se i proventi di biglietteria sono del tutto ininfluenti.
Lo scorso anno “Cosi fan tutte” ha dato inizio alla collaborazione con il teatro Le Muse di Ancona che potrebbe proseguire quest’anno con le Nozze di Figaro. Nell’etimologia del termine collaborazione si ritrova il lavorare insieme per un fine comune, ma il fine comune non deve far venir meno la convenienza per i singoli collaboratori. La stessa opera viene proposta dalle Muse mesi prima per cui a Macerata, per una spesa importante, restano solo le briciole. Mentre lo Sferisterio muove gente da tutto il mondo, il Lauro Rossi (tra l’altro con un’opera non inedita), non potrà che richiamare qualche marchigiano e molti maceratesi.
Altro problema che richiede una soluzione immediata è quello del cartellone. Se riusciremo a presentarlo immediatamente, potremmo ancora recuperare qualche tour operator affezionato ma questo vuol dire che il programma del 2013 dovrà essere presentato contestualmente con la stagione 2012. Questo permetterebbe di riguadagnare in immagine, credibilità e naturalmente in soldi. E’ possibile farlo senza una strategia consolidata?
Per finire, il Consorzio Marche Spettacolo sembra essere la soluzione dei mali marchigiani ma finora non ha affrontato problemi pratici importanti. Nell’opera le masse e le scenografie sono le spese più significative e in questo senso il consorzio potrebbe intervenire proprio nella produzione di scenografie e costumi che facciano lavorare i marchigiani. Tra l’altro, se finora in Regione e nel Consorzio lo Sferisterio ha avuto un punto di riferimento solido nell’assessore maceratese Pietro Marcolini, da giugno potrebbe non essere più così visto che Marcolini sembra candidato a diventare direttore regionale.
In questo quadro e visto che il passato ormai è immodificabile, è necessario che politici e amministratori salgano in fretta a bordo della DeLorean per un immediato e urgente “Ritorno al futuro”.
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Due che non si parlano e fanno muro contro muro, devono decidere le sorti dello Sferisterio… dico io perchè buttare i soldi nel cesso? Dato che siamo in un periodo di CRISI come dice Carancini che non può spendere 8000 euro, perchè spendere svariati milioni di euro in questo modo?
NB: PER CRONACHEMACERATESI
VORREI CHE SIA VOSTRO COMPITO UNA VOLTA FATTO IL CDA DELLO SFERISTERIO, CHE CI SIANO COMUNICATI NOMINATIVI E CURRICULUM DEGLI STESSI SCELTI DA CARANCINI E SCELTI DA PETTINARI.
LO VORREI PER UN FATTO DI SERIETA’ DATO CHE IO E TAMARA ABBIAMO UFFICIALIZZATO LE NOSTRE CANDIDATURE E CREDO SIA UN MOTIVO DI INTERESSE PER TUTTI. DETTO CIO’ HO MANDATO EMAIL CERTIFICATA CON CURRICULUM DI 11 PAGINE AL PRESIDENTE PETTINARI, CHE MOLTO PROBABILMENTE NON LO PRENDERA’ IN CONSIDERAZIONE.
LA GENTE, IN OGNI CASO, VEDE E GIUDICA,
GRAZIE!
Travaglio: un curriculum di ben 11 (dicansi UNDICI) pagine?
E la peppa
Io ad uno che non si firma neanche col proprio nome e cognome non gli farei neanche portare in giro il mio cane.
Eppoi quanto sono patetiche queste autocandidature!
Macerata ha fior di artisti che risolleverebbero la stagione grazie al loro amore per la città.
Li facciamo lavorare in giro per il mondo e non li chiamiamo mai a Macerata per un semplice motivo: ANCHE L’ARTE E’ STATA ROVINATA DALLA POLITICA.
Ma cosa ne capisce Pettinari di Lirica? e come si permette di fare nomi? la decisione non spetta al CDA del cui lui fa parte?
In un Paese civile e non pieno di corruttele come il nostro si procederebbe ad una gara mettendo sul piatto progetti e non chiacchiere.
Negli anni ne abbiamo chiamati di personaggi altisonanti che hanno svuotato le casse e lasciato il nulla assoluto (ricordate la Ricciarelli?).
