di Matteo Zallocco
Un segnale forte Sinistra Ecologia e Libertà lo aveva lanciato ieri: “Il Pd parli di progetti con l’Udc e non solo di poltrone”. La notizia dell’ultim’ora in vista delle elezioni provinciali del 15 e 16 maggio riguarda proprio SEL e gli altri partiti della sinistra che in caso di alleanza Pd-Udc sarebbero intenzionati a correre con un proprio candidato individuato nella figura dell’ex parlamentare Valerio Calzolaio. Nelle prossime ore si terrà l’incontro tra il segretario provinciale del Pd Roberto Broccolo e quello dell’Udc, Augusto Ciampechini. Domani l’accordo potrebbe essere chiuso con la candidatura alla presidenza che andrà ad un uomo dei centristi. E a tal proposito salgono le quotazioni di Antonio Pettinari, vice presidente della giunta Capponi che ora potrebbe diventare il rivale del candidato del centrodestra. Il senatore Luca Marconi sarebbe infatti ancora scettico a lasciare l’assessorato regionale. Sono ancora voci, domani potrebbero arrivare notizie ufficiale.
Intanto la Lam, la cui esclusione ha provocato il ritorno alle urne dopo la sentenza del Consiglio di Stato, ha ufficializzato la candidatura di Luigi Gentilucci:
“Una scelta trasparente, seria e soprattutto coerente quella operata dall’assemblea della Lega Autonomie Municipali – si legge nella nota stampa – che ha deciso di proporre Luigi Gentilucci per la presidenza della provincia di Macerata. Una candidatura ispirata all’appartenenza territoriale che interpreta un nuovo modo di fare politica, innovativa rispetto al vecchio sistema partitocratico in cui tutto è scelto ed ispirato alle logiche chiuse delle stanze romane. Quelle stanze in cui i potenti decidono come in un gioco da tavolo quale sarà l’alleanza tra l’uno e l’altro partito in funzione della mera convenienza delle poltrone. La LAM e Luigi Gentilucci stigmatizzano questi comportamenti, richiamano tutti a quella coerenza che significa non essere in contraddizione con idee ed atti precedenti e lanciano una sfida civica in cui si mettono da parte i personalismi per lavorare sui programmi, si analizzano le difficoltà dei singoli per risolvere le problematiche della collettività, si fanno scelte precise che implementano il lavoro e le opportunità per un nuovo sviluppo di un piccolo territorio in grado di progettare e raggiungere grandi risultati”.
Conferma la candidatura anche Tonino Quattrini del Fronte Verde: “Io sarò uno dei candidati e sto lavorando per le alleanze e per avere un risultato almeno doppio a quello ottenuto alle scorse elezioni”
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Credevo che dopo quasi 30 anni di politica attiva, incarichi, consigli, amministrazioni e 5 elezioni in Parlamento (con relativa pensione di certo NON sociale) fosse venuto il momento di tirare le remi in barca e dedicarsi ad altro.
Siamo l’unico caso, al mondo, i cui essere politico diventa una professione (quasi sempre a vita) pur tutti benissimo sapendo che:
a) non si può essere buono per tutte le stagioni
b) la tendenza al cambiamento scema con il salire dell’età e che quindi qussi tutti nascono incendiari ma muoiono pompieri (soprattutto se entrano a far parte del sistema)
c) abbiamo una classe politica tra le più vecchie dell’Universo più interessata alla propria rielezione (quindi progetti di breve tempo, quando ce ne sono) che a dfare un futuro al Paese (progetti di medio-lungo termine)
Credo che sia ora di dire basta con i mestieranti della politica a vita, da qualsiasi oparte essi provengano….
Un sacco di novità insomma.
Franco Capponi, Antonio Pettinari, Valerio Calzolaio, Tonino Quattrini, Luigi Gentilucci, PD non è dato sapere, ma forse Giorgio Meschini, non si sa, vedremo, domani, pare…
ma sono le provinciali o un’altra sceneggiatura di
” Tanto rumore per nulla ” ?
Non vedo l’ora di andare a votare…
Valerio Calzolaio questa è una buona notizia
Franco Capponi e Luigi Gentilucci sono le uniche persone che hanno tutto il diritto di “non essere le novità” per le prossime elezioni provinciali.
