Commenti, croce e delizia

Un invito all'autoregolamentazione per continuare a crescere insieme

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La crescita del nostro giornale, consacrata anche dall’ambito riconoscimento nazionale ottenuto proprio in questi giorni al Festival dei Quotidiani On Line Locali (leggi l’articolo), ci impone alcune considerazioni sui commenti che arrivano ogni giorno sempre più numerosi da parte dei nostri lettori.

I commenti, per un giornale on line come il nostro, che ha tra i suoi punti di forza proprio l’interattività tra la redazione e i lettori, sono fondamentali. Essi sono alla base della community virtuale che si crea in tal modo, perché consentono quel proficuo scambio dialettico tra gli autori degli articoli e i lettori, ed anche tra gli stessi lettori che possono intervenire per dire la loro, in positivo o in negativo, sugli articoli pubblicati e sugli interventi di altri commentatori.

Accade, però, che, accanto alla stragrande maggioranza dei commentatori, i quali  intervengono in maniera civile ed argomentata per esprimere consenso o critica ad un articolo o ad un precedente commento, ve ne sono alcuni che invece si caratterizzano per l’uso gratuito di parole volgari, di apprezzamenti offensivi e diffamatori, di derisioni gratuite e inopportune.

Questi commentatori, oltre a rischiare personalmente una querela per diffamazione (che – vogliamo ricordarlo agli interessati – non è affatto esclusa dall’utilizzo del web e di un nick name), recano un duro colpo alla serietà e alla credibilità del nostro giornale e finiscono inconsapevolmente per costituire un alibi per coloro che, anche ai vertici delle istituzioni e delle forze politiche locali,  guardano con sospetto e quasi con timore Cronache Maceratesi, sostenendo strumentalmente che non vogliono intervenire in un quotidiano on line dove impazzano denigratori e persone volgari.

La realtà  la conosciamo bene. Il vero motivo per non intervenire nel nostro giornale è la mancata abitudine di una parte della classe politica locale a confrontarsi con critiche e rilievi provenienti dal basso, direttamente dai cittadini. Però è innegabile che a questi signori un buon pretesto glielo forniscono proprio alcuni commenti volgari e offensivi, che, sicuramente senza volerlo, inquinano il duro lavoro fatto dal momento in cui è iniziato il nostro progetto.

Ecco perché  oggi ci vediamo costretti ad invitare i nostri lettori che intervengono (e auspichiamo che siano sempre di più e sempre più attenti, perché le nostre porte sono aperte a tutti, senza eccezione alcuna) ad autoregolamentarsi, continuando ad esprimere liberamente il proprio pensiero, senza però scadere in insulti, offese, parole volgari, pesanti allusioni, gratuite diffamazioni.

Ciò garantirà  egualmente la più totale libertà di pensiero e di critica, e, al tempo stesso, non penalizzerà il nostro giornale, anzi, lo aiuterà a crescere ancora di più.

In caso contrario, qualora questa nostra raccomandazione rimanesse lettera morta, ci vedremmo però purtroppo costretti a ricorrere ad un filtro preventivo, consistente nel tenere fermi i commenti sino al momento in cui sarà per noi possibile effettuare un’attenta verifica dei loro contenuti (da ciò, in ogni caso, deriverà che non sarà più possibile pubblicare i commenti in tempo reale, come oggi avviene esclusi i casi in cui interviene automaticamente un sistema di filtraggio limitato a un numero di parole non ammesse).

E, come è  ovvio, l’esito di questa verifica potrà comportare che alcuni commenti non saranno pubblicati, non certo per una nostra volontà di censura (che è la più lontana dal nostro modo di essere e dal nostro sentire), ma proprio per evitare che l’insensibilità e la maleducazione di pochi rovinino il nostro lavoro e la sincera e spassionata collaborazione della stragrande maggioranza dei nostri lettori.

Per seguitare a crescere, e per evitare filtri di qualsiasi natura, confidiamo quindi nella vostra collaborazione, quella che sino ad oggi ci ha fortemente sostenuto e ci ha consentito di arrivare dove siamo arrivati.

Abbiamo inoltre deciso di ripristinare i pollici rossi (fatta eccezione per gli articoli nei quali si dà conto di eventi luttuosi), al fine di consentire a quei lettori che non se la sentono di intervenire direttamente, di esprimere tramite i pollici stessi, oltre che il consenso, anche il proprio dissenso rispetto ai vari commenti che vengono di volta in volta pubblicati.

Diverso il discorso relativo ai social network, la nostra pagina facebook proprio nei giorni scorsi ha raggiunto un traguardo importante arrivando a quota 6000 fans. Negli ultimi mesi entrano nelle pagine di Cronache Maceratesi anche i commenti che vengono postati su facebook e in questo caso adottiamo già un filtraggio preventivo, non riportando commenti volgari o offensivi, molto frequenti nei social network.

La redazione di Cronache Maceratesi



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