Nell’arte devono andare avanti i capaci e coloro che hanno passione, oggi vanno avanti solo coloro che hanno conoscenze politiche.
Caro Cherubini è stupido quello che dice.
IO innanzitutto ho fatto una candidatura con nome e cognome e con tanto lettera ufficiale e curriculum.
Detto ciò almeno c’ho provato. Lei non ha mandato nulla.
Parla di GARA E PROGETTI, belle utopie, però poi chi giudica? Pettinari? Manzi? Bianchini? Carancini?
Io ho fatto una cosa per la mia città, cosa che lei non fa.
Io almeno ho fatto dei fatti e ho proposto quello che avrei fatto.
Lei scrive un post su CM e dice io farei così, le cose non si fanno con le parole, si fanno coi fatti.
Io almeno c’ho provato, ho fatto 1 cosa cosa che lei dalla sua poltrona non ha fatto e si lamenta solo.
Ora dico, se prenderanno me potrete giudicarmi, LUI CHE GIUDICA E ATTACCA TUTTI,
ma stia sicuro che non mi giudicherà, ma se ho fatto il mio nome è perché posso credere di essere inattaccabile in ogni caso e su qualsiasi decisione, ora lei si fidi e faccia portare a spasso il suo cane dalla Varnelli o dai nominati di Pettinari, sì sì lei sta cambiando le cose sul serio…
Cara Alessandra, bell’articolo,ma occorre fare alcune precisazioni “storiche”. Il debito di 5,9 miliardi era più “grande”. Più tardi si “allargò” con la Ricciarelli. Il debito, nel biennio 2010-2011, a mio avviso, si aggirerà su 1 milione di Euro. Questi i fatti, indipendentemente dagli indotti. Sono pronto a scommesse e non ad accettare “farse” contabili, altrimenti vale la tesi del pollo di Trilussa, o il gioco delle tre carte che si fa a Forcella, a Napoli. Detto questo, parlando di Così fan tutte, obiettp che mi pare “tantino” deliberare 350.00 Euro per un opera, bellissima, per carità, da far invidia alla Idea del Bello di Platone, posta nell’Iperuranio, ma certamente “oggetto” di materia psicoanalitica: come si fa a deliberare una cifra così grande, quando si sa, a priori, che la biglietteria non potrà “incassare” più di 10.000 Euro al teatro Lauro Rossi? Dice bene Cherubini, quando parla della “responsabilità” del Consiglio di Amministrazione. E poi “basta”, e anche qui sono in accordo con Cherubini, basta con questa sorta di provincialismo che vede nello Straniero ( non quello di Camus) il Guru o il Salvatore. Inoltre la tesi del Traghettatore che si “umilierebbe” per il contratto di un solo anno, non la vedo giustificata. Anche Monti, al Governo, non ci starà una vita. Eppure è “bravo”, indipendentemente dalle nostre convinzioni politiche. La mia speranza è che l’Associazione vada verso la Fondazione e quindi dia l’accesso “legislativo” ai privati. Io non ho mai fatto un nome di Direttore-traghettatore, ma sono pronto, carte alla mano, a dimostrare che una buona stagione lirica si può fare, addirittura con un budget ridotto. Al momento opportuno tirerò fuori le carte e i costi “reali” delle Opere, dei registi, dei direttori d’orchestra. Ne vedremo delle belle.
@Garufi
1 -Ma ‘ste cifre dove le gioco, su che ruota? Non aveva detto di chiedere i bilanci a Carancini? Perchè non li chiede e li pubblica? Credo che come uno dell’IDV, dovrebbe chiedere trasparenza immediata…
2 – Lei sa chi sono io, perchè non fa il mio nome a Pettinari?
Almeno fa una cosa fatta bene in vita sua…
Caro Travaglio, forse intuisco chi lei sia, ma, mi creda, non ne sono sicuro, e quindi non mi azzardo.Però le rispondo e con questo tento di chiarire, ancora di più la mia posizione che riguarda tre temi spesso su CM evocati: 1- Bilancio 2- Direttore artistico 3- Ruolo del CDA.