Franco Capponi prima di tutti perché il suo mandato non è assolutamente finito per “motivi politici”, soprattutto non per scelta di chi lavorava insieme a lui.
Luigi Gentilucci perché dopo il casino che ha fatto ci mancava pure che rinunciava alla sua candidatura da presidente per accettare una qualsiasi poltrona offerta da una delle tante alleanze. Nonostante lo critico sempre, devo ammettere che almeno questa volta è stato coerente.
Volevo soltanto far notare che si fa un gran parlare di nomi, ma opportunamente (visto che ci si interessa solo di poltrone di governo e sottogoverno) di programmi, idee e progetti zero assoluto.
Una volta si partiva da un progetto condiviso e poi si indicava, il migliore del gruppo, per cercvare di portare il progetto in porto.
Ora si parte da un nome condiviso e ci si ferma li…
Leggere ancora i soliti nomi che da decenni sono sulla scena politica…mi viene la nausea !!
Basta con la politica concepita come “mestiere”….mettetevi da parte e lasciate spazio ai giovani che hanno nuove idee, permettete loro di costruire un futuro migliore di quello attuale !!
maurizio b sicuramente è un altro che ha avuto il posto di lavoro grazie a questo “giovane” politico!
La buona notizia è che SEL, a quanto pare, non intende aderire al patto d’acciaio (o, meglio, di stagno) tra PD e UDC; il che significa che, in tal caso, un ipotetico elettore di sinistra come me avrebbe un’alternativa a disposizione.
La cattiva notizia è che, come hanno già fatto notare, tra gli altri, Gianfranco Cerasi e Tamara Moroni, quello di Calzolaio è un nome un po’ logoro. Non che non sia una degna persona, ma sarebbe opportuno proporre un nome nuovo.
Penso che di questo sia consapevole lo stesso Calzolaio.
…se il Pd si allea con l’Udc la sinistra candida Calzolaio…..
Credo Valerio una persona troppo intelligente per accettare di candidarsi contribuendo cosi’ a far vincere la destra…..o forse mi sbaglio?
@Giuseppe
Non capisco il “contribuendo a far vincere la destra”.
Conservo ancora la speranza di una coalizione ampia e di qualche nome nuovo…almeno dalla Giunta. Qualche giovane da pescare nell’associazionismo cattolico e laico, nei sndacati,nelle categorie ci sarà.
@Angeletti
I nomi che circolano, i non programmi, le riunioni dei dirigenti più attenti agli equilibrismi politici e alle poltrone che ai bisogni dei propri elettori (così a destra come a sinistra) non fanno sperare nulla di buono.
“i sogni son desideri…” Ma spesso restano invece solo sogni, sopratutto con questa cialtronesca classe politica
E’ anche vero che un candidato alla presidenza della Provincia non si può tirare fuori dal cilindro, come un coniglio. Dev’essere credibile, deve avere una qualche esperienza amministrativa, non può essere un signor nessuno.
Stefano, la presidenza della provincia , è e resta una nomina per accesso elettorale, quindi politica, e quindi in teoria non dovrebbe basarsi su pregresse esperienze amministrative come qualsiasi nomina per meriti o titoli, altrimenti non andremmo a votare, ma il candidato si determinerebbe per concorso . Ciò non vale nemmeno per alcuni dirigenti degli uffici e gli assessori… figuriamoci se questo dovrebbe essere il principio per una elezione democratica. Mai come per svolgere un incarico politico, dovrebbe valere il detto ” non si nasce imparati”: ciò che conta è altro e anzi, da un punto di vista strettamente democratico, non dovrebbero nemmeno esistere i governi tecnici a mio avviso, perché concentrandosi su virtuosismi di governo astratto, si distaccano dai bisogni reali della popolazione. Per me la politica è pulsione, è carne, sangue, sogni, per chi se ne fa carico, tutto il resto andrebbe lasciato all’apparato legislativo burocratico, perché diventi concretezza delle decisioni da cui è mossa.
Quindi direi piuttosto, che ci si muove pragmaticamente su questo alibi di scelta del candidato, perché dietro ci sono interessi di partito, di carrierismo politico personale, premi di clientelismo o di militanza ed anche, una certa rilassatezza nel tessuto sociale che… lascia fare.
