
Musicultura
di Luca Patrassi
Musicultura riparte. Non che la rassegna fondata dall’indimenticato Piero Cesanelli, ed ora diretta da Ezio Nannipieri, si sia mai fermata ma c’è stato un momento di approfondimento legato ai conti da sistemare, in particolare le voci in entrata dagli Enti locali.

Ezio Nannipieri
Ieri sera, nella sede della Provincia, c’è stato un incontro tra i vertici dell’associazione Musicultura – Nannipieri e il presidente Stefano Caperna – e il fronte degli amministratori, tra gli altri c’erano il governatore della Regione Francesco Acquaroli, il sindaco e presidente della Provincia Sandro Parcaroli, la sottosegretaria Silvia Luconi.
Un incontro chiarificatore dopo i dubbi e le nebbie alzatesi rispetto a tagli annunciati e in parte messi in atto nella scorsa stagione rispetto ai quali i vertici di Musicultura hanno chiesto ed ottenuto un incontro per illustrare la situazione finanziaria venutasi a creare negli anni (incremento dei costi a fronte di finanziamenti pubblici rimasti fermi, se non addirittura ridotti negli ultimi tempi).

Il governatore Francesco Acquaroli
Il governatore Acquaroli e il presidente Parcaroli hanno ascoltato la relazione di Nannipieri che ha spaziato dai dati finanziari a quelli artistici passando per i riscontri mediatici di assoluto rilievo nazionale. L’incontro al vertice deve aver spazzato via i malintesi, probabilmente dettati da qualche struttura burocratica intermedia. Quale possa essere stato l’equivoco di partenza, il dato di fatto è che l’incontro di ieri sera è servito a ribadire la centralità di Musicultura tra i festival inb uscita non solo da Macerata ma dall’intera regione Marche come sintetizza il governatore Francesco Acquaroli: «Musicultura è una espressione del territorio nata grazie all’intuizione del professor Cesanelli e cresciuta negli anni fino a diventare un punto di riferimento per Macerata, per le Marche e direi per l’Italia».
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Mi stavo domandando questi giorni, 1328 Artisti Iscritti a Multicultura 2026. . .dove li volete mandare?
Bene!!!
Direi che la pressione e la critica dell’opinione pubblica hanno finalmente indotto l’amministrazione comunale a tutelare il proprio patrimonio culturale che essa stessa stava depauperando. Ora rilanciamo lo Sferisterio attraverso il MOF ma anche con altre iniziative culturali come opere teatrali, spettacoli ed altre iniziative come concerti dei gruppi musicali locali