1- Molti amici di CM, e anche giustamente, Cerasi in primis, chiedono le voci analitiche del Bilancio ( e dei vecchi Bilanci), poichè “solo” dal Bilancio preventivo e consuntivo si ha la vera radiografia. Questo è vero, ma, mi creda, è “anche” grossolano. Ovvero, mi spiego meglio e informo che su tale tema ho dibattuto a lungo in maggioranza. Vede: se io, poniamo, delibero una cifra 10 per realizzare un ponte, significa che quel numero è, grossolanamente, ciò che occorre per costruirlo. Se la ditta che costruisce, furbamente, mi presenta un conto terminale di 15 ( e io pago 15), resta abbastanza “facile” definire e individuare la “tecnica” con la quale la Ditta, “aggirando” il vecchio costo sostiene che 15 e solo 15 è la cifra reale che si doveva spendere per quel ponte. Ma volendo fare una indagine seria e analitica dei costi “lievitati”, poichè parliamo di ponti, molte “magagne” possono affiorare. Così non è per un Bilancio di una Stagione lirica. La superfetazione del preventivo trova, mi consenta la citazione appropriata di Montale”, “nascondigli, cripte e buche”, per nascondere-giustificare tale “aumento”. In sintesi, un Bilancio come quello dello Sferisterio non può essere analizzato ( questa è la mia tesi) “solo” da un economista e\o commercialista e\o avvocato, tantomeno da un “amante” della Lirica ( con tutto il rispetto). Al contrario sarebbe necessario, per fare vera luce, la presenza di un esperto. Per esperto intendo più semplicemente una persona informata sui fatti. Per fatti intendo dire “costi reali” di alcuni “segmenti” che costituiscono, nell’insieme, la realizzazione dell’Opera. E per esperto, intendo, ad esempio, una persona che mi possa dire, ad esempio ( ma l’esempio è estensibile), qualora io volessi fare, che so, l’Aida, che se io affitto l’Aida, la scenografia, intendo, da Caracalla, questa mi costa esattamente 25.000 Euro. Questo è un costo certo. E così via, per altri segmenti. L’esperto, poi, poichè giustamente tutti vogliono celebrare Svoboda e i suoi meravigliosi specchi e molti dicono al bar, o per strada, riferisco letteralmente ” facciamo la Traviata di Svoboda, così utilizziamo la vecchia scenografia che è nel magazzeno e così risparmiamo e ci facciamio anche una bella figura” ( tesi incontestabile, dico io) a costoro vorrei chiedere se, nel frattempo, hanno inviato qualche epsrto a vedere cosa c’è rimasto di quella meraviglia. Forse i topi e gli specchi da rifare totalmente. Dunque c’è un costo. A quanto ammonta questo costo? Vorrei chiedere a quelli del bar… Oppure replichiamo lo Svoboda 2, quello di Jesi. Ma in quel caso gli specchi e la scenografia, non fu forse miniaturizzata? Quali specchi Jesi ha esportato fuori. Quelli utilizzabili per radersi la barba al mattino? ( parlo della grandezza). Penso di si. Jesi è un bellissimo piccolo Teatro, si da il caso che il nostro palcoscenico sia il più grande d’Italia. Oltre 90 metri. Non ci siamo. Duqne, concludo il punto 1: il Bilancio di una Stagione lirica è “sempre” enigmatico per le argomentazioni che ho portato. Ma l’enigma si scioglie quando risponderò al punto 3.