Io personalmente, sono proprio stufa di questi meccanismi di verticismo dei partiti. Con ciò non sto criticando i singoli candidati del caso, preciso, ma i criteri stantii ed antidemocratici della loro selezione, che in certi casi arrivano al limite dell’autolesionismo.
Ma possibile che nulla mai si muova in altre direzioni? Ma possibile, come ha scritto Cerasi, che prima si scelga il candidato e poi si passi all’aspetto sostanziale, cioè il programma ? E’ tutto autoreferenziale ai partiti, tutto in funzione dei numeri elettorali, non c’è gioco, non c’è sfida. Queste elezioni si potevano risparmiare, salvo prevalga il senso di realpolitik di avere un governo uniforme tra regione, provincia e comune, la vedo fatta, con un centro sinistra e una sinistra che si presenta sempre divisa. Bene ha fatto SEL a non condividere le modalità di aggregazione in atto nel centro sinistra, ma ciò non mi consola per ogni mancata opportunità di riunificazione nel suo perimetro fisionomico.
La sinistra pena a Calzolaio! Mamma mia che tristezza!!!
Tra Capponi, Gentilucci,Pettinari e Meschini ha ragione Tamara che belle novità, è meglio restare a casa o andare a fare una passeggiata a Porto Recanati nel prosimo mese di maggio in concomitanza con queste pseudo elezioni!!!
Caro Cerasi lei ha pienamente ragione ma purtroppo gli anni, e anche lei ne ha qualcuno, mi hanno insegnato che anche i programmi lasciano il tempo che trovano. Ricorda quando alcuni candidati (non nelle Marche) sono stati sputtanati per aver copiato il programma? Ricorda le belle parole di Capponi sulle 2/3 soluzioni pronte per la discarica? Il milione di posti di lavoro di Berlusconi e via cianciando…Oggi un buon programma si fa con il copia e incolla e le stesse sigle politiche dicono poco (pensi a uno Scilipoti con dieci anni di carriera dipietrista alle spalle!) Allora rimangono solo le persone, almeno a livello locale qualche bravo ragazzo sognatore, di quelli che a trentanni ancora credono nella solidarietà, nell’intervento pubblico nel sociale ed in economia, nella lotta politica senza demagogia e insulti…Noi siamo fuori per raggiunti limiti d’età, ma ci sarà pure qualcuno che ha dei nomi da suggerire, almeno per metterli in lista. Io aspetto fiducioso.
Per quanto mi riguarda, nulla in contrario sul nome anche d’esperienza purchè una persona onesta, mi auguro che nel contorno ci siano tanti giovani attivisti della politica territoriale. I soliti opportunisti ormai sono a noi noti.
In questo momento c’è voglia di cambiamento, non esclusivamente nelle persone ma nel modo di fare politica che non deve più basarsi sull’inciucio.
rossano credo non hai capito niente io sono un aautonomo e dopo 41 anni di lavoro vado in pensione non ho bisogno di lavoro
@Angeletti
Certoc he rimangono le persone, ma per esperienza personale preferirei persone non tropo legate (direttamente o indirettamente) alle strutture di partito poichè se “fai troppa gavetta” poi per emergere sei costretto ad essere come coloro che vorresti sostituire, quindi cresci in un ambiente malsano e perpetui i soiti riti, le solite pastine, i soliti intrallazzi che ci sono in tutti i partiti.
Ma è mai possibile che non si riesca a trovare qualcuno che che non sia legato a filo doppio con chi fa politica da una vita????
MESCHINI??? CALZOLAIO ??? MEGLIO 100 VOLTE SILENZI ALMENO E’ UN VERO POLITICO E QUALCOSA HA FATTO PER IL TERRITORIO .
GLI ALTRI DUE (CONOSCENDO I LORO CURRICULUM POLITICI ) SONO SOLO IN CERCA DI UNA POLTRONA CHE ALLA FINE LI PORTI IN PENSIONE CON UNA SOSTANZIOSA MENSILITA’E DI POLITICA VERA QUELLA PER IL CITTADINO HANNO FATTO POCO O NIENTE …….. E I CITTADINI HANNO BUONA MEMORIA !!!!!
@Tamara Moroni
Proprio perché non si nasce imparati bisogna pensare a partiti che tornino ad essere luoghi di discussione, e anche di formazione e selezione di un personale politico. In questo come in altri campi bisogna prima farsi le ossa per non rompersele.