di Alessandra Pierini
Per festeggiare San Francesco di Sales, la diocesi di Macerata ha convocato gli operatori della comunicazione sociale e non solo per un incontro intitolato “Emergenza educativa e media: una sfida da affrontare insieme”.
Protagonista è stato il vaticanista Luigi Accattoli che oltre ad essere editorialista del Corriere della Sera ha aperto un blog. Accattoli ha raccontato internet in base alla sua esperienza:«La rete dà la tentazione di rifugiarsi in un mondo parallelo e di creare artificialmente un proprio profilo pubblico diverso dalla realtà. I nostri ragazzi sono dei digitali nati. Ciò vuol dire che programmano esperienze su internet perché internet a differenza dei gruppi, della parrocchia, delle organizzazioni, ti libera dagli impicci».
Accattoli ha anche parlato della violenza che si scatena nella rete: «C’è più violenza nei media che nella realtà e ancora di più nei media digitali. Nel mio blog tratto gli stessi argomenti di cui parlo nelle conferenze, con la stessa moderazione ma nel blog i miei commentatori si trattano da cani tanto più quando si parla di 3 temi specifici, l’omosessualità, l’infallibilità del Papa e il vecchio rito della Messa. Pensate cosa accadrebbe se decidessi di alimentare questi conflitti. Ci metterei poco a passare dai miei 17.000 visitatori mensili a oltre cento mila. La violenza viene dal cuore dell’uomo ma anche dai seminatori di discordia».
Di luci ed ombre della rete ha parlato anche il vescovo di Macerata Monsignor Claudio Giuliodori che è partito dall’attualità: «In Egitto il governo ha chiesto alla Vodafone di staccare tutti i router, questo perché la rete palesa ed esalta dei fenomeni carsici che muovono la società e può diventare acceleratore di sentimenti anche pericolosi».
Il Vescovo ha poi parlato del messaggio di Papa Benedetto XVI che ha posto al centro internet e i social network:«La rete è un prolungamento della situazione esistenziale dei giovani che cercano punti di riferimento. Macerata ospiterà dal 19 al 21 maggio un convegno organizzato dalla Chiesa sulla comunicazione e saranno presentati i dati di ricerche quantitative effettuate. L’interrogativo è la rete sostituirà i media tradizionali? Questo sorge dall’attuale situazione che vede i telegiornali pilota con una perdita del 20% di spettatori e un forte calo nelle vendite dei quotidiani. Famiglia, scuola e tutte le agenzie devono essere consapevoli dell’esistenza di questa potenzialità e comportarsi di conseguenza».
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“In Egitto il governo ha chiesto alla Vodafone di staccare tutti i router, questo perché la rete palesa ed esalta dei fenomeni carsici che muovono la società e può diventare acceleratore di sentimenti anche pericolosi”
Giuliodori dimostra ancora una volta una visione della realtà che è eufemistico definire distorta.
Quello che è successo in Egitto con la sospensione delle connessioni ad Internet va chiamato col suo nome: “STRATEGIA MILITARE”. Si è voluto in questo modo, da un lato impedire che i vari gruppi di manifestanti potessero contattarsi e coordinare al meglio le rispettive iniziative; dall’altro si evita che le notizie su ciò che sta succedendo escano incontrollate.
In qualsiasi conflitto ci sono due regole fondamentali: controllare l’informazione per far conoscere una verità “addomesticata” e disturbare i collegamenti del nemico. Questo è stato fatto, altro che “acceleratore di sentimenti”.
Chi offre sponde a queste operazioni dovrebbe andare a nascondersi.
Emergenza?…educativa e dei media? Oramai il lessico a cui siamo abituati dalla politica e dai mass-media tradizionali ci porta sicuramente a confrontarci con ogni problema della società solo come emergenza..vi rinfresco la memoria degli ultimi mesi..emergenza della magistratura, emergenza neve, emergenza rifiuti, emergenza immigrati, emergenza privacy, emergenza terremoto, emergenza caldo, emergenza anziani, emergenza caro-vita, emergenza lavoro..tutto è emergenza. Purtroppo dietro l’emergenza abbiamo visto, in Italia finora, tanti interessi privati.Ma l’emergenza educazione non è stata risolta con la riforma Gelmini che favorisce le scuole private e cattoliche? Mettere ulteriori veti al web, che comunque è controllato e limitato, suona tanto di inquisizione, quella sì emergenza da più di mille anni.
La violenza non è nel cuore dell’uomo, ma la violenza è la risposta dell’uomo ad un ambiente ostile.
Educazione alla responsabilità e alla tolleranza. Ci sarebbe questa risposta (ma di certo è una risposta che non può venire dalla Chiesa cattolica)
In Egitto la gente sta lottando contro un regime e il vescovo dice che il regime stesso ha fatto bene a far staccare i router????
E questa è la sfida educativa???
La verità è che alla chiesa proprio non va giù che non ha più il controllo delle masse, come 50 anni fa..
Comunque più parla il vescovo e più penso che dice l’esatto contrario di quel che diceva Gesù!!
Io invece penso che piu’ parla il vescovo e piu’ la verita’ sta dalla parte opposta.
questa piccola crociata contro internet con questo pseudodibattito non fa’ che bene invece per il pensiero libero delle persone.
sanno benissimo che la rete aiutera’a farsi una coscienza critica indipendente e loro subito se ne escono con queste aberrazioni.no comment
Nonostante il libero arbitrio c’è sempre qualcuno che tenta di arrogarsi il diritto di dirti che cosa sia giusto e che cosa sia sbagliato.
Inoltre, e non è certo un caso, più regna l’ignoranza e più il controllo delle masse è facile.
Più regna la supestizione, e non è certo un caso, e più il potere religioso la fa da padrone.
Più regna uno spirito da santa crociata, e non è certo un caso, ed è più facile salire sul pulpito e scagliare gli anatemi contro ciò che potrebbe essere per lui un pericolo.
Un umile supplica: Dio ce ne scampi e liberi da questi che pretendono di essere gli unici ed i soli ad avere un contatto diretto con il Divino.