2 Direttore Artistico: un Traghettatore, un Guru, un Mario Monti, Un Salvatore? Per quanto mi riguarda un Traghettatore, capace, con le sue conoscenze, di spendere, questo anno, di meno e di fare il possibile. Se è un Traghettatore “civile” si farà da parte quando, e solo quando, ( come Monti), la Politica avrà fatto non un passo, ma dieci, indietro. E’ ovvio che io ho un nome in mente, ma, mi creda, caro Travaglio, io non conto nulla. Sarà, però, mia soddisfazione, dimostrare, con una conferenza stampa, quanto si poteva spendere ( di meno) una volta arrivato il Messia a Macerata. Il Traghettatore avrebbe anche il compito di recuperare tutte, ma proprio tutte, le forze maceratesi che da sempre lavorano e hanno lavorato per lo Sferisterio, perchè è un “insulto” storico e umano far credere alla gente e alla nostra città che la Stagione lirica ( come si chiamava una volta) è nata e cresciuta “grazie”, anche, alla Scuola maceratese che vedo dispersa e disperata. Passo a Tamara Moroni che ho letto sempre con passione e condivisione. Quanto ha scritto su CM ieri l’altro è fondamentale. La tesi della Cattedrale “intorno alla quale” si riconosce la Città, ha bisogno di quella direzione di sviluppo. Tamara sarebbe una donna da utilizzare, per le sue idee, che non sono “solo” dettate dalla passione ma da una esperienza certificata. Sto parlano di Tamara come “protesi” ( mi scuserà Tamara) o “gancio” per lo sviluppo e la realizzazione di ciò che dovrebbe “girare intorno e in città” d’estate, facendo torsione e fulcro sullo Sferisterio. 3- CDA: siamo alle dolenti note.L’attuale nuovo CDA dovrà, a mio avviso, essere “bestiale”, consapevole, cioè, che non riuscirà, mai, a comprendere pienamente la sofistica e falsa “venatura” del bilancio (non a caso citavo Montale): Però potrà fare una sola cosa, certa e indiscutibile: indirizzare qualsiasi Direttore “dentro” la somma di Bilancio a sua ( del Direttore) disposizione e ripudiarlo se le cose non vanno bene. In Italia c’è il divorzio. L’attuale CDA dovrà avere una seconda funzione di traghettamento, indirizzare l’Associazione verso la Fondazione. Cioè verso i privati.
P.S
Travaglio mi chiede i Bilanci: ho già detto che nel biennio 2010-2011 oltrepasseremo gli ottocentomila euro. Attendiamo le carte ermetiche dove sarà “giustificato” questo buco. Purtroppo in Italia non esistre il “falso in Bilancio” e la Chiesa prevede il pentimento, pardon, il “ravvedimento”, che mi pare, sia uno dei tanti termini per “condonare”.
@CHERUBINI: Pura verità quella che dice e come tutte le verità sarà accusata di essere qualunquista e demagogica. Fanno, e persino Garufi ci cade, il rapporto fra i debiti molto più “grandi” chiamiamola della gestione Orazi con i debiti ” più piccoli delle gestioni Ricciarelli e Pizzi, senza menzionare i danni alla città di Macerata.Esiste una richiesta di risarcimento per danni? Quei danni vanno ascritti in bilancio? Finchè si continuerà a ragionare in termini di Bilianci tout court non sarà possibile affrontare un progetto, perchè i progetti prevedono anche degli sforzi e degli investimenti ma devono raggiungere qualcosa. Per cui come fa Garufi a dire che il debito del passato è più grande?Perchè nessuno dei politici ha chiesto e chiede che fine hanno fatto le scenografie che SONO di prrprietà di MacerataOpera? Perchè invece di fare rifare una nuova Turandot, una nuova Butterfly, una nuova Traviata, un nuovo Rigoletto, non si sono utilizzate le scene che c’erano?
Forse una Regia di Brochkaus costa di più di quella di Pizzi?
Garufi, stia zitta e non mi contrasti più, faccia il mio nome e taccia. Lei come segretario dell’IDV da queste risposte sommarie? Ma ‘sti bilanci li chiediamo e li pubblichiamo? Non vorrei attaccarla sulla sua condotta politica e sui dettami dell’IDv perché ne uscirebbe con le ossa rotte, però le chiedo gentilmente di non contraddirmi più grazie,
@ Clarertta
5,8 miliardi è quello di cui si può parlare, perhcé l’hanno mandato via “loro”, sui 10 anni di Meschini non si fa una cifra. Nell’ultimo anno, quello Pizzi si parla di 1 milione (ossia 2 miliardi di lire!) in un solo anno dove un direttore era anche regista di qualche opera… ma si rende conto che razza di disastro di proporzioni bibliche si tratta????
