di Alessandra Pierini
Si è concluso nel peggiore dei modi il consiglio comunale di questo pomeriggio. All’interno della maggioranza si sono creati infatti dei momenti di grave imbarazzo. A sollevare la bagarre l’ordine del giorno presentato dal consigliere del Pd Daniele Staffolani per chiedere l’introduzione di una tariffa idrica agevolata su base familiare. L’assessore Marco Blunno (anche lui del Pd) ha mostrato la sua contrarietà e dopo la discussione, per lo più orientata a sottolineare i bisogni delle famiglie in questa fase difficile, ha ripreso il consigliere per la scelta di presentare l’atto senza un precedente confronto. «Non è questo il modo di affrontare la discussione» ha tuonato per poi alzarsi e avvicinarsi a Staffolani. Nel chiacchiericcio generale, prodotto dal confronto verbale, si è udita quella che è sembrata un’imprecazione e che ha fatto scattare in piedi Giorgio Ballesi il quale ha dichiarato «Non lo accetto» per poi andarsene. Immediate la risposta di Staffolani: «Avete capito male, non mi sarei mai permesso». Nel gelo generale, l’ordine del giorno è stato approvato. E’ stata quindi la volta di un’altra scena di tensione, tra Maurizio Del Gobbo(Pd) e Alessandro Savi (Idv). Del Gobbo si è rivolto al consigliere dell’Idv dicendogli «Non sono un itinerante come te» e facendolo così andare su tutte le furie.
Il consiglio si era aperto con i giovanissimi judoka dell’Asd Judo Equipe di Macerata che hanno vivacemente popolato questo pomeriggio le sedie riservate al pubblico nella sala consiliare del Comune di Macerata per assistere alla discussione dell’ordine del giorno presentato da Marco Guzzini (Pdl) per chiedere di trovare una soluzione per la società che a fine anno non avrà più un impianto sportivo a disposizione (leggi l’articolo). Dopo gli atleti del rugby (leggi l’articolo) e quelli del calcio (leggi l’articolo) e i tifosi della Lube (leggi l’articolo), oggi sono state le arti marziali a chiedere l’attenzione del consiglio comunale e manifestare scontento per la situazione di una struttura sportiva maceratese. La presenza dei piccoli atleti, accompagnati dalle loro mamme, non è certo passata inosservata, specie ai consiglieri di maggioranza, in particolare Narciso Ricotta ha parlato di «tendenza a portare pubblico in assemblea per strumentalizzare problemi, fare del populismo sulle questioni non equivale a risolverli». All’intervento del capogruppo del Pd ha risposto con sdegno Francesca D’Alessandro della Lista Ballesi – Macerata è nel cuore: «Tacciare un consigliere di strumentalizzare la questione è davvero populista. Sulla scia di tante problematiche irrisolte, ha fatto bene il consigliere Guzzini a sollevare la questione con il giusto anticipo e non in regime di urgenza. Si dovrebbe tentare di programmare a tempo dovuto situazioni che vanno incontro alla gente. Ritengo che le associazioni sportive facciano un bel servizio alle famiglie, quindi non ce le togliete. Per finire portare parte della cittadinanza ad ascoltare quello che in questo consiglio avviene stimola la partecipazione attiva dei cittadini che hanno tutto il diritto di ascoltare le esternazioni che noi consiglieri facciamo per loro conto. Invito a trovare soluzioni concrete e accusare di meno chi sta facendo il propro lavoro».
Ha invece molto gradito la presenza dei bambini il sindaco Romano Carancini che si è presentato e ha fatto loro un piccolo omaggio.
In ogni caso, è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno che ha invitato l’amministrazione a contattare l’università perchè mantenga in vita la palestra delle arti marziali di Via Bertelli. In effetti l’Asd Judo Equipe ha utilizzato finora la palestra del polo didattico di Scienze della Formazione che gli era stata concessa dal Comune di Macerata in accordo con l’Università degli Studi, in cambio di un canone di affitto di mille euro annui. «Il 18 luglio – fa presente Guzzini – il Comune ha avvisato l’Asd Judo Equipe che da settembre la società avrebbe dovuto lasciare l’impianto, senza suggerire un’alternativa. Grazie al rapporto diretto della società di judo con l’università, la palestra potrà essere usata fino a fine anno ma poi che fine farà il Judo Equipe. Dopo la chiusura della palestra storica per le arti marziali di piazza della Vittoria, perderemo anche questo pezzo della storia sportiva di Macerata?»
L’assessore Alferio Canesin ha fatto presente che l’impegno da parte dell’amministrazione è stato massimo: «In passato Giorgio Meschini mi ha dato mandato per la gestione di quella palestra. Io ho subito pensato al mio maestro di judo e a alla realizzazione di una palestra per arti marziali. L’accordo era la gestione comunale della palestra per 5 anni più un eventuale rinnovo. Dopo 5 anni l’Università ci ha chiesto 20.000 euro e abbiamo dovuto rinunciare. Ora l’Ateneo ci dice che ha bisogno di questi spazi che vanno liberati. L’amministrazione sta cercando di prolungare il periodo per questa attività anche perché avere un piccolo dojo come quello è raro. Al momento abbiamo solo palestre scolastiche perciò potremmo garantire solo spazi di genere completamente diverso».
Duro l’intervento di Fabio Massimo Conti (Lista Conti – Macerata Vince): «Abbiamo toccato più volte l’argomento delle strutture sportive, ci sentiamo sempre dire che molto verrà fatto, che tutto sarà migliorato ma poi nei fatti non si fa niente». Polemico anche Claudio Carbonari (Pdl): «Perché la comunicazione alla società è arrivata così tardi? Dov’è la fantomatica lettera in cui l’Università ha chiesto questa cifra enorme all’amministrazione?»
Il sindaco Romano Carancini nel suo intervento ha parlato della necessità di far leva sull’Università provocando la reazione di Pierfrancesco Castiglioni (Pdl): «Lei dice a noi di rivolgerci all’università, lei fa parte del cda dell’Ateneo e non va neanche alle riunioni, vada così potrà dire direttamente quello che vuole che noi chiediamo all’università. Non è che si porta gente è solo che chi è interessato viene in consiglio. Nessuno può darci lezioni su come si porta avanti un consiglio comunale». Dopo un breve confronto tra i consiglieri, è stato concordato il testo condiviso dell’ordine del giorno poi approvato all’unanimità.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Dal consigliere Alessandro Savi, riceviamo:
L’articolo di Alessandra Pierini riferisce di un battibecco tra me ed il collega Del Gobbo che merita un approfondimento: questo, in sintesi, ciò che è accaduto.
Era in discussione un ordine del giorno proposto da Staffolani (PD) che chiedeva all’amministrazione di invitare l’ATO a rivedere le tariffe dell’acqua a favore delle famiglie numerose; insieme al collega Blanchi (PdCI) proponiamo un emendamento attraverso il quale, oltre al numero dei componenti del nucleo familiare, chiediamo una valutazione del reddito della famiglia stessa onde evitare che una famiglia numerosa avente un reddito alto venga favorita dagli sconti richiesti dall’ordine del giorno.
Se, per avventura, un nucleo familiare composto da 6/7 persone avesse un reddito di un milione di euro, sarebbe giusto applicare uno sconto sulla bolletta dell’acqua?
Il successivo intervento del consigliere Del Gobbo lascia prevedere un voto contrario del PD all’emendamento in questione, tra l’altro giustificato con motivazioni piuttosto risibili (le famiglie numerose ad alto reddito saranno non più del 20%, testuali parole del collega).
A quel punto, nel mio intervento a nome del gruppo Italia dei Valori, chiedo se le dichiarazioni di Del Gobbo sono a titolo personale o a nome del gruppo PD: in questo secondo caso manifesto pacatamente la mia preoccupazione.
Concluso l’intervento del sottoscritto, Del Gobbo chiede di riprendere la parola e, nonostante il diniego del Presidente del Consiglio, a microfoni spenti, si rivolge a me definendomi un consigliere “itinerante” che cambia partito ad ogni soffio di vento.
Sappia, innanzitutto, il collega Del Gobbo – alla prima esperienza da consigliere comunale – che gli interventi a titolo personale sono garantiti dal regolamento del consiglio che prevede, tra l’altro, la possibilità di due interventi di esponenti dello stesso gruppo in caso di divergenza di opinioni: la mia richiesta era solo ed esclusivamente rivolta a capire se le sue parole fossero espressione del PD o del singolo consigliere (propendo per quest’ultima ipotesi visto il voto difforme espresso dal gruppo del Partito Democratico nella votazione dell’emendamento e dell’ordine del giorno)
Chiedo al collega, inoltre, se si è più “itineranti” quando, dopo 28 anni di militanza comunista, si decide, con grandissima sofferenza, di lasciare un partito al quale si è dedicata la vita oppure quando, pur militando nel PD, si vota contro un emendamento che va a favore delle classi sociali più disagiate.
Sappia, infine, che il sottoscritto non accetta lezioni di coerenza da nessuno, in particolare da chi, come Del Gobbo e come gran parte del PD, rifiutano di accogliere emendamenti rivolti solo ed esclusivamente ad eliminare disparità sociali ed ingiustizie nei confronti della classi meno abbienti.
Si può cambiare partito senza per questo modificare le proprie idee e la propria condotta politica; più grave è militare in un partito di centro sinistra e votare contro un emendamento rivolto solo ed esclusivamente a tutelare i più deboli.
Italia dei Valori, votando a favore dell’ordine del giorno pur non emendato, ha dimostrato quella coerenza che, per contro, nel PD, fa acqua da tutte le parti: da che pulpito viene la predica!
Alessandro Savi
Il progetto era nato forse bene, nel breve periodo, ma è ovviamente stato gestito male da persone, a mio parere incompetenti, su entrambi i lati (pensionato telecom e eminenze grigie universitarie). Però quella dei 20000 euro è carina come barzelletta da bar dello sport!
Ora, quando Unimc ha effettivamente bisogno dei locali per la prossima ristrutturazione di dipartimenti e personale, i piccoli del judo non hanno più una palestra. L’uscita dell’avv. Carancini poi, la trovo risibile per uno che siede nel CdA dell’Ateneo ma nel perfetto stile dell’immobilismo vetero-maceratese. Triste davvero per i bimbi e per gli appassionati che tentano di portare avanti sport ingiustamente considerati minori!
la partecipazione dei bambini in aula per difendere i propri interessi è certamente più accettabile della partecipazione dei dipendenti Smea in aula per difendere gli interessi della dirigenza. Consigliere Ricotta, conviene?
Una piccola osservazione alla puntualizzazione del sig. Savi:
giusto porre un limite in base al reddito. Ma tale reddito dovrebbe essere considerato procapite e non totale (Europa docet)
Voglio dire che se una famiglia ha un reddito di 80000 euro annui ma deve mantenere 2 adulti e 8 figli
non è certamente più ricca di una famiglia composta da 2 elementi con reddito annuo di 30000 euro.
Poi il limite lo scelgano pure i consiglieri, ma che sia in base ad un reddito procapite. Inoltre se ciò non fosse fatto non sarebbe giusto aiutare una famiglia con 4 figli e non una con 2 figli.
Si stabilisca un limite procapite (ad esempio 10000 euro) e su quello si facciano le agevolazioni.
Penso che così sia molto più equo
MI FA MOLTO RIDERE LEGGERE CHE CI SONO CONSIGLIERI CHE PARLANO DI STRUTTURE SPORTIVE DI ASSOCIAZIONI E DI SPORT QUANDO POI ALLA FINE NON CI CAPISCONO NULLA !!!
NON PER COLPA LORO PER CARITà, MA PERCHè NON SONO DEL MESTIERE…….
IL PROBLEMA DEL JUDO E DI QUELLA ASSOCIAZIONE (AMMESSA CHE SIA “REALE”, OVVERO NO PROFIT COME DOVREBBERO ESSERE TUTTE LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE, MA CHE IN VERITà A MACERATA SONO POCHE AD ESSERE TALI) è RISOLVIBILE FACILMENTE……
BASTEREBBE CONTATTARE UNA DELLE PALESTRE MACERATESI (NON NECESSARIAMENTE LA MIA)….. PER VEDERE DI TROVARE UNA SALA ADEGUATA PER EFFETTUARE QUESTO CORSO.
NON è COSì DIFFICILE TROVARE SOLUZIONI COME VOLETE FARCI CREDERE !!!!
NON è PERCHè SIETE ALL’OPPOSIZIONE CHE DOVETE PER FORZA CONTESTARE TUTTO….. SE NON LE TROVANO LORO (SINISTRA) LE SOLUZIONE TROVATELE VOI DIMOSTRANDO COSì DI ESSERE PIù ADATTI A GOVERNARE…… MA QUESTA COSA è TROPPO DIFFICILE DA PENSARE VERO?!…. NO, BISOGNA SOLLEVARE POLEMICHE E TROVARE OGNI MODO PER FARE CONSIGLI COMUNALI OGNI GIORNO PUR DI RICEVERE LA “PAGHETTA” A FINE MESE……
IL PROBLEMA è FACILMENTE RISOLVIBILE MA VOI CONTINUATE A FAR DI TUTTO PUR DI NON AGIRE …. DESTRA E SINISTRA CHE SIA……
SIETE DAVVERO RIDICOLI….. TUTTI QUANTI ! ! ! ! ……. NON VEDO L’ORA CHE SI ANNUNCI UN NUOVO AUMENTO DELLA TARSU PER VENIRE SU IN CONSIGLIO….. SOLO CHE IO NON PORTERò DEI BAMBINI CHE NON SANNO QUELLO DI CUI SI STA PARLANDO…MI PORTERò DIETRO TUTTA QUELLA GENTE INCAZZATA CHE SI è ROTTA LE PALLE DI FARSI PRENDERE PER IL CULO DA VOI CHE SIETE TUTTI IN EGUAL MODO INCAPACI DI GESTIRE QUESTA CITTà !!!
Alcune precisazioni in merito all’articolo e al successivo commento di Alessandro Savi.
Quanto all’accusa rivoltami dall’assessore Blunno, tra l’altro in maniera scomposta e poco consona al ruolo ricoperto, in ordine alla mancanza di un precedente confronto sull’ordine del giorno lamentando, in particolare, di non essere in possesso della sua stesura definitiva, riepilogo brevemente i fatti.
Ho presentato l’ordine del giorno nei tempi dovuti, previo confronto con il capogruppo Ricotta, apportandovi quindi una piccola integrazione proprio dopo un colloquio con lo stesso Assessore che mi chiedeva di esplicitare meglio la proposta.
Ieri, poco prima del Consiglio, l’Assessore Blunno mi ha manifestato l’opportunità di modificare l’ordine del giorno, sulla base di una risposta fornitagli all’ultimo momento dall’APM che evidenziava alcune difficoltà di ordine tecnico in ordine all’introduzione della nuova tariffa.
Ho fatto presente all’Assessore che ritenevo non fondate le argomentazioni dell’APM e che quindi avrei illustrato l’ordine del giorno nella sua stesura originale, così come è avvenuto.
Non è certo colpa mia se la Presidenza e/o la Segreteria del Consiglio non hanno trasmesso all’Assessore Blunno l’ordine del giorno con l’integrazione sopra indicata.
Lo stesso Blunno,peraltro,avrebbe potuto prenderne visione semplicemente leggendo il Resto del Carlino,che aveva pubblicato integralmente la mia proposta sulla cronaca di Macerata.
Quanto alla presunta imprecazione, ho subito chiarito la mia posizione sia in Consiglio sia in separata sede, con il Consigliere Ballesi, il quale, tra l’altro, mi aveva espresso la sua solidarietà a fronte dell’ingiustificato attacco dell’Assessore Blunno.
Quanto al commento di Alessandro Savi, il Consigliere Del Gobbo, che non ha certo bisogno di avvocati difensori, non ha fatto altro, dopo essersi confrontato con il capogruppo, di sostenere le ragioni contenute nell’ordine del giorno, ben illustrandone lo spirito, che era quello di dare un segnale forte nei confronti della famiglia, senza “ni” e senza “ma”,introducendo una tariffa agevolata in base al numero dei componenti il nucleo familiare.
L’ordine del giorno, infatti, era teso a valorizzare la famiglia in sé, come valore intrinseco, non solo le famiglie “numerose”, come sostiene erroneamente Savi, ma, in particolare, tutte le famiglie con più di un componente, quindi anche quelle con due, tre, quattro etc. componenti.
L’introduzione di criteri reddituali, come sostenuto da Blunno e dal Consigliere Blanchi con il suo emendamento, avrebbe sminuito grandemente il provvedimento, riducendolo ad un intervento di mera natura assistenziale, come hanno evidenziato anche diversi esponenti della minoranza.
Ricordo al collega Savi, peraltro, che la proposta dell’Assessore Blunno, come suggeritagli dall’APM, prevedeva l’individuazione di un limite di reddito ISEE di € 7.500,00, un limite che avrebbe consentito a pochissimi nuclei di fruire delle agevolazioni tariffarie, così come è avvenuto per il fondo di solidarietà messo a disposizione dall’Amministrazione per disoccupati e cassintegrati, fondo di cui la metà della somma è rimasta nelle casse del Comune per carenza dei requisiti di reddito da parte dei soggetti interessati.
Il Consigliere Del Gobbo, tra l’altro, molto giustamente ha fatto presente che i nuclei familiari numerosi sono un’entità assai esigua a livello comunale, per l’esattezza i nuclei con sei o più persone sono solamente 310 su un totale di 18.767 famiglie, pari a meno del 2% delle famiglie.
E’ innegabile, in ogni caso, che la famiglia con più componenti, anche con redditi medi, in questo momento di grave crisi incontra grosse difficoltà a far quadrare i propri conti, molte di più di quante ne possa incontrare un nucleo monopersonale.
L’Ordine del Giorno approvato, mira, in tal senso, a riequilibrare l’attuale iniqua articolazione della tariffa, che favorisce solo le famiglie monopersonali perché solo esse possono rientrare nella fascia di agevolazione fino a 80 mc, dato che il consumo medio pro-capite annuale, in base ai dati ISTAT, è pari a 55 mc.
Evidenzio a Savi che,attualmente, un “single” con un milione di euro di reddito, rientra nell’applicazione della fascia agevolata.
Si tratta di modalità profondamente ingiuste perché tutte le famiglie debbono essere poste quantomeno nelle stesse condizioni di partenza; se poi una famiglia fa un uso smodato dell’acqua è giusto che entri negli scaglioni tariffari più alti.
L’Ordine del Giorno, pertanto, va proprio in direzione di quella maggiore equità sociale auspicata dal Consigliere Savi, obiettivo che il PD ha sempre perseguito con forza.
L’approvazione dell’ordine del giorrno con soli tre voti contrari, pertanto, che non è avvenuta nel gelo, come riportato nell’articolo, ma dopo un ampio e articolato dibattito che ha visto numerosi e animati interventi, costituisce un segno di civiltà e un segnale estremamente importante verso l’ATO di Macerata e l’APM, per indurli all’introduzione di agevolazioni tariffarie a favore delle famiglie, così come avvenuto in altri ATO delle Marche.
Daniele Staffolani
Consigliere Comunale PD
bravo Staffolani!!!!
condivido e sono d’accordissimo con la proposta del Consigliere Staffolani – avevo anche letto il suo articolo nei giorni precedenti sul Resto del Carlino
ritengo che sia veramente opportuno ritoccare il limite dei metri cubi di acqua pro capite a tariffa agevolata…soprattutto in questo momento difficile per tutti e anche per – in un certo senso – compensare l’aumento del 23 per cento della tarsu
E’ giusto per tutte le famiglie maceratesi che vengano prese in considerazione anche quando c’è da “dare” nei loro confronti – e non solamente quando si chiede loro il voto.
Non condivido il rilievo dato alla situazione Sferisterio e altri problemi sportivi per il semplice motivo che non interessano la globalità dei maceratesi..
su circa 18.000 famiglie quanti frequentano lo Sferisterio e quanti frequentano sport nelle palestre????
ritoccare invece la quantità di acqua pro capite a tariffa agevolata è di interesse globale (sinistra – destra – ceti agiati meno agiati – abbienti e meno abbienti e “nuovi poveri”)
Mi auguro vivamente che il Sindaco la Giunta e il Consiglio Comunale prendano seriamente in considerazione la questione delle tariffe idriche.
Attendo di leggere a breve termine una decisione positiva in tal senso e ringrazio il Dott. Staffolani per il suo intervento e interessamento in merito.