Si aggira intorno ad un milione di euro la cifra necessaria per consolidare e ristrutturare definitivamente il Castello di Montefiore. E’ stato reso noto nel corso della campagna d’ascolto che si è svolta nei giorni scorsi alla presenza del Sindaco Francesco Fiordomo, del dirigente dell’ufficio tecnico comunale architetto Paduano e del geologo Patrizietti. L’incontro con i residenti della frazione è stato utile per presentare una minuziosa perizia svolta negli ultimi anni dall’amministrazione comunale di Recanati, volta a studiare le problematiche del castello sotto ogni aspetto e a trovare le giuste vie per un recupero definitivo e duraturo. “Purtroppo non sono notizie molto positive quelle che abbiamo portato ai residenti di Montefiore – ha apostrofato il Sindaco Francesco Fiordomo nel corso dell’incontro – l’impressione che i cittadini si sono fatti in questi anni trovano infatti conferma dai dati tecnici dell’architetto e del geologo che hanno realizzato una indagine lunga mesi. La struttura ha bisogno di un corposo intervento di consolidamento per risolvere il problema della frana che guarda verso Passatempo. Solo una volta ultimato quell’intervento sarà possibile avviare il recupero della struttura. Ma tutto questo richiede un investimento di diverse migliaia di euro, e un progetto che dovrà coinvolgere altri enti e non solo il Comune di Recanati”. La struttura medioevale sin dagli anni 80 è stata oggetto di corposi interventi, ma mai risolutivi. Soldi pubblici spesi solo a tamponare, non a risolvere. Ora, grazie alla perizia del geologo Patrizietti aiutato dall’ingegnere Mengoni, è possibile avviare un intervento risolutivo e duraturo. “Intanto è stata realizzata una prima opera volta a mettere in sicurezza quella parte di cinta muraria che si affaccia sulla piazzetta e sugli slarghi, in maniera da utilizzare senza rischi quegli spazi – sottolinea l’architetto Paduano -. E’ un castello che ha avuto problemi sin dal giorno di realizzazione. La torre è solida, ma è il fortino che gli è stato costruito intorno a creare i problemi che vediamo oggi. Il problema è nel sottosuolo. Sul versante che guarda verso Osimo si è creata una frana, il terreno è debole e ci sono delle crepe abbastanza evidenti. Ora siamo riusciti a capire dove intervenire. Bisogna realizzare un bel contenimento a valle con un fronte di 60 o 70 metri, micropali per gli elementi aggiuntivi e una serie di drenaggi per regimare corettamente le acque che si trovano nel terreno di riporto all’interno del castello. Questo richiederà del tempo anche tecnico, per consentire al terreno di consolidarsi. Una volta stabilizzato si può arrivare all’intervento del restauro, ricostruzione delle murature, sistemazione delle merlature, e pensare successivamente ad un utilizzo della struttura in modo da dare lustro alla frazione di Montefiore”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
È quindi che si fa? Penso che questo sia uno scandalo, avere una struttura del genere che potrebbe portare turismo e lasciarla in questo l’amministrazione dovrebbe fare proposte per la sfruttamento della struttura così da poter anche attirare investitori privati, altrimenti a fare analisi di questo genere non è che ci voglia molto e restano solo chiacchiere.