@ Garufi, sono esterrefatto! Lei, consigliere comunale di maggioranza, sostiene che nessun professionista, per quanto competente, potrà mai fare luce sulle spese delle stagioni liriche perché i bilanci sono una mera formalità, una sostanziale finzione. Motiva questa sua convinzione con il fatto che “è impossibile accertare i costi reali di interi segmenti di spesa”. In altri termini, da quel che afferma: 1) Sono fasulli tutti i consuntivi finanziari; 2) Sono incontrollabili interi comparti di costo; 3) Enorme, inesplorato e inesplorabile è lo spazio di elasticizzazione delle spese; 4) Le spese si pagano a piè di lista senza alcuna effettiva possibilità di controllo; 5) Il Direttore Artistico ha la possibilità di spendere e spandere come vuole; 6) Nessuno, fino ad oggi, ha voluto intravvedere sostanziose “Culpe in vigilando” a carico del CdA e del suo Presidente.
Basta così, anche se si potrebbe continuare, ad esempio, sottolineando la grave incuria con cui vengono conservate costosissime scenografie date in pasto ai topi.
PER CONCLUDERE: Lei ha fornito per scienza diretta e con autorevolezza un cumulo di notizie scandalose. Come pubblico ufficiale è tenuto a darne notizia al Pubblico ministero, magari insieme a tante altre belle anime abituate a brontolare per i corridoi, ma a farsi indietro su tematiche roventi.
Si raccolgano tutte le firme possibili per denunciare in Consiglio comunale, sulla stampa e con le più disparate forme di comunicazione (manifesti, lettere ai contribuenti maceratesi, volantinaggio, banchetti informativi…) il succo del suo coraggioso intervento. Lei stesso Garufi, rapprentante dell’IdV informi il suo capo Di Pietro perchè ne faccia un caso politico,oltrechè giudiziario,prima che lo vengano a sapere “Striscia la notizia”, “le Iene”, “il Fatto quotidiano”
@mus rugens
il suo intervento meriterebbe un milione di “mi piace”, ma ne ha avuto soltanto uno, il mio.
Però l’unica soluzione è quella di cui fa cenno, la stampa nazionale: “Striscia la notizia”, “le Iene”, “il Fatto quotidiano”.
Non vogliamo essere presi in giro, diciamo che o li pubblicano entro una settimana o scriviamo una lettera comune a tutta la stampa nazionale che dice?
Tanto Garufi non muoverà paglia, ma lo facciamo per i cittadini maceratesi, farlo diventare un caso nazionale, tanto i panni sporchi in casa si rifiutano di lavarli. Le conseguenze?
Magari lo Sferiosterio perderà di prestigio, magari annulleranno la stagione. Ma di chi è la colpa? la nostra? Di chi ha denunciato? O della politica che nasconde i bilanci?
Diamogli una settimana al bravo sindaco di pubblicarli, sennò facciamo una mail e premiamo invio sabato prossimo, che dici?? Io ci sto, anche da solo nel caso Carancini si rifiutasse di pubblicarli!!!
Attendo adesioni!!!
Io ho vaghissimi ricordi scolastici ma mi sembra che il bilancio di previsione veniva redatto appunto per cercare di ipotizzare quanto, più o meno, sarebbero stati i costi ed i ricavi.
Poi certo potevano sopraggiungere inconvenienti (penso ad una pioggia che fa saltare uno spettacolo e relativo rimborso spese), poi potevano esserci ricavi più bassi (penso ad un opera che non piace e per cui non è sempre tutto esaurito), poi alcune note di spesa potevano essere state sottodimensionate oppure vi era stato una sopravvalutazione dele merci di magazzino (penso ad allestimenti passati, orami in rovina, che continuano ad essere consideratio nuovi ed invece sono da buttare)….
Poi c’era il bilancio di consuntivo dove erano riportati i conti reali, quanto si era speso, quanto si era incassato, quanto era costato questo, quanto si era ricavato da quello, ecc. ecc.
E’ evidente che i due bilanci sono diversi tra loro in quanto il primo era solo una previsione di spesa (anche se molte spese dovrebbero comunque esser certe: contratti, costumi, allestimenti, ecc.) e di ipotizzabili ricavi (anche se molti ricavi dovevano comunque essere certi, penso agli sponsor, ecc.) mentre il secondo è redatto con tutta la documentazione necessaria fissare con certezza quanto è entrato e quanto è uscito.
