Da Daniele Salvi, responsabile organizzazione Pd Marche:
L’appello del coordinatore provinciale della Pdl rivolto all’Udc perché alle prossime elezioni provinciali il partito di Casini stia con la destra è davvero stupefacente. La convergenza dovrebbe avvenire -a suo dire- sulla base dell’ “identità di valori” che esisterebbe tra i due partiti.
Certo parlare di “valori” in questo momento da parte del Pdl è forse un po’ azzardato, visto quanto sta accadendo a livello nazionale: le accuse che vengono mosse al Presidente del Consiglio, nonché “capo” del Pdl, e l’aggressività con la quale i dirigenti di quel partito stanno reagendo a fatti e situazioni inqualificabili, giungendo persino a negare l’evidenza.
Non so a quali “valori” Lattanzi si riferisca, se a quelli della famiglia, del rispetto della donna, della legalità, dell’onesta, del rispetto delle istituzioni, della dignità del nostro Paese agli occhi del mondo o dell’onore e del decoro di chi deve rappresentare una nazione.
Quanto sta accadendo non può che toccare nel profondo quanti s’ispirano alla necessità di un’etica pubblica e quanti si professano sinceramenti credenti. Al nostro Paese serve una svolta culturale, politica e morale; questo oggi vale soprattutto, e la provincia di Macerata non può essere pensata come come un’isola a parte, un luogo dove fermare la storia politica nell’idea illusoria e penalizzante di farne un mondo a sé.
La situazione politica nazionale sta subendo una forte accelerazione; dobbiamo evitare che il Paese si avviti nella spirale del destino di un Presidente del Consiglio al tramonto. A Ciampechini dico soltanto che i progetti politici locali devono vivere dentro una cornice più ampia. Essa oggi è rappresentanta dalla necessità per le opposizioni di chiudere la pagina del “berlusconismo” con tutto quello che esso ha significato per l’Italia. In assenza di questo riferimento essi rischiano di ridursi a meri accordi di potere, per di più tardivi.
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Ogni volta che termino di leggere un qualsivoglia intervento dell’esimio esponente del PD, Daniele Salvi, ho subito bisogno di assumere una pasticca di Malox Plus… mamma mia che bruciori di stomaco.
Riporto qui il mio commento alla pagina
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=54946
Principi ed ideali comuni, valori…ma Lattanzi di chi sta parlando? Se parla del Pdl di Berlusconi, della Lega e della Destra ha sbagliato di grosso.
“L’Italia ha bisogno di una profonda rigenerazione politica e morale…
L’Unione di Centro, partita dall’incontro tra l’esperienza storica dell’Udc con nuove realtà di movimento come la Rosa per l’Italia, i circoli liberal e i Popolari democratici … nasce per proporre ai cittadini italiani di tutti gli schieramenti che vivono il disagio del finto bipartitismo, al mondo del volontariato e dell’associazionismo laico e cattolico, un grande progetto politico: l’orizzonte di un nuovo partito popolare e liberale di governo…” (Unione di Centro, Manifesto per una nuova Italia): Chissà se Ciampechini queste cose le ha mai lette?
dal giornale Avvenire :
IL CARDINALE BERTONE
“La Santa Sede segue con attenzione e in particolare con preoccupazione queste vicende italiane, alimentando la consapevolezza di una grande responsabilità soprattutto di fronte alle famiglie, alle nuove generazioni, di fronte alla domanda di esemplarità e ai problemi che pesano sulla società italiana”. Lo ha detto il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul caso Ruby. “La Chiesa spinge e invita tutti, soprattutto coloro che hanno una responsabilità pubblica in qualunque settore amministrativo, politico e giudiziario, ad avere e ad assumere l’impegno di una più robusta moralità, di un senso di giustizia e di legalità”, ha proseguito Bertone. Le affermazioni del segretario di Stato si inseriscono nella linea già tracciata dagli interventi e dagli appelli più volte pronunciati dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana.
Che il PD e l’ UDC abbiano ” valori” in comune è una cosa molto discutibile, magari Daniele Salvi ci farà sapere prossimamente come la mettiamo con la distribuzione delle risorse alle scuole, con le posizioni sui diritti civili, sulla libertà di scelta personale sul se e come arrivare ad un fine vita dignitoso, sul concetto di sviluppo sostenibile, sulle fonti energetiche alternative…
Sarebbe immensamente interessante capire come può il PD aspirare a governare con una forza politica confessionale, omofoba, pro-nucleare, notoriamente poco attenta all’ uso che si fa del territorio e alle questioni ambientali in genere, in favore degli interessi imprenditoriali e che , come se non bastasse continua ( coerentemente almeno loro!!) a declinare la continua corte che il PD le fa.
Sicuramente la risposta , quella stessa che il segretario regionale del PD, Palmiro Ucchielli continua a dare ai quattro venti, è che quell’ alleanza è stata così azzecata da far rivincere Spacca alle scorse elezioni regionali.
La cosa che però non dicono né Salvi,né Ucchielli è che far salire sul carro del sicuro vincitore Marconi e Viventi( questo fa l’ UDC : non alleanze, ma poltrone|!) al posto degli alleati tradizionali con cui abbiamo ben governato per anni le Marche, al PD è costato qualcosa come 180000 voti.
Perciò evitiamo di raccontare storie incomprensibili al nostro elettorato e concentriamoci piuttosto su una proposta per il governo della Provincia.
Una proposta che abbia ben chiari i connotati di una forza riformista che ha nel centrosinistra il suo bacino di consensi da recuperare con scelte nette figlie di valori che sono ben diversi da quelli di Casini, Pettinari, Ciampechini & Co.
Non servono i voti dell’ UDC, il cui elettorato è tradizionalmente ….allergico a qualsiasi cosa odori anche solo lontanamente di…sinistra, servono i voti di tanti che abbiamo perso per strada proprio per scelte non comprese e inaccettabili per gran parte del popolo del PD.
Quanto al metodo, credo sia inutile ricordare che le strategie per le prossime elezioni Provinciali spettano alla direzione provinciale del PD e al suo segretario.
Nè a Daniele Salvi, né a Palmiro Ucchielli.
Tristemente e spero inconsapevolmente Principi dimentica grandi temi quali la solidarietà, l’immigrazione, il rispetto del creato, la sobrietà, l’opzione per i poveri…temi grandi che fanno parte da sempre del bagaglio culturale di ogni cattolico tanto più se impegnato in politica.
Sui temi così legati alla coscienza del singolo come il testamento bilogico,eviterei invece di farne una bandiera di partito per lasciare libertà di coscienza ai singoli politici.
Pricipi sta dimenticando l’enormità della posta in gioco: togliere il governo del territorio a forze che fanno dell’egoismo e del privilegio la loro bandiera.
Se così è lasci perdere i vari Pettinari e co. e concentriamoci sull’obiettivo, cerchiamo l’accordo con il centro moderato (non solo politicamente) sulle cose da fare. Fra cinque anni, quando Berlusconi sarà solo un brutto ricordo, potremo riparlare delle differenze.
Condivido in pieno il commento di Fabrizio Pricipi. Non condivido affatto che i grandi temi etici siano prerogativa del mondo cattolico.