Dante Ferretti torna a Macerata:
“Sono innamorato di questi posti”

Il due volte premio Oscar sarà premiato al Lauro Rossi per la 'Giornata delle Marche'

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di Matteo Zallocco

“Domani mattina partirò presto da Roma, voglio arrivare a Macerata per l’ora di pranzo, per godermi un bel piatto di vincisgrassi. Li adoro, mi mancano veramente, come tante altre cose di questa stupenda città”. Pensieri e parole del più grande scenografo italiano, Dante Ferretti, che domani sarà premiato dal presidente della Regione con il “Picchio d’oro”. “Questo riconoscimento mi fa molto piacere – dice – essendo un MM (marchigiano e maceratese), le Marche sono fantastiche, quasi un’isola rispetto al resto d’Italia con questa vivacissima cultura e i suoi grandi lavoratori”.
L’appuntamento è alle 15.30 al teatro Lauro Rossi, si andrà avanti fino alla sera con il concerto di Giovanni Allevi, presenta Neri Marcorè. Quest’anno la “Giornata delle Marche” si celebra a Macerata in onore di Padre  Matteo Ricci.
E se il grande gesuita è stato il maceratese più importante di sempre, Dante Ferretti è indubbiamente il più grande maceratese vivente.
Lui si dice onorato di questo riconoscimento nonostante una biografia straordinaria: 9 nomination, 2 Oscar, 3 Bafta Awards, 12 Nastri d’argento, 5 David di Donatello.
“Ma adoro le Marche e Macerata e per me è sempre un grande piacere tornare in questa città”, ci dice con grande disponibilità al telefono.
Nella sua città natale era tornato lo scorso 26 marzo per il film-documentario “Dante Ferretti, scenografo italiano”, in cui è stata raccontata la sua storia tra le vie di Macerata. Quali sono i posti che ha più a cuore? “Indubbiamente quelli della mia infanzia, via Tommaso Lauri, il Palazzo degli studi e poi lo Sferisterio che ho frequentato moltissimo da ragazzo”.

Lo Sferisterio, appunto, a cui Dante Ferretti ha regalato il grande successo della Carmen nell’estate del 2008. Tornerà in Arena? “Non dipende da me, io sono un artista, la decisione spetta ai committenti. Allo Sferisterio ho vissuto una bella esperienza, però bisogna sempre guardare avanti. Di sicuro grazie alla Carmen l’anno scorso ho riscoperto Macerata, avevo lasciato questa città quando avevo 16 anni, poi tornavo ogni tanto per andare a trovare la mia famiglia, ma non mi ero mai fermato così a lungo. E ho scoperto con grande piacere che Macerata non è cambiata, è sempre la stessa”.
A cosa sta lavorando ora? “In questo periodo sono impegnato al Museo Egizio di Torino, al Museo di Fellini a Rimini e al Parco a tema di Roma. Tornerò a lavorare nel cinema a gennaio col il  nuovo film di Scorsese, negli Stati Uniti. Ma non posso svelare ancora niente, nemmeno il titolo”.
Con un film di Scorsese, “The Aviator”, nel 2004 Dante Ferretti ha vinto l’Oscar per la miglior scenografia insieme alla moglie Francesca Lo Schiavo. La seconda statuetta di Hollywood è arrivata nel 2008 con “Sweenet Tood” di Tim Burton.
Dustin Hoffman testimonial delle Marche, le è piaciuta questa scelta? “Sicuramente. E’ un grandissimo attore e tanti anni fa nelle Marche girò un capolavoro, ‘Alfredo Alfredo’. Anche lui si innamorerà di questa  regione. Sa, le Marche e il maceratese potrebbero essere una bellissima scenografia, con questi borghi, queste splendide campagne che sembrano giardini. Bisognerebbe solo trovare la storia giusta”.
Una storia che magari potrebbe nascere davanti a un piatto di vincisgrassi.



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