Ora potrebbe capitare che, per incompetenza o malafede, un bilancio di previsione venga ingrassato o dimagrito a seconda di come vengono calcolate e contate alcune voci.
Ma un bilancio consuntivo (dove sono elencati, voce per voce, tutti i costi certi e tutti i ricavi) lascerebbe poco spazio all’immaginazione.
Quindi, di anno in anno, un qualsiasi CdA di una qualsiasi impresa avrebbe dovuto tener conto del pregresso e cercare, per quanto possibile, di limitare le uscite… Soprattutto se queste continuavano ad ingrassare/aumentare, senza che nessuno cercasse di porre un freno o, peggio, senza che nessuno valutasse attentamente se determinate esagerate spese erano gisutificate.
Venendo nello specifico allo Sferisterio ci sarebbe da chiedere spiegazioni dei motivi per cui ci sono alcuni contratti “esagerati”, economicamente, che sono stati (sembrerebbe supinamente) accettati nonostante la qualità dei soggetti, che hanno avuto questi ricchi contratti, si stava dimostrando molto al di sotto di quanto lautamente percepivano.
Ci sarebbe da chiedere spiegazioni dei motivi che hanno giustificato l’impoverimento di una sartoria tutta locale a scapito di un affitto di costumi esterni, affitto che sembrerebbe essere stato effettuato da una sartoria in cui il Direttore Artistico ha interessi diretti.
Ci sarebbe da chiedere spiegazioni perchè (con un bilancio che non navigava nell’oro) , pur sapendo che un opera al Lauro Rossi, sarebbe costata uno sproposito (rispetto alle più rosee previsioni di incasso) è stata permessa lo stesso.
Ci sarebbe da chiedere spiegazinoi sul tuipo di pubblicità che è stata fatta (e se è servita a qualcosa).
Dopo aver chiesto conto delle cose grosse si potrebbe chiedere conto anche delle “minutaglie”, ad esempio perchè visto che avevamo “spinto” per molti anni Macerata Opera si è cambiato in SOF, buttando così presumibilmente nella pattumiera un nome che era oramai riconsociuto a livello internazionale e ripartendo, da zero, con un mome che a molti ha fatto sorridere…
Negli ultimi 10 anni in fatto di bilancio sembrerebbe che vi siano state scelte poco ponderate, sembrerebe che siano stati sottoscritti contratti al limite del masochismo, sembrerebbe che il presunto “valore aggiunto” di alcuni si è trasformato in una voragine di costi senza alcun risultato apprezzabile, sembrerebbe, sembrerebbe, sembrerebbe…
Non ritengo possibile che un CdA, che per di più usa interamente denari pubblici, possa essere considerato completamente estraneo a quanto accaduto.
Siamo/sono recidivi.
Così fan tutte a 350.000 euri(nostri sic !) contro10.000 euri di biglietteria con il coro in buca anzi in platea (16 li ho contati uno ad uno…)
Quest’anno o quest’altro anno con Nozze di Figaro presumo che le cifre saranno più o meno le stesse sempre con 16 coristi in buca. Oltretutto il coro di Nozze ridotto a 16 è una presa per il c…lo oltre che un’affronto per la musica di Mozart e tutto questo perchè le scene non contemplano il coro in scena … ma per favore basta con questi falsi esteti capaci solo di far bella mostra di se ma incapaci di capire perchè nonostante i soldi spesi il pubblico diminuisce …
http://www.youtube.com/watch?v=MDpQdcmuTXk&feature=related
Travaglio e Cerasi: Caro Travaglio, lei fraintende, non mi pare che io l’abbia contraddetta. Anzi, il contrario. Il fatto che io abbia esposto la mia tesi di fondo, ovvero, “difficile” lettura dei Bilanci, l’ha colta bene Cerasi. Resta un fatto fondamentale e inequivocabile: Io, e solo io, ho presentato in Consiglio l’interrogazione di Luglio ( relativa alla stagione in corso e quella precedente) dalla quale apparivano “nodi” irrisolti: sartoria, Così fan tutte, diritti di ripresa, rapporti con Jesi e tante altre cose, molte. Ho detto, pubblicamente, e in Aula, come mai