Nessuna novità sul fronte Udc. Ieri si è riunito il direttivo cittadino ma solamente per formare la lista dei candidati che sarà comunicata in conferenza stampa. Niente di nuovo per quanto riguarda le alleanze con il Pdl di Fabio Pistarelli che continua ad attendere il “sì” dal partito di Casini. Il segretario comunale dell’Udc, Paolo Cotognini (nella foto), conferma che l’orientamento è quello di cercare l’alleanza con il centrodestra ma non è stato ancora definito niente e non è stato neanche programmato un incontro con lo stesso Pistarelli.
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Sui giornali di oggi si dava, quasi per certo, la collocazione dell’UDC di Macerata tra le liste che sosterranno Pistarelli.
Addirittura già si faceva riferimento al costo politico dell’operazione, costo che Pistarelli sembererebbe aver pagato in contanti.
(Si mormora, sembra, si dice che tutta l’operazione sia costata non più di 30 denari)
vedo nella foto un Paolo Cotognini molto serio e preoccupato.Paolo vai con il centrosinistra e ti ritornerà il sorriso. Mi domando…con l’Udc in regione con il Pd. in provincia contro il Pd, in comune forse da solo…….speriamo……domani sorge il sole…. QUALCUNO AVEVA UN DILEMMA…ESSERE O NON ESSERE. A noi un “trilemma”….essere, non essere o mandare…
Ho l’impressione che le fonti a cui attinge la redazione di CM non siano esattamente le stesse del Messaggero
http://carta.ilmessaggero.it/view.php?data=20100216&ediz=07_MARCHE&npag=43&file=B_3195.xml&type=STANDARD
O c’è una gran confusione nell’UDC oppure nelle redazioni della stampa. Oppure in entrambe.
L’Udc dice questo:
IL COMITATO COMUNALE UDC SMENTISCE IN MODO CATEGORICO QUANTO APPARSO OGGI SULLA STAMPA.
Nella riunione di lunedì non è stata deliberata alcuna alleanza e non sono stati dati incarichi di trattare con il PDL in vista delle prossime elezioni comunali di Macerata.
Il segretario Paolo Cotognini non ha ritirato la propria candidatura ed è candidato sindaco per l’UDC.
La Direzione del Comitato Comunale UDC di Macerata
un po’ di storia e qualche osservazione “umoristica” ma che viene dal cuore.
storia:
Gennaio 1914 lettera al commissario prefettizio
“Prefettura di Macerata/Ufficio Provinciale di P.S./Oggetto: Per la casa di meretricio al Vicolo Casarino. Ill.mo Signor Commissario Prefettizio Macerata.
Con decreto prefettizio in data 31 luglio scorso fu ordinata la chiusura della casa di meretricio, tenuta da Cini Teresa al Vicolo Casarino n.5 di questa città.
Il provvedimento fu adottato in seguito a reiterati ricorsi degli abitanti delle strade adiacenti al detto locale, per gli inconvenienti, negli ultimi tempi, verificatisi, e più specialmente per la inopportunità che una casa di prostituzione esistesse nei pressi della R.Scuola d’arti applicata all’industria, della Chiesa di S.Lucia e della Caserma delle Guardie di città.
Ora la Cini ha avanzata istanza per la riapertura del detto locale, dichiarando di sottostare a quelle limitazioni e condizioni che piacesse all’Autorità di P.S. di imporle. Sebbene le condizioni di fatto e di ubicazione siano rimaste immutate, anzi, a mio modo di vedere, si sieno aggravate con l’apertura, nella vicina strada Berardi, delle scuole femminili, pure, prima di emettere un provvedimento sulla istanza della Cini, prego la S.V. Ill.ma di manifestarmi anche il suo parere sulla opportunità, nell’interesse della moralità pubblica, di mantenere chiusa la casa di meretricio. 12 gennaio 1914, il Prefetto Bertagnoni”
Si adegua l’Ispettore all’Igiene: dice che non è il caso di riaprire.
Osservazioni: Quei luoghi nei quali ci si vendeva (..e ci si vende ancora) al miglior offerente sono denominate “Case di meretricio” o per abbreviare “Casini” (!!!!!!!!!).
Sarà un caso? questo nome mi ricorda tanto un leader di un partito che probabilmente offrirà ai suoi elettori il brivido di votare il centro sinistra in Regione ed il centro destra in Comune. Che bella politica!!! fatta di programmi, trasparenza e partecipazione…al poltronificio!!!!!!!
L’accordo col PDL dovrebbe anche sollevare un interrogativo a quei cattolici che votano UDC perchè trovano lì la loro collocazione: quello che dice la Lega è compatibile con la dimenticata “accoglienza” della quale parlava un certo Cristo?
Rimando il testo di una favolosa canzone di Jovanotti che spiega un po’ a tanti frustrati della politica di oggi cosa vuol dire NOI:
NOI
Chi sono io chi sei tu?
Cos’è che ci fa essere così lontani
in cosa tutt’e due possiamo dirci umani
e se possiamo dirci umani che cosa ci divide
e cosa lega i nostri due destini indissolubilmente
che la distanza è tanta ma anche niente improvvisamente
chi sono?
chi sono questi qui che vanno avanti per le strade
in testa grandi carichi in braccio bimbi piccoli
ma così piccoli che sembrano infiniti
gli sguardi ammutoliti di ormai troppi lamenti
che ormai più non li senti
e sono coreografici elementi
di questa modernità che sembra una follia
talmente colletiva che non la vedi più
chi sono queste madri senza più un goccio di latte dentro la TV?
chi sono io?
chi sei tu?
siamo noi
in altre vite in altre latitudini
in altre compagnie in altre solitudini
siamo sempre inesorabilmente noi
uniti nell’abbraccio di una stella
divisi dentro al muro di una cella
chi sono?
chi sono questi qui intorno a un tavolo che parlano
con traduzioni simultanee di parole che non cambiano
che un giorno si sorridno e l’altro si accoltellano
e firmano con quegli inchiostri che poi si cancellano
promesse che poi non mantengono
e fuochi che si spengono
chi sono questi uomini che arrivano da in culo all’universo
e pensano che aldilà del mare lì può essere diverso
e allora partono
disperazione genera speranza
e si ritrovan dieci in una stanza
tra quattro muri di intolleranza
forse giustificabile nell’ottica di un popolo
che popolo non è neanche per niente
al massimo la puoi chiamare gente
chi sono questa gente
che un poco mi somiglia e un poco no
un po’ è la mia famiglia e un poco no
un po’ l’ammazzerei e un po’ gli voglio bene
il sangue è sempre rosso
indipendentemente dalle vene
siamo noi
in altre vite in altre latitudini
in altre compagnie in altre solitudini
siamo sempre inesorabilmente noi
uniti dall’abbraccio di una stella
divisi dentro al muro di una cella
Testo di Jovanotti alias Lorenzo Cherubini (non è mio parente!!!)