«Rilancio della Cavetta bike park
e una ciclovia lungo l’Esino»

BICI - Le due proposte del Gruppo ciclistico Matelica: «Un'opera utilissima per i collegamenti a due ruote con poco dislivello, ma soprattutto sarebbe una valida opportunità turistica»

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L’incontro del Gruppo ciclistico Matelica

di Monia Orazi

Una ciclovia che unisca Matelica ed Esanatoglia, dal Vallato alle sorgenti dell’Esino. E il rilancio della Cavetta bike park, con la scadenza della convenzione comunale all’orizzonte. Sono queste le due proposte che il Gruppo ciclistico Matelica ha messo sul tavolo ieri sera, nella sala conferenze della Fondazione Il Vallato gremita di pubblico, amministratori e appassionati.

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Ha esordito il presidente Marcello Crescentini, rivendicando con orgoglio i risultati di un anno «particolarmente positivo per attività svolte e risultati sportivi». Accanto a lui il vicepresidente Michele Pecchia, responsabile del settore giovanile, e una platea d’eccezione: il sindaco di Matelica Denis Cingolani, l’assessore allo sport Filippo Conti, il sindaco di Esanatoglia Luigino Bartocci, il presidente regionale della Federazione Ciclistica Italiana Massimo Romanelli, il presidente provinciale Fci Francesco Baldoni, oltre a imprenditori sponsor e sostenitori della società.

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Il pubblico in sala

La proposta riguarda la realizzazione di una pista ciclabile che colleghi le due città lungo il corso del fiume Esino e il tracciato tocchi nel suo percorso tutte le cantine del Verdicchio di Matelica. «Su esplicita richiesta dei nostri tesserati e della popolazione – ha spiegato Crescentini – gradiremmo che l’amministrazione comunale di Matelica e di Esanatoglia prendessero in esame questa possibilità. Un’opera utilissima per i collegamenti in bici con poco dislivello, ma soprattutto valida come opportunità turistica. Progetto ambizioso sicuramente ma dalle sicure ricadute in termini naturalistici, di collegamento e soprattutto turistici».

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L’altro nodo cruciale riguarda il futuro della Cavetta Bike Park, l’area comunale gestita dalla società che nel 2026 vedrà scadere la convenzione con il Comune. «Necessita di nuovi e non più rinviabili interventi, se si vuole continuare nel suo utilizzo – ha proseguito Crescentini -. Andrà valutato il lavoro che è stato fatto e le prospettive future di sviluppo del sito, per un possibile rinnovo della convenzione».

Tra le altre necessità evidenziate, la ricerca di un’area da allestire con un circuito asfaltato protetto per gli allenamenti su strada dei ragazzi della scuola di ciclismo e di uno spazio adatto all’organizzazione di gare di ciclocross. «Abbiamo già identificato l’area che per noi sarebbe ottimale – ha concluso il presidente – e avvieremo una consultazione con l’amministrazione comunale per verificare la fattibilità del progetto. Per lo sviluppo dell’utilizzo della bicicletta da parte della popolazione di cui tanto si parla a livello nazionale e regionale, e a cui nelle Marche sono già stati messi a disposizione importanti fondi per la realizzazione di ciclovie e piste ciclabili, gradiremmo che queste proposte possano dare stimoli per nuovi progetti futuri».



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