il Consiglio di Amministrazione abbia “consentito” lo sforamento, ho più volte ribadito che, giuridicamente, è il Consiglio di Amministrazione che delibera il Bilancio preventivo e ha sottomano quello consuntivo e ne trae le conseguenze. Ho detto in Aula, durante il voto di una ultima mozione, da tutti votata, e presentata da Sel che chiedeva di pubblicare in internet gli incarichi delle Partecipate, che è “anche” una Partecipata lo Sferisterio ( e sono stato ironico e sarcastico e duro). Perchè tutti pensano che le Partecipate siano “solo” la Smea e l’Apm, quando a me non pare, affatto… Credo di aver fatto la mia parte, anche come IDV. E spiego perchè: non ho mai fatto interrogazioni o mozioni su “materie” sportive e “docili-poetiche”, non ho convocato mamme e bimbi in Consiglio in attesa di campi da gioco, non ho “populisticamente” convocato “giocatori” che, giustamente, chiedono spazi o patrocini. Ho fatto, invece, una mozione “contro” l’Italgas ( che non è l’ultima dei Moicani), grazie a questa molti operai e impiegati che dovevano essere trasferiti a Civitanova, rimarranno a Macerata. Ringrazio Mus rugens che ha compreso la “sostanza” di quanto ho scritto. Mi riprometto di non intervenire più su questo tema, perchè mi sento “solo” ( non tanto per le eventuali “critiche” che legittimamente possono\debbono apparire dai post) parlo di una diversa solitudine.
@Garufi:
no, adesso risponde:
1- crede alla favola del sindaco che non ci siano voci verificabili in bilancio??? Davvero ci pijate tutti così per culo? Un’associazione come lo sferisterio non ha un revisore dei conti a parte il CDA? Se il CDA ha sbagliato non è giusto che paghi il CDA? Perché tutta questa diffidenza a Macerata di portare qualcuno di fronte al giudice? Cosa intenderete fare d’ora in poi? Finisce tutto qui? Farete le magliette come il caso APM?… Di Pietro, mi scusi, la penserebbe molto più come me che come LEI, caro Garufi, e metterebbe più me nel CDA che chi sostiene LEI… mi scusi… adesso risponda, poi si ritiri se non vuole parlane più…
Sà, ho 50.000 euro di ordini da fare per me, può farli mettere nelle voci non verificabili dello Sferisterio? Tanto a quanto ho capito, non serve fatturazione… Grazie
Ah l’ultima, poi finisco, alla prossima interrogazione Carancini si giocherà la carta che gli elefanti volano…
@TRAVAGLIO aderisco, aderisco, aderisco ad ogni sua iniziativa
L’ho scritta, allora:
“Gentile…,
volevo fare presente ai seguenti organi d’informazione
il problema del bilancio dell’associazione Sferisterio Macerata, per le opere liriche degli ultimi 12 anni,
mai comunicate ai cittadini dai sindaci del PD, rispettivamente Meschini e l’attuale Carancini.
Nonostante la maggior parte delle interrogazioni in consiglio comunale vertivano su questo, i bilanci erano sempre parziali, mai definitivi. L’ultima interrogazione fatta dal capogruppo dell’IDV Guido Garufi,
https://www.cronachemaceratesi.it/2011/11/18/lo-sferisterio-ritorni-al-futuro/#comment-42370
apparsa in questo articolo su un sito web locale dimostra come i bilanci non siano DOCUMENTABILI, perché non tute le voci “lo sono”. (?!?!?!?)
Sono soldi pubblici per la nostra città, quindi noi cittadini vorremmo che si facesse chiarezza e ci rivolgiamo a voi per venire a capo di questa situazione imbarazzante che coinvolge Macerata da 12 anni e su cui Macerata investe milioni di eruo.
Distinti saluti,
Nome e Cognome”
La manderei questo sabato alle ore 12:00 se il signor sindaco continua nel suo “atteggiamento”, alle voci sopra come indirizzo: Le iene, Striscia la notizia, Il fatto quotidiano come sosteneva mus rugens per non farci mancare nulla pure Beppe Grillo e Di Pietro, dato che coinvolge pure un capogruppo IDV.
La palla poi passerà a Carancini. Auguri sindaco faccia un bel Natale!!!