Moreno Morbiducci, attualmente è il vice allenatore della Fulgor Maceratese, negli anni '80 lui e Giovanni Pagliari ("I gemelli del gol") hanno regalato grandi gioie ai tifosi biancorossi
di Enrico Maria Scattolini
Il disastroso pomeriggio domenicale di Chiaravalle paradossalmente un risultato l’ha prodotto per la Maceratese. Anche Paci e Pierantoni hanno capito che la strada per la (improbabile) salvezza biancorossa dovrà necessariamente passare attraverso i play-out. L’hanno ammesso loro stessi, al termine del match con la Biagio Nazzaro.
Un percorso accidentato perché il gap dal sestultimo posto in classifica, che significherebbe permanenza quasi certa in Eccellenza, si è allargato a cinque punti. Un’autentica voragine a quattro turni dalla fine del campionato, per una squadra disorganizzata sul piano tecnico/tattico ed in disarmo sotto il profilo psicologico.
Tenuto conto della insistente rincorsa del Centobuchi di Nocera, è anzi incombente il rischio che la Maceratese possa limitarsi ad avere solo un contatto con la migliore formazione degli spareggi, da… avversaria come terzultima in graduatoria.
L’auspicio, evidentemente, è che i biancorossi non arrivino a questo livello, e che abbiano forza e dignità per conservare almeno l’attuale posizione. Che non servirebbe a nulla se l’Ancona vincesse il campionato, ma che al contrario potrebbe trasformarsi in una grossa (insperata) opportunità laddove i dorici dovessero invece assicurarsi la Coppa Italia e la Fermana lo scudetto.
In tal caso, infatti, lo scontro fra quintultima e quartultima farebbe uscire dai guai la Maceratese, se vincente. Che avrebbe dalla sua parte, in questo tentativo, anche la legge dei grandi numeri, perché, avendo sinora perduto tutte le partite di questa natura (ricordo, per averle vissute in diretta -non solo televisiva -le catastrofi di Cecina, Guidonia, Ladispoli, Reggio Emilia e Faenza), prima o poi un successo dovrebbe raggiungerlo.
Questo è lo scenario, la cui realizzazione in gran parte, ovviamente, non dipende da Paci, Pierantoni ed i giocatori.
Come affrontarlo al meglio, per la …quota di competenza?
Avendo sopportato il calvario di 34 gare e quindi valutando i soggettiio credo che l’unica speranza è di fare appello al CUORE BIANCOROSSO, soprattutto se gli ultimi due incontri casalinghi (Montegranaro ed Urbino) potranno essere disputati al Campo dei Pini, dove quest’anno la Maceratese ha realizzato l’en plein con i successi contro l’Urbania ed il Grottammare.
Chi meglio di Moreno Morbiducci,autentica icona del calcio nostrano dei bei tempi andati, può risvegliare questo spirito?!?
Si abbia il coraggio di dargli la responsabilità della prima squadra,che conosce benissimo per esserne da tempo vice allenatore. Si richiamino in società ex gladiatori come Rega e Prenna, anche loro tecnici patentati. Si solleciti il sentimento biancorosso che ancora aleggia nella tifoseria.
E si anticipi ciò che già in itinere: che presto sarà cancellato il pre nome Fulgor dalla ragione sociale della Maceratese.
E, naturalmente, si rimandi a casa Pierantoni che ha sbagliato due volte: giugno e dicembre 2010, e sta continuando a sbagliare.
Probabilmente tutto ciò non servirà a nulla.Ma almeno si retrocederà con onore!
Comunque, non se ne farà nulla e le mie resteranno fantasie di un vecchio cronista.
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Vecchio cronista ma saggio. La maggiore pecca di questa squadra è l’assoluta mancanza di grinta e voglia di lottare. Queste sono caratteristiche che solo un allenatore vero può dare. Credo che ormai sia troppo tardi anche se i numeri ancora ci danno qualche flebile speranza.
a mio modesto parere, se davvero la Fulgor vuole tentare di salvare il salvabile ha una strada da percorrere…preparare la squadra solo ed esclusivamente per i paly-out, sia da un punto di vista mentale che fisico…ci sono quattro giornate di tempo e una lunga sosta di due settimane…il tempo a disposizione mi pare sufficiente per cercare di dare un’impronta diversa alla squadra in vista della doppia “finale” dei play-out…ma ovviamente, con i nostri “giocatori”, sarà molto molto difficile…con Morbiducci al timone ? A me non dispiacerebbe, anche perchè peggio di così non credo che si potrà fare…
No, fino a quando i numeri lo permettono bisogna lottare, soltanto quando la matematica dice che non c’è più niente da fare si può pensare agli spareggi. Più che Moreno vedrei bene a uno che, nonostante l’età, la grinta non manca di sicuro e che ha dato una vita alla Maceratese: Alberto Prenna.
solo con il tuo entusiasmo e il tuo attaccamento alla maceratese puoi salvarci…. forza moreno!!!!
Io non sono molto esperto di tecnica e schemi calcistici,tanto meno mi piace giudicare qualcuno in questo ambito, ma visto che si è fatto il nome di Moreno Morbiducci mi premeva una cosa . Credo che a quattro giornate dalla fine, bisognerebbe dare il tutto per tutto invece di continuare a calcolare visti i risultati, e chi meglio di Morbiducci visto il bagalio tecnico di cui dispone per provare?Riguardo alla sua determinazione credo lo si possa giudicare solo dopo averlo messo alla prova,visto che in serie(A)ci ha giocato lui e non tutti questi tecnici esperti di calcio che spesso li leggo commentare su questo forum.Detto questo,spero che qualcuno convinca la dirigenza a fare questa prova ,un ultimo tentativo e visto che Moreno Morbiducci è di casa può darsi che sia la volta buona.
GRANDE MORBIDUCCI.
Condivido pienamente l’articolo di Enrico. Il problema è che spesso si pensa alle bandiere quando la situazione è già disperata. Lo ha fatto la Samb con Rumignani nei play-out di C1 qualche stagione fa, era nelle intenzioni dell’Ancona quando penso’ a Gadda per risalire dai bassifondi della C2. Poi non se ne fece più nulla, ma di esempi ne possiamo fare molteplici.
Morbiducci è l’uomo giusto per risollevare una squadra senza più mordente e gratificare una tifoseria messa a durissima prova.
Anche il nome Fulgor andrebbe tolto definitivamente.
Infine una decina di anni fa ricordo un’intervista a Rega (grazie al compianto Pino Ferretti) su un periodico locale. La telefonata fu soffertissima nel parlare di maceratese: tanta era la sua amarezza di non poter essere utile alla causa biancorossa perchè nessuno in società aveva pensato a lui.
Scommetto che ancora oggi il suo pensiero non sia cambiato.
Saluti a tutti e FORZA RATA
Caro Benedetto,d’accordo.
Alla Maceratese,comunque, il problema del ritardo neanche si pone.
Per la semplice ragione che non se ne farà nulla.
Non a caso ,nella chiosa del mio articolo, ho detto che la mia era soltanto la fantasia d’un vecchio cronista.
In ogni caso,un po’ di ritorno all’antico ci sarà.Contro il Montegranaro e l’Urbino si giocherà al Campo dei Pini.
Sono d’accordo con Giglioni sull’opportunità di “addestrare” nel frattempo i biancorossi al clima dei play-out(l’Ancona,oggi pomeriggio, ha ottenuto la finale di Coppa Italia del 6 aprile a Roma;e quindi aumentano le probabilità che lo spareggio fra quintultima e quartultima abbia un significato concreto).
Ma chi deve provvedere?:un…vincente come Pierantoni?