«Massimiliano Rosolino poteva venire a nuotare da noi, sarebbe stato un graditissimo ospite e gli avremmo anche riservato una corsia in vasca». E’ questa la risposta di Alfredo Camilloni, presidente della Macerata Sporting Club che gestisce la piscina comunale di viale Don Bosco al plurimedagliato campione di nuoto. Il nuotatore si trovava ieri al Tribunale di Macerata per un contenzioso con l’Arena e si era lamentato della mancanza di un impianto adeguato per potersi allenare (leggi l’articolo) ma Camilloni non ci sta. «Non so a chi Rosolino abbia chiesto informazioni sugli impianti maceratesi ma sicuramente gli hanno dato indicazioni sbagliate. Ritengo che qui con la Macerata Nuoto stiamo lavorando bene e le dichiarazioni di Massimiliano Rosolino non riconoscono il giusto merito alla nostra appassionata attività, nè al lavoro dell’amministrazione. Qualche giorno fa, il sindaco Romano Carancini è tornato per ben due volte e ha trascorso ore nella nostra struttura per rendersi conto di quello che accade qui ogni giorno. Tra l’altro la nostra è una piscina omologata dalla Federazione Italiana Nuoto».
Ogni giorno infatti più di 300 persone accedono alla piscina tra corsi, nuoto libero e attività varie e lavorano 5 impiegati, 18 istruttori: «Io e mia moglie siamo impegnati in piscina tutto il giorno e facciamo lavorare tanti giovani con i quali cerchiamo di fare squadra. Gestire una piscina comunale con prezzi vincolati non è semplice in più gli spazi sono ridotti rispetto alle richieste di accesso che abbiamo ogni giorno. Per ottimizzare e rendere gestibili gli spogliatoi sovraccarichi nelle ore di punta, ultimamente abbiamo inserito nell’organico anche due tate che aiutano mamme e bambini nel momento della doccia e dei cambi. Basta considerare che abbiamo 2.500 iscritti e 1.250 consumatori per capire la grande fame di acqua che c’è in questa città».
Proprio per rispondere le esigenze dei nuotatori maceratesi, la società ha avviato con esito positivo l’iter per l’ampliamento degli spogliatoi e dell’atrio di ingresso con strutture a basso impatto ambientale.
«Per noi – precisa Camilloni – sono spazi importanti e i lavori di ampliamento renderanno molto più agevole la nostra attività».
Il presidente di Macerata Sporting Club è anche stato delegato come gestore del nuovo impianto natatorio di Fontescodella del quale si discute da anni, al momento ancora in sospeso per la maggiorazione del costo previsto per la sua realizzazione. «Essendo gestore – spiega Camilloni – non partecipo al tavolo delle decisioni ma vivo costantemente gli sviluppi politico-amministrativi del progetto».
(foto di Guido Picchio)
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Vabbè che Rosolino con 3, massimo 4 bracciate sarebbe già arrivato a fine vasca e avrebbe dovuto cambiare senso di marcia.
Comunque condivido il rammarico la mancanza cronica di un polo natatorio maceratese di alto livello e faccio i complimenti al gestore (e allo staff) della comunale per il suo intenso lavoro e lo spirito di iniziativa.
Vogliamo chiamare piscina anche questa??Rosolino nn se doveva lava’ li piedi(detta in maniera educata),voleva nuotare!!!
Il Sig. Camilloni ha ragione, a Macerata la piscina c’è, il fatto è che al Campione di nuoto Rosolino in Tribunale qualcuno ha raccontato frottole. Parlare male di Macerata è di moda, solo i turisti rimangono meravigliati della nostra Città.
potea ji alle grazie de tulindi
Camilloni se poteva pure sta zitto che ce faceva più bella figura. La piscina comunale ha dei prezzi da rapina, per un maceratese costa meno andare a Tolentino in auto da solo (30 km di benzina incidono almeno 3 euro sul prezzo dell’ingresso) piuttosto che andare alla comunale. Cecate quanto costa l’abbonamento 90 ingressi e fate i vostri conti.
Chiamarla comunale è un insulto all’etimologia della parola stessa. A Milano, in una zona centralissima, ho pagato 5.50 euro per entrare in una piscina privata, ben 2 euro in meno. E se fossi andato in un giorno infrasettimanale il prezzo per un ingresso singolo sarebbe stato 5. Vergogna.
Guardate voi…
http://www.milanosport.it/intranet/MILANOSPOR/Impianti/MINCIO/Apertura-a2/index.htm
http://www.milanosport.it/intranet/MILANOSPOR/Impianti/ISEO/Apertura-a1/index.htm
http://www.milanosport.it/intranet/MILANOSPOR/Impianti/COZZI/Apertura-a2/index.htm
ne ho prese 3 a caso… qui tutto l’elenco
http://www.milanosport.it/intranet/MILANOSPOR/Impianti/index.htm
c’è anche la piscina della Filarmonica, al limite se poteva buttà a mare che lì l’acqua ce ne sta quanta glie ne serve
di fatto la maggior parte della gente di Macerata preferisce andare in piscina o a Tolentino o a San Severino o alla palestra Energy per diversi motivi tra cui il parcheggio, i prezzi e soprattutto la struttura… quindi c’è poco da discutere!!
personalmente vado alla palestra energy che costa meno, parcheggio gratis e senza problemi e struttura efficentissima!!
@ Ivano Tacconi
ma lei è mai entrato nella vasca della piscina comunale? La lunghezza della corsia arriva appena alla metà di una olimpionica. La profondità dell’acqua non supera mai 1m50. E Rosolino avrebbe dovuto allenarsi lì? Può andare per l’amatore o chi ha voglia di farsi una vasca di tanto in tanto, ma fermiamoci qui.
La piscina è diventata un bene familiare (naturalmente tra i ricchi): come una trentina d’anni fa nelle ville ristrutturate non mancavano quasi mai i rubinetti d’oro e le scalinate in marmo (di dubbio gusto, non discuto: ma senz’altro costosissimi, e dunque simbolo d’opulenza), ai nostri giorni è scattata alla grande la moda della piscina nel giardino, senza la quale pare che una villa sia monca.
A Macerata, indubbiamente, la “sete” natatoria è incrementata dall’assenza di una piscina comunale (perché ovviamente la bagnarola citata in quest’articolo spesso è di grandezza assai minore di alcune che si sbirciano dai cancelli di casa di qualche riccone).
Sta di fatto che trovo emozionanti le dichiarazioni del sig. Camilloni, nonché il suo sprezzo del pericolo nel lanciarsi in affermazioni che si direbbero imbarazzanti se non se ne intuisse lo spirito di abnegazione e forse di eroismo (una sorta di novello Alfredo d’Arco) in difesa di una struttura che desta riso e pietà insieme (e, come ricordava un amico qui sopra, con prezzi per i fruitori decisamente al di sopra del chiedibile).
Siccome Macerata granne non sa imboccare la strada del medio in cui sta la virtus e ondeggia impazzita tra la bagnarola di cui sopra e il futuro polo natatorio atto ad ospitare forse i prossimi mondiali di nuoto, la sintesi è che tra un po’ la piscina ce l’avranno tutti i condominii (come un tempo pareva un grosso privilegio avere i garages al posto delle cantine) e in Comune ancora si staranno baloccando sul da farsi.
Però non preoccupiamoci, cari concittadini: come amava ripetere un noto parlamentare di qui, con pochi capelli in testa, Macerata è una città ricca di opportunità: infatti, a 23 chilometri c’è il mare e a 30 la montagna!
Agli Amministratori comunali che frequentano questo blog:
In relazione al polo natatorio e’ ora che i diretti interessati abbiano il coraggio di dare e dire le dovute spiegazioni in merito. Senza utilizzare figure e persone che nulla c’entrano con l’Amministrare il Comune. E’ la seconda volta (la prima era quella dei fuochi d’artificio di San Giuliano) che si chiamano in causa persone estranee alle vicende ed alle scelte Amministrative. Chi risponde della cosa pubblica è pregato di farlo direttamente ed apertamente! SENZA FILTRI! Grazie.
Non vi sembra ridicolo che il Comune non abbia voluto tirare fuori 8.000 euro per i fuochi d’artificio della festa del Patrono, ma abbia pagato in questi anni circa 300.000 euro di interessi passivi per opere non ancora realizzate? Ma allora, in tempi nei quali si invoca la responsabilità civile dei giudici, perché non invocare anche quella dei nostri politici? C’è qualche avvocato, non legato alla politica locale, che possa valutare se vi sono le condizioni per una class action dei cittadini contro gli esponenti del comune che sacrificano denaro pubblico ai propri interessi di bottega? Forse di fronte alla prospettiva di dover sborsare di tasca propria diverse centinaia di migliaia di euro, qualche politico locale ci penserebbe due volte prima di prendere un mutuo e dopo anni non far partire ancora i lavori.
@ Jordan P
8.000 euro sono solo una somma da pezzenti….
Per schifosissimi 8.000 euro vorresti forse intraprendere un’indagine?
Per pidocchiosi 8.000 euro vorresti forse fare qualche perquisizione domiciliare?
Pretenderebbe forse un ammanettato in diretta per i flash dei fotografi???
Non scherziamo, dai, ci riderebbero dietro da tutta Europa.
Vuoi invece mettere avere 300 MILA euro sul groppone di mutuo passivo per opere ancora non fate???
Almeno, se prima o poi qualcuno deciderà di andare a verificare, avremmo tutta pubblicità gratis a livello italiano e forse europeo…
E lo sai meglio di me che la pubblicità è l’anima del commercio.
Quindi potremo intraprendere una bella campagna pubblicitaria del tipo “TRECENTOMILA EURO in fumo: dove? Sciocco, non lo sai? ma a Macerata dove c’è il SOF”
Vuoi mettere???? 🙂