Spesso, erratamente, il loro lavoro viene messo in secondo piano. Come tutte le Federazioni anche quella dei cronometristi compie un lavoro certosino in ambito provinciale ma ovviamente anche in quello regionale e nazionale. Noi per capire qual è lo stato di salute di questa Federazione sportiva abbiamo ascoltato la voce del presidente provinciale dei cronometristi Mario Alessandrini (a sinistra nella foto) che in merito ci lascia intendere di come questo lavoro viene fatto soprattutto per passione e che i giovani non sembrano intenzionati ad avvicinarsi a questa interessante attività.
Presidente Alessandrini facendo un pò il punto della situazione sulla federazione dei cronometristi in provincia che ci può dire?
“Che stiamo vivendo un momento davvero delicato e molto difficile. I ragazzi oggigiorno non si avvicinano più a questa disciplina e per noi questo è un grande problema perchè le carenze di organico sono davvero croniche”.
La vostra speranza è dunque quella di avvicinare giovani a questa nuova disciplina dandogli oltre l’opportunità di un rimborso di poter cronometrare in competizioni di assoluto valore. Giusto?
“Giustissimo. Diciamo che il movimento in provincia ha bisogno di nuove leve. I migliori cronometristi sono arrivati a cronometrare le Universiadi e competizioni di livello nazionale e mondiale in passato che di certo danno un’immensa sodisfazione sotto il punto di vista personale”.
Le vostre attività sono molteplici. Spesso chi sente parlare di cronometristi crede che il proprio lavoro si ferma solo a qualche sport ed invece…
“La realtà è ben diversa con la bellezza di oltre 30 sport da noi cronometrati e questo fa si che ogni settimana siano diverse le discipline che seguiamo. Con noi i ragazzi si devono sentire protagonisti”.
Andando a dare un’occhiata ai numeri che caratterizzano la vostra federazione in merito cosa ci dice?
“Abbiamo 46 iscritti alla nostra federazione la maggior parte dei quali arrivano da Macerata e Tolentino. L’Enduro, l’atletica ed il nuoto sono le disci8pline sportive più seguite in termini di lavoro”.
Andrea